Uno dei binomi più importanti del panorama birrario della provincia di Varese si scioglie dopo circa tre anni: Nicola “Nix” Grande e il “Birrificio Settimo” infatti si separeranno tra poche settimane mettendo così fine a un rapporto che dal 2012 a oggi ha portato indubbiamente buoni frutti (o meglio, buone birre) e che aveva indirizzato la produzione di Carnago sulla strada degli stili belgi di cui Nix è specialista. Con il suo arrivo, il “Siebter” (il precedente nome del birrificio) ha infatti lasciato l’impostazione tedesca delle origini e ha abbracciato il mondo fiammingo e vallone, lanciando tra le altre la dubbel “Nuce” e la tripel “Quis Hoc” oltre agli altri cavalli di battaglia in catalogo (su tutti la ammiraglia “Prius”). Continua a leggere
Nei giorni scorsi vi avevamo parlato del
Parlare di “etichetta” per un spazio web come il forum “Il barbiere della birra” sembra quasi un controsenso, visto che nelle discussioni (animate anche da diversi nomi noti del mondo della birra artigianale italiana) non mancano stroncature, critiche e botta e risposta piuttosto accesi. E invece è proprio a causa di una etichetta che del forum in questione si sta parlando in queste settimane anche al di fuori dei circuiti brassicoli.
Una tradizione ben radicata nel Nord Europa prevede che l’arrivo del Natale sia accompagnato dalla distribuzione di alcune birre speciali, preparate nei mesi precedenti proprio per essere bevute nel periodo delle Festività invernali. Birre differenti, “calde” (lo mettiamo tra virgolette, ma qualcuna può davvero essere servita brulé), speziate, corpose e particolari, spesso fregiate in etichetta con i simboli classici di questo periodo: agrifogli, elfi, renne, babbi natale, abeti e chi più ne ha più ne metta. Una tradizione che ormai si è spostata anche all’interno dei birrifici artigianali italiani e, ovviamente, varesotti: anche intorno ai Sette Laghi infatti non mancano le bottiglie messe in circolazione appositamente per celebrare il 25 dicembre o il capodanno.
Il piacere di bere scuro. Potremmo ributtarci su un vecchio slogan pubblicitario per riassumere le ultime uscite birrarie nella nostra provincia. Escludendo le birre di Natale, per le quali stiamo preparando un’uscita apposita, ci sono infatti tre novità dalle tonalità cariche tra i fermentatori del Varesotto.
Chi si occupa, per il comitato organizzatore di Expo 2015, di comunicazione, ha di recente lanciato un hashtag (l’immancabile “cancelletto” usato su Twitter per propagandare eventi, motti, marchi e tanto altro) fatto apposta per rilanciare nell’immaginario comune il grande evento che metterà Milano e la Lombardia al centro dell’attenzione il prossimo anno: #expottimisti. Un modo per iniziare a parlare della “fiera mondiale” in termini più concreti e costruttivi rispetto alla cronaca giudiziaria che, purtroppo, ha finora messo in luce una serie di malaffari legati alla preparazione della rassegna allestita nella periferia nord-est del capoluogo lombardo.
Chi può mescolare agevolmente la tradizione belga, un cartone animato giapponese, un cocktail poco conosciuto e un ingrediente particolare come lo zenzero? Se ci pensate bene, e se conoscete anche in modo superficiale il mondo della birra dalle nostre parti, la risposta non è poi così difficile. La risposta giusta porta al “birraio dell’anno” in carica, e cioè a Schigi D’Amelio che, per tenersi un ricordo della sua estate 2014 ha partorito nelle scorse settimane un nuovo prodotto da aggiungere alla già vasta gamma di casa Extraomnes.
Oggi parliamo di convocazioni. Non calcistiche – le ultime, quelle dell’ormai ex c.t. della Nazionale di calcio Cesare Prandelli si sono rivelate cariche di delusioni – bensì brassicole, perché il CAMRA (Campaign for Real Ale – l’associazione che tutela e diffonde le birre i pub tradizionali del Regno Unito) ha diramato l’elenco delle birre e dei produttori che rappresenteranno l’Italia al prossimo GBBF, il 