La Via Francigena, come molti sanno (e per chi non lo sa consigliamo l’e-book del direttore di VareseNews, Marco Giovannelli, lo trovate QUI) è un’antica strada percorsa dai pellegrini che collegava Canterbury con Roma attraversando una bella fetta di Francia e di Italia. I non appassionati però forse non sanno che l’attraversamento delle Alpi avveniva grazie al passo del Gran San Bernardo, che oggi ritroviamo anche sulla carta geografica delle birre grazie a una piccola realtà artigianale valdostana con sede nel paese di Etroubles, che si chiama appunto Les Bieres du Grand St. Bernard.

Grazie a un gradito regalo natalizio, abbiamo potuto assaggiare una delle specialità di questo produttore, la bitter ale chiamata appunto “Via Francigena” in onore della suddetta strada. E forse il nome è stato scelto proprio pensando alle fatiche di una camminata impegnativa: questa bitter ale appare infatti tanto poco alcoolica (appena 3,3%) quanto molto rinfrescante e facile da bere.

Nel bicchiere si presenta sormontata da un bel cappello di schiuma di media finezza, bianca e piuttosto persistente; il colore della birra invece è dorato con riflessi arancio.
Al naso l’attenzione è catturata da un misto di scorza di agrume (limone in particolare), banana e frutti gialli, ma non manca qualche richiamo, seppure leggero, ai cereali. La sensazione olfattiva è confermata in bocca, dove si avvertono note zesty accompagnate da banana ma anche di pane fresco. Dopo il primo sorso – il primo di tanti, perché la scorrevolezza è notevole – la Via Francigena sprigiona tutto il suo amaro, piuttosto tagliente (ma di intensità non “estrema”) e capace di restare a lungo in bocca.

Nel complesso la produzione di Grand St. Bernard è piacevole, per lo meno se si cerca una birra estiva, fresca e non impegnativa. Facile da bere a meno che non si abbia dimestichezza con l’amaro, ma appunto ci sembra uno scoglio superabile anche dai meno appassionati.

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