Come vi abbiamo detto nel presentarvi la “Lotus” di 50&50, in questo periodo molto complicato i nostri birrai stanno ugualmente lavorando alla creazione di prodotti nuovi da affiancare alla gamma già disponibile. Ciò riguarda sia i birrifici più strutturati, sia anche le beer firm come sta accadendo in casa Ma.Bo. Beer, il marchio nato in Valcuvia poco più di un anno fa che ha appena preparato la sua “invernale”.
Si tratta di una smoked porter chiamata “Spazzacamin” (prosegue la tradizione di battezzare in dialetto le diverse birre) brassata questa volta in Valtellina sull’impianto del Birrificio Revertis e confezionata oltre che nelle classiche bottiglie da 33 cl anche in una serie limitata di magnum da un litro e mezzo.
La birra, che abbiamo avuto il piacere di provare appena pronta, ricalca le buone aspettative che avevamo su di essa e conferma il buon lavoro di Stefano Bodio e Alessio Marella in sala cottura. Nel bicchiere la Spazzacamin appare scurissima, sovrastata da un bel cappello di schiuma persistente e color panna. Il naso rivela le note tipiche di una birra simile: l’affumicato è leggero e porta con sé profumi di tostato ma anche una nota erbacea che ritroveremo nel retrogusto. All’assaggio, la birra conferma le attese: lieve affumicato, caffé e liquirizia senza però marcatori troppo “aggressivi” (neppure l’amaro). Ne esce un prodotto piuttosto facile da bere anche per via di un corpo abbastanza esile e della frizzantezza leggera. Vedremo se con il tempo – la nostra prima bottiglia era stata appena… tappata – alcune caratteristiche varieranno.
Intorno alla Spazzacamin, i ragazzi di Ma.Bo. hanno costruito un paio di giochi a premi utili a mettere in palio qualche altra birra e soprattutto a vivacizzare il mondo dei propri clienti vecchi e nuovi. In un periodo in cui le idee aiutano, Alessio e Stefano hanno deciso di applicare un “numero magico” su ognuna delle 150 magnum in commercio: nella serata del 6 gennaio sarà estratto il numero vincitore che riceverà una cassa di birra del valore di quasi 100 euro. E poi c’è anche il #ChristmasMaBo, concorso fotografico sui social network che prevede di scattare e taggare (@mabobeer) un’immagine che possa rappresentare meglio Ma.Bo. in un’atmosfera natalizia. Anche in questo caso, i vincitori potranno brindare con una cassa di birra del valore di circa 50 euro.
Ma come può reagire una piccola beer firm al complicatissimo momento del lock-down? «Siamo una realtà che nel suo primo anno di vita ha cercato di mettere radici molto “locali” – spiega Alessio Marella – Accanto al canale tradizionale, di bar, pub e ristorazione abbiamo fatto accordi con una ventina di negozi/alimentari/gastronomie, quelle realtà che ancora resistono nei paesi e che propongono anche prodotti locali. Paradossalmente, il primo lockdown ci ha aiutato nel farci conoscere perché abbiamo partecipato a una iniziativa collettiva che prevedeva accanto al delivery anche un risvolto benefico per l’emergenza Covid. Ora che siamo tornati in “zona rossa”, ci affideremo di nuovo alle consegne a domicilio da parte dei locali con cui collaboriamo, ai servizi di acquisto online ma anche, ancora di più ai negozi con la speranza che le birre possano diventare sempre più gradite come specialità da inserire nei cesti e nei regali di Natale».
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Ottimo ragazzi seri che lavorano con passione e rispetto delle materie prime che utilizzano