Interrompiamo per un attimo le notizie e gli articoli provenienti dal “Beer&Food Attraction” di Rimini (che, per inciso, si è concluso nel tardo pomeriggio di martedì 19) per una notizia che riguarda, sì, la birra industriale ma anche la provincia di Varese.
Per il territorio, la novità non è positiva: la filiale italiana di Ab Inbev – il colosso belga leader mondiale del settore birrario che nel 2018 ha fatturato globalmente oltre 54 miliardi di dollari – lascerà infatti nel giro di poche settimane la sua storica sede di Gallarate per spostarsi a Milano. Una notizia inattesa, visto che la città dei Due Galli è da molti anni la sede amministrativa (non ci sono invece impianti produttivi) della multinazionale per il nostro Paese.
Attualmente la sede è ospitata in un prestigioso centro direzionale di piazza Buffoni, di fronte all’ingresso autostradale per Milano, ma il nuovo management (che, in queste realtà, cambia con una certa frequenza) ha scelto lo spostamento nel capoluogo lombardo, sempre più attrattivo per imprese di questo genere. L’Italia nei mesi scorsi è divenuta il quartier generale per la cosiddetta business unit del Sud Europa, di fatto la capofila per l’area che comprende anche Spagna, Portogallo, Grecia, Svizzera e Austria. A capo di Ab Inbev Italia è stato chiamato, nel 2019, il manager Benoit Bronckart che oltre a ricoprire l’incarico di amministratore delegato “tricolore” ha assunto anche la carica di presidente dell’intera Europa del Sud.
Con l’addio imminente di Ab Inbev, la birra industriale mantiene una sola (grande) sede nel Varesotto: l’unità produttiva di di Induno Olona – il celebre Birrificio Poretti – che appartiene a Carlsberg Italia, emanazione locale di un’altra multinazionale stavolta basata in Danimarca. In questo caso però, l’attività amministrativa è già stata da tempo spostata verso Milano, più precisamente a Lainate.
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