Notizia shock per gli appassionati di birra del Varesotto e non solo. A pochi mesi dalla morte di Franco Re, chiude infatti i battenti il locale da lui creato e reso famoso, l’Università della Birra di Azzate. A comunicarlo è stato proprio lo staff che per tanti anni ha affiancato Franco in questo esperimento più unico che raro, capace di affiancare a un apprezzato ristorante-birreria anche una ricca attività formativa.
Sono centinaia le persone che hanno seguito i corsi nelle aule dell’UdB, per passione e per lavoro visto che Re e i suoi ragazzi hanno insegnato a parecchi gestori di bar e pub l’arte di servire la birra. Una via che era piaciuta anche alla Regione Lombardia, che aveva accreditato l’attività tra quelle indicate a svolgere corsi riconosciuti.
Le voci di una chiusura sono diventate realtà a inizio dicembre, nonostante sul tavolo dei soci – e cioé la famiglia Re – ci fosse una proposta per rilevare l’attività stilata dallo staff con in prima fila Silvana Giordano, Stefano Baladda (i principali collaboratori di Franco) e Samantha Belli, chef dell’Università. «Avremmo voluto rilevare il locale, anche a costo di notevoli sacrifici finanziari da parte nostra, ma purtroppo i soci non hanno preso in considerazione la proposta e, anzi, non si sono proprio presentati quando si è trattato di discuterla. Fosse stato per loro tra l’altro, avremmo già chiuso il 6 dicembre con poco rispetto per i lavoratori e i clienti. Noi abbiamo invece deciso di proseguire fino a Natale proprio per non disdire una serie di impegni già presi. Una prova di serietà che altri non hanno avuto».
«Il primo dicembre è stato comunicato ai dipendenti che l’azienda sarebbe stata messa in liquidazione – conferma Alessandro Di Gregorio, il professionista della zona incaricato di diventare il curatore dell’intera vicenda (la sua nomina non è ancora ufficiale) – un preavviso che porterà al licenziamento. La presenza di impegni presi in passato permetterà però allo staff di tenere il locale aperto ancora per qualche tempo, credo sino a fine anno». La famiglia Re però non ha per il momento dato spiegazioni su questa scelta: «Certo è – prosegue Di Gregorio – che Franco era il socio di maggioranza (aveva il 51% delle quote, ora passate al figlio ndr) ma soprattutto la colonna portante dell’Università della Birra: sostituire una figura simile è molto difficile soprattutto a livello di insegnamento, aspetto che alla proprietà stava molto a cuore».
Lo staff di Re però non si dà per vinto e questo per gli appassionati è il risvolto più incoraggiante. «Siamo intenzionati a spostarci in un locale nella zona per proseguire quello che è stata fino a oggi l’Università della Birra – spiega Silvana Giordano – Non potremo utilizzare lo stesso nome che è registrato mentre il logo sarà molto simile. Per il momento non abbiamo ancora definito quale sarà la sede, però ci sono arrivate diverse proposte per aprire un’attività simile e le stiamo valutando in questi giorni. Lo staff invece sarà lo stesso che c’era ad Azzate e questa sarà una garanzia di qualità e serietà per tutti i nostri amici e clienti».
Per quanto riguarda l’attività didattica la strada potrebbe essere più lunga, ma Silvana e gli altri sono pronti a percorrerla: «Non sarà possibile ricominciare da subito con i corsi di formazione anche perché non avremo l’accreditamento regionale; noi però siamo formatori riconosciuti e quindi proseguiremo con questa attività così come con le consulenze, in atto anche in questo periodo. Insomma, l’esperienza e il know-how del gruppo di lavoro di Franco Re non andrà perduto, anche se ci piange il cuore a dover lasciare la sede di Azzate».
Un dispiacere comune a molti avventori, che fino a Natale – o forse fino al 29 dicembre – potranno passare all’Università per un’ultima, doverosa, levata di calici.
Quello che non si capisce dalla lettura è il motivo della chiusura: motivi finanziari?
Gentile Mauro, questo è proprio quel che la proprietà non ha spiegato. Motivo in più per cui lo staff è rimasto spiazzato dalla decisione…
Grazie per la celere risposta.
mi piacerebbe comunicare con qualcuno dello staff a proposito di questa vicenda e dello spostamento della sede
L’università della birra era Franco Re. Morto Franco Re muore l’università era una sua creatura
Io so solo che per me è un grande dispiacere.
Del resto, non so… Forza e coraggio!
In bocca al lupo allo staff. E non mollate!
Per chi vuole contattarli (Daniele) c’è la pagina FB o cerca STEFANO BALADDA SU fb e scrivi un messaggio privato
Morto Franco morta l’università,con tutto il rispetto per i collaboratori.
Nessuno di loro è in grado di trasmettere quello che Franco ha invece trasmesso: passione,competenza,conoscenza e ironia!!!
La grave perdita è stata la scomparsa di Franco…
Ci manchi!
Questa notizia mi addolora quasi quanto la scomparsa di Franco, proprio in memoria di lui l’Università dovrebbe continuare ad esistere, tutti dovrebbero contribuire a mantenere questo ricordo. Non conosco le motivazioni che hanno portato alla chiusura dell’Università, ma credo che qualcosa si possa ancora fare.
Franco Giarrusso
presidente MITB
Pingback: Università della Birra. Una perdita per tutti… : Fuori di Luppolo di Maurizio Maestrelli – I Love Beer Network
lo so che sembrerà una volgarità, una banalizzazione. ma sono assolutamente certo, ci scommetto la testa, che è una questione soldi. se la famiglia Re non ha manco calcolato de striscio la proposta del ex staff dietro ci dev’essere o una totale ed incontrovertibile mancanza di fiducia o la presunzione (fondata? no? chi lo sa..) di un offerta economica insufficente.
State pur certi che se si fossero presentati i soliti due cinese con una valigetta contenente una milionata di euro, i Re avrebebro sorriso a 48 denti.
e poi un altra domanda? perchè allo staff non gli vendono il logo e diritti di sfruttamento? forse perchè hanno già in mente di utilizzarlo in altro modo?
La cosa che mi sconvolge è che l’erede è il figlio, non un lontano cugino di terzo grado. Come puoi distruggere in un attimo tutto quello che tua padre ha costruito in una vita di sacrifici? bah!
ciao a tutti. mi sapete dire se il ocale ha riaperto e in quale sede? ho un ottimo ricordo di quel posto.
grazie mille Cristiano _ Cinisello balsamo (mi)
Buongiorno Cristiano. Nella vecchia sede ha aperto un locale che si chiama “Accademia delle Birre”. Lo staff di Franco Re invece ha aperto l’ “Unibirra” a Calcinate del Pesce, sul lago di Varese!