Il mio recente week end in Belgio, tra Bruxelles e le Fiandre, indirizzerà inevitabilmente la “linea editoriale” del blog per qualche tempo (anche se non credo che questo sia un problema). In particolare, ne risentirà la rubrica “Oggimitrattobene” visto che al mio ritorno, dal trolley, sono riuscito a estrarre la bellezza di quindici bottigliette di 7/8 diversi tipi e marche.
Una di queste è protagonista del post di oggi: si tratta della Brigand, nome commerciale dato a una doppio malto prodotta da Van Honsebrouck, birrificio con sede a Ingelmunster nella provincia delle Fiandre Occidentali.
Una birra che può ingannare, perché i suoi 9° si fanno sentire nonostante a prima vista (la mia foto la mostra più scura di quello che è…) sembri più leggera. Assaggiare una Brigand però dà grande soddisfazione: in bocca il luppolo si sente ma l’amaro che porta con sé viene decisamente bilanciato dal malto (oltre quello d’orzo è segnalata anche malto di frumento ma non so in quale quantità…). L’etichetta e il nome, piuttosto curiosi, derivano direttamente dall’origine di questa birra dedicata ai contadini-partigiani di Ingelmunster che combatterono contro l’invasore francese (si parla della fine del Settecento). Per la cronaca la Brigand ottiene una menzione dal Beer-Hunter Michael Jackson che le assegna dalle 2 alle 3 stelle (su una scala di 4). La bottiglia – bassa e un po’ tozza – per la verità stride un po’ con il concetto di battaglia evocato dal nome ma è la stessa utilizzata per la Kasteel, altra birra – lager – prodotta da Van Honsebrouck. Che naturalmente ha trovato a sua volta posto nel mio trolley…
…oggimitrattobene pure io!
Dovrebbero inventare il BirrItaly 🙂