Regalo last minute? Qualche idea dai beershop varesotti

BirrenatalePensate come cambia il mondo. Fino a pochi anni fa, con il Natale alle porte e con i regali ancora da fare, a nessuno o quasi sarebbe venuto in mente di fiondarsi in qualche negozio (e del resto, non esistevano quelli specializzati) per comprare una confezione di birre per omaggiare un parente, un amico o un collega. Quello era il momento del “bene-rifugio”, e quindi per restare in ambito bottiglie, del vino ricercato o dello champagne d’ordinanza: una mossa in grado di salvarsi in extremis, anche con una certa classe.

Ora non è più così: il vino – comunque apprezzabilissimo – resta un’ottima opzione ma ormai anche la birra si è fatta largo ai piedi dell’albero di Natale, grazie a un’offerta ormai molto ampia, che spazia dal “chilometro zero” alle proposte provenienti da tutto il mondo. E anche dalle nostre parti non mancano i negozi specializzati che possono “salvare” il Natale di chi si è attardato nel comprare i regali.

Una delle idee più curiose è quella del Gist Beershop di Azzate di Amedeo Capelli che produce in proprio le particolari confezioni in legno decorato. «Un lavoro che mi occupa parecchio tempo nei mesi che precedono il Natale» spiega soddisfatto Amedeo che per i “last minute” ha a disposizione contenitori di legno da 3 o 6 bottiglie che possono essere personalizzate con il pirografo anche in pochi minuti. «Per chi lo desidera si possono fare anche lavori più complessi, come scolpire immagini sulla cassa e via dicendo: per questo Natale è tardi, ma per i regali futuri sono a disposizione». Ad Azzate le birre più richieste in questo periodo sono quelle natalizie, quelle belghe ad alta gradazione ma anche “La spiga nel ginocchio” realizzata appositamente per il Gist. «Infine, tra le idee regalo ci sono anche i miei corsi per aspiranti homebrewers».

GistGiftA proposito di corsi, anche l’Unibirra di Calcinate del Pesce ne propone alcuni come regalo natalizio accanto ai cesti regalo (ci sono anche qui le creazioni in legno di Amedeo) che possono contenere birre letteralmente provenienti dai quattro angoli del mondo. Attenzione però: l’ultimo giorno di apertura prima di Natale è mercoledì 23.
Belgio e Germania anche nelle proposte di “Luppoli e Uva”, negozio di Masnago equamente diviso tra vini e birre. Tre i marchi a disposizione degli avventori: due sono bavaresi e in esclusiva per questa zona, la Auer e la novità Hutt, il terzo è il fiammingo Slaaptmuske. «Con la possibilità di diversi formati di contenitore e quella di acquistare alcune bottiglie speciali prodotte proprio da Auer, a prezzi più importanti» spiega Francesco Mangia.

Le birre di Natale sono le più gettonate anche secondo Aldo Scutteri, socio sia dello “Zimurgo” di Jerago con Orago, sia del “Bì” di Casciago. «In questo periodo chi acquista un regalo sceglie una birra speciale prodotta appositamente per le feste: due su tre sono di questa tipologia. Ma devo dire che il volume di vendite è buono, quindi anche i prodotti presenti tutto l’anno trovano spazio tra i doni». In entrambi i locali l’ondata maggiore di chi deve regalare birra è già passata, ma sugli scaffali ci sono ancora parecchie proposte interessanti.

CHILOMETRO ZERO – Infine ci piace ricordare che praticamente tutti i birrifici nostrani hanno una rivendita collegata alla produzione. In diversi casi, tra l’altro, sono a disposizione le birre appositamente preparate per le festività invernali, riprendendo un’antica tradizione nordeuropea. È il caso de L’Orso Verde con le sue “Cometa rossa” e “Natale”, di 50&50 che propone la “Effimera” che lo scorso anno fu realizzata insieme alla beer firm “A8” e che quest’anno invece è tutta frutto del birrificio di Valle Olona. A Venegono invece The Wall produce dallo scorso anno la “Barone”, lievemente variata nella ricetta rispetto al 2014. E poi ancora c’è la “Kerst Reserva” di Extraomnes (in genere, esaurita molto presto), la “Rusca” del Birrificio Settimo e la “Mister Gingy” del gallaratese A Tutto Malto.

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