I più attenti osservatori del mondo birrario italiano hanno già incrociato il proprio percorso (e riempiti i propri bicchieri) con le cosiddette “juicy”, birre che rientrano nella categoria delle IPA (India Pale Ale) e che hanno come principali caratteristiche la torbidità e la tendenza a somigliare ai succhi di frutta (semplifichiamo, ma fino a un certo punto).

Le juicy sono, probabilmente, una moda passeggera ma che va ugualmente tenuta in considerazione in questi mesi a cavallo tra 2016 e 2017 (e vedremo se lungo quest’anno resteranno in auge o verranno presto dimenticate). Continua a leggere
Dato l’addio alla stupenda avventura dell’Expo, Rho e il suo polo fieristico si apprestano a ospitare una delle manifestazioni più attese e affollate del calendario, “L’artigiano in fiera”, che nell’immaginario collettivo ha preso il posto della celebre “campionaria” la cui avventura si è conclusa ormai diversi anni fa.
Ci sono due interessanti serate votate al territorio nel calendario di Unibirra, il locale di Calcinate del Pesce che ha raccolto l’eredità di Franco Re e che affianca a birreria e cucina anche un importante contorno fatto di corsi di specializzazione.
È tempo di Brassigaume a Marbeham, villaggio della Vallonia ai confini con Francia e Lussemburgo che ogni anno ospita questo festival birrario di qualità organizzato grazie a una “casa” importante, la Brasserie de la Rulles che ha sede proprio da queste parti.
La recente giornata di open day al birrificio varesino “50&50” che si trova in zona Valle Olona, proprio di fronte alla palestra (per gli impallinati di basket, quella che da sempre ospita le partite del Bosto) è servita tra le altre cose (una è stata la cotta di “Effimera”, la birra invernale realizzata insieme al progetto A8 – Birre Itineranti) a fare un passo avanti verso la possibilità di brassare una birra alla canapa coltivata in provincia.
Si sta concludendo in questi giorni il curioso “stop and go” che ha visto protagonisti i ragazzi di 50/50, il birrificio di Varese (l’unico con sede nel territorio cittadino) situato in via Dalmazia. Alberto Cataldo ed Elia Pina, che all’esordio hanno subito riscosso un certo successo con le loro birre (“Italiano medio” e “ConfessionAle” sono state le prime ad andare sul mercato) sono stati costretti a cambiare sede dopo pochi mesi per motivi indipendenti dalla loro volontà e, pur ricavandone alcuni vantaggi logistici, hanno dovuto interrompere per qualche tempo la produzione.
Tra i locali – per ora – al di fuori del nostro radar birrario ce n’è uno all’estremo sud della provincia di Varese che propone per il prossimo mese di febbraio un poker di serate molto interessanti. Si tratta del “Rex Bibendi” (nella foto) che si trova a Castellanza non lontano dal Campus dell’università Liuc, e che affianca sulla propria carta vini e birre scelti con una certa ricercatezza.