«Questa cosa dei luppoli sta un po’ sfuggendo di mano ad Angelo Poretti», si leggeva qualche tempo fa sui vari meme che popolano Facebook. La stessa massima però si può applicare per davvero al social media manager che si occupa della comunicazione per il grande birrificio varesino che, lo ricordiamo, fa parte della “galassia” legata alla multinazionale danese Carlsberg.
Sabato scorso, 16 giugno, il Birrificio Poretti ha pubblicizzato attraverso il proprio profilo Instragram la possibilità di effettuare una visita all’interno della sede di Induno Olona che comprende l’unità produttiva e la villa di rappresentanza, storiche ed effettivamente molto belle grazie alle architetture e ai fregi in stile liberty che le caratterizzano.
Ma, appunto, i luppoli hanno preso la mano a chi deve gestire le Instagram Stories di Poretti, e la cosa non poteva passare inosservata a chi ha un minimo di infarinatura nel campo birrario. Su una fotografia che ritrae la storica sala di cottura della Poretti è infatti comparsa la scritta «Ed è proprio qui che avviene la fermentazione dei nostri luppoli… nei tini di rame». Frase da far strabuzzare gli occhi, a meno che in quel di Induno abbiano raggiunto nuove frontiere della birrificazione. “Epic fail”, come si dice in questi casi: forse chi si occupa di un argomento del genere dovrebbe fare un esamino prima di ammissione. Almeno sulle basi…
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