Nell’ultimo anno la provincia di Varese si è arricchita di un’etichetta brassicola particolare: si tratta di “A8”, progetto che ama definirsi “birra itinerante” perché non ha un impianto proprio e nemmeno – come in genere accade con le classiche beer firm – si è legata a un singolo luogo di produzione.
Dopo aver mandato nei fermentatori (e da lì nei bicchieri, visto che in qualche mese sono andate esaurite) la Ipa in stile inglese “Gogogo” e la particolare tripel “Effimera”, è ora la volta di una belgian ale che sarà disponibile tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Continua a leggere
Del divorzio dopo un triennio tra Nicola Grande e il Birrificio Settimo vi abbiamo già parlato in un
Uno dei binomi più importanti del panorama birrario della provincia di Varese si scioglie dopo circa tre anni: Nicola “Nix” Grande e il “Birrificio Settimo” infatti si separeranno tra poche settimane mettendo così fine a un rapporto che dal 2012 a oggi ha portato indubbiamente buoni frutti (o meglio, buone birre) e che aveva indirizzato la produzione di Carnago sulla strada degli stili belgi di cui Nix è specialista. Con il suo arrivo, il “Siebter” (il precedente nome del birrificio) ha infatti lasciato l’impostazione tedesca delle origini e ha abbracciato il mondo fiammingo e vallone, lanciando tra le altre la dubbel “Nuce” e la tripel “Quis Hoc” oltre agli altri cavalli di battaglia in catalogo (su tutti la ammiraglia “Prius”).
Una tradizione ben radicata nel Nord Europa prevede che l’arrivo del Natale sia accompagnato dalla distribuzione di alcune birre speciali, preparate nei mesi precedenti proprio per essere bevute nel periodo delle Festività invernali. Birre differenti, “calde” (lo mettiamo tra virgolette, ma qualcuna può davvero essere servita brulé), speziate, corpose e particolari, spesso fregiate in etichetta con i simboli classici di questo periodo: agrifogli, elfi, renne, babbi natale, abeti e chi più ne ha più ne metta. Una tradizione che ormai si è spostata anche all’interno dei birrifici artigianali italiani e, ovviamente, varesotti: anche intorno ai Sette Laghi infatti non mancano le bottiglie messe in circolazione appositamente per celebrare il 25 dicembre o il capodanno.
Chi si occupa, per il comitato organizzatore di Expo 2015, di comunicazione, ha di recente lanciato un hashtag (l’immancabile “cancelletto” usato su Twitter per propagandare eventi, motti, marchi e tanto altro) fatto apposta per rilanciare nell’immaginario comune il grande evento che metterà Milano e la Lombardia al centro dell’attenzione il prossimo anno: #expottimisti. Un modo per iniziare a parlare della “fiera mondiale” in termini più concreti e costruttivi rispetto alla cronaca giudiziaria che, purtroppo, ha finora messo in luce una serie di malaffari legati alla preparazione della rassegna allestita nella periferia nord-est del capoluogo lombardo.
Dicembre bussa ormai alle porte e con lui il nostro consueto articolo sulle birre di Natale brassate dai produttori artigianali di Varese e provincia. In attesa di raccogliere tutte le indicazioni provenienti dalle sale cottura di casa nostra, segnaliamo una cena che è ormai diventata un appuntamento fisso in questo periodo. Venerdì 5 dicembre, al Siebter Himmel di Carnago, sarà infatti presentata la “Rusca”, specialità invernale del Birrificio Settimo che torna per il terzo anno consecutivo.
Il nome scelto – “A8” – unito al verde utilizzato per lo sfondo caratterizza fin da subito l’origine varesotta di un “soggetto” nuovo di zecca nel panorama birrario locale.
Quello dell’ultimo fine settimana di luglio è ormai divenuto un appuntamento fisso per il Birrificio Settimo – ex Siebter Himmel – di Carnago, che sull’arco di tre giorni propone la propria festa d’estate. Un momento per “chiamare a raccolta” amici e clienti, aprire le proprie porte al pubblico e – perché no – presentare le proprie novità. Due anni fa, per esempio, ci fu la prima cotta della “Rusca” (