Lo scorso anno su Malto Gradimento vi raccontammo la bella esperienza vissuta da Elia Pina (nella foto), il birraio di “50&50”, che viaggiò fino a Tettnag (Germania) per assistere alla raccolta del luppolo e per trasportare a Varese una bella quantità delle preziose infiorescenze con cui realizzò nel giro di poche ore una birra speciale e freschissima.
La “Saphir” venne presentata in anteprima all’edizione autunnale del Varese Beer Festival e riscosse un certo successo, portando anche nel Varesotto l’usanza – che all’estero esiste da tempo – delle cosiddette “harvest beer”, le birre del raccolto che appunto vengono prodotte per sfruttare al meglio le potenzialità del luppolo in termini di profumi, aromi e freschezza.
Quest’anno “50&50” si è ripetuta e ha addirittura raddoppiato:, sono infatti due le birre prodotte con la tecnica del “fresh hop” dalla piccola ma dinamica azienda che ha sede in Valle Olona. Una ha seguito lo stesso iter della “Saphir” dell’anno scorso: la nuova Manbassa Harvest 2019 è stata infatti brassata con «una quantità enorme» di coni di luppolo fresco, essiccato subito dopo la raccolta. Anche questa volta Elia ha viaggiato verso la Germania ed è tornato con il prezioso carico per realizzare immediatamente la cotta. Due le varietà utilizzate, di nuovo il saphir e il tettnager per una birra che promette di avere una grande carica aromatica, mentre le note amare resteranno limitate.
Se per bere la Manbassa ci vorranno ancora un paio di settimane, è invece già in rampa di lancio l’altra birra del raccolto di casa “50&50”: si chiamerà “Two Fields” e il nome richiama i due campi… di luppolo presenti a Tettnag e a Marano sul Panaro (Modena), località dove opera l’azienda nazionale Italian Hops Company. Per questa birra lo staff varesino (con Elia Pina c’è Alberto Cataldo) ha scelto il luppolo tedesco di varietà ariana e quello italiano di varietà cascade: la birra sarà una IPL (India Pale Lager) con una gradazione del 6,5%.
Un’operazione simile è quella fatta da un altro birrificio varesotto, il venegonese “The Wall”, per realizzare la nuova“Harvest IPL” (la sigla sta per India pale lager, termine che non ci fa impazzire ma che inquadra bene la tipologia), una birra a bassa fermentazione che punta forte sul proprio bouquet di profumi erbacei, agrumati e resinosi. Anche “The Wall” si è rivolta ad Italian Hops Company per la fornitura di luppolo usata in queste birre; Daniele Martinello e soci hanno scelto le varietà cascade e chinook e creato un prodotto che, giustamente, si ferma al 5,5% per quanto riguarda il tenore alcolico. La “Harvest IPL” sarà disponibile solo in fusto a partire dai due locali marchiati “The Wall” a Milano e a Venegono.
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