Schigi d’Amelio confermato nelle nomination di “Birraio dell’anno”

Il primo premio birrario dell’anno nuovo o, forse più correttamente, l’ultimo dell’anno vecchio. Posizionatelo come volete a livello temporale, fatto sta che si avvicina l’appuntamento con “Birraio dell’anno”, rassegna ormai consolidata al culmine della quale viene premiato, appunto, il birraio che più si è distinto – per qualità e costanza – nel corso dei dodici mesi precedenti.Logo_Birraio_dell_Anno

Quello che verrà assegnato a Firenze sarà dunque il premio “Birraio dell’anno 2016” e come già avvenuto nella edizione precedente la manifestazione non si limiterà alla proclamazione ma durerà ben tre giorni, assumendo quindi il format di un vero festival. Cornice dell’evento sarà di nuovo il Teatro Ubihall del capoluogo toscano, grazie all’organizzazione del network “Fermento Birra”, tra il 20 e il 22 gennaio.

Ma andiamo al sodo: i giurati, selezionati nel mondo che gravita intorno al panorama della birra artigianale italiana, hanno scelto i venti “nominati” tra i quali verrà scelto l’erede di Fabio Brocca, il responsabile della sala cottura del “Lambrate” che si presenta da campione uscente. E che proverà a inanellare una doppietta che non è mai riuscita a nessuno da quando, era il 2009, venne varato il riconoscimento. Neppure a quello che, carta geografica alla mano, continua a essere l’unico rappresentante del Varesotto in lizza: Luigi “Schigi” D’Amelio.

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La proclamazione di Schigi, a Milano, da parte di Kuaska

Il birraio di Extraomnes, birrificio di Marnate che ha di recente aperto anche il proprio pub a Castellanza, trionfò nell’edizione 2013 e si è confermato nel gruppo dei 20 “nominati” che quest’anno ha visto alcune significative novità, sia in entrata sia in uscita. Sono ben otto infatti i birrai compresi nella lista, che però non c’erano dodici mesi fa. Oltre a Schigi, la Lombardia continua a essere una delle regioni protagoniste visto che è rappresentata anche da Agostino Arioli del Birrificio Italiano, dal già citato Fabio Brocca, da Pietro di Pilato (Brewfist), Pietro Fontana (Carrobiolo), Lorenzo Guarino (Rurale), Emanuele Longo (Lariano) e Marco Valeriani (Hammer).
Gli altri papabili sono Bruno Carilli (Toccalmatto), Andrea Dell’Olmo (Vento Forte), Alessio “Allo” Gatti (Canediguerra), Riccardo Franzosi (Montegioco), Valter Loverier (Loverbeer), Luana Meola (Birra Perugia), Nicola Perra (Barley),
Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani (MC 77), Luigi Recchiuti (Opperbacco), Alessio Selvaggio (Croce di Malto – altro birraio “insubre”, di Trecate), Mauro Salaorni (Mastino) e Josif Vezzoli (Elvo).

Dallo scorso anno il concorso prevede anche un premio per i birrai emergenti: cinque le nomination in questo caso, senza lombardi. In lizza ci sono Flaviano Brandi (Bibibir),
Conor Gallagher Deeks (Hilltop), Luciano Landolfi (Eastside), Marco Ruffa (CR/AK) e
Michele Solimando (Ebers).

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