Hanno il profumo antico dei film di Fellini, capaci di associare fin dalla etichetta eleganza aristocratica e genuinità paesana: sono le birre prodotte da un’azienda che ora ha sede produttiva in provincia di Pesaro ma che mantiene le sue radici proprio a Rimini. Il birrificio si chiama Amarcord, è tra i più noti del panorama artigianale italiano e ha saputo conquistarsi una fetta di mercato anche nella grande distribuzione (e proprio da un supermercato – Tigros – è arrivata la bottiglia che ho stappato e degustato).
Le quattro birre prodotte con regolarità da Amarcord portano proprio il nome di personaggi femminili felliniani. Tre sono donne-chiave del capolavoro che dà il nome al birrificio: la Gradisca è una bionda a bassa fermentazione piuttosto leggera, la Volpina è una rossa ad alta fermentazione, la Tabachera è ambrata e decisamente alcolica (9%). E poi c’è la “nostra” Midòna (o La Mi Dona) che inseriamo oggi nella rubrica Oggimitrattobene.
La Midòna è una chiara doppio malto ad alta fermentazione che abbiamo trovato in bottiglia da 75 cl. Una volta versata, questa birra regala uno spettacolare colore giallo-oro (foto a lato) mentre la schiuma è fine e non troppo persistente. Se all’olfatto non ho avvertito particolarità, in bocca ho notato subito sia una certa frizzantezza, sia il corpo pieno, rotondo, e l’apporto abbondante del malto superiore rispetto al luppolo, che comunque fa capolino. Il sapore è persistente ma non fastidioso mentre l’alcol, pur non elevato (6,5%) si fa comunque sentire.
Nel complesso la Midòna si è dimostrata equilibrata, godibile e bevibile con una certa facilità senza però essere una birra semplice. Un esordio che credo mi spingerà presto ad assaggiare il resto della gamma Amarcord…