(franz) Sul nostro blog non abbiamo mai lanciato una rubrica per la corrispondenza, anche perché onestamente non ci era mai venuta questa idea… La inauguriamo oggi in quanto ci è arrivata una lettera divertente, che vale la pena pubblicare: l’argomento è la “birra maltrattata”. Ma ovviamente, se vi va, potete scriverci per qualsiasi cosa riguardi la nostra bevanda preferita. L’indirizzo è semplice: maltogradimento@gmail.com (quello stradale, per i più romantici, è Malto Gradimento c/o VareseNews – via Miglio, 5 – 21045 Gazzada Schianno).
Caro Malto Gradimento
l’altra sera ho pensato intensamente a te, a causa di una scena di “maltrattamento birrario” che vale la pena di essere raccontata.
Stavo cenando in un locale poco fuori Varese e in un tavolo vicino al mio c’era un gruppetto di stranieri, presumibilmente americani. Uno di loro, parlando un buon italiano, ha richiesto al cameriere una birra chiara e artigianale, aggiungendo una serie di spiegazioni e indicazioni. Dopo pochi minuti gli è stata servita la birra, e lui cosa fa? Prende la forchetta e inizia a mescolarla per sgasarla!!!! Due minuti di trattamento: una mescolata prolungata con la schiuma che montava, un momento di pausa per farla scendere e via di nuovo! Ma cazzarola, fatti un succo di frutta!!!! Volevo alzarmi e spruzzargli la camicia di maionese per difendere quella povera birra…
Roberta
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