L’avevamo in mente da un po’, io e il mio amico Marco, di andare a fare una via di più tiri, che mai eravamo andati a fare. Continua a leggere
Una nuova via!
Sentiamo il racconto di un amico che, anche se un po’ per caso, è riuscito ad aprire una nuova via!
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L’iniziazione
È nato qualcosa in più
Una nuova avventura ha inizio, come ormai da tre anni, organizziamo tre giorni in giro per rifugi a far cime e un po’ di scuola d’alpijnismo. Quest’anno, oltre la guida, siamo solo io e l’ormai famoso Marco; questo ci da l’occasione di imparare qualcosa in più e anche di tentare cime più difficili.
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Il Battesimo della Nord
E alla fine ce l’ho fatta, ce n’è voluto di tempo, ma ne è valsa la pena, ho finalmente salito la Nord del monte Pasquale! Continua a leggere
Intervista a Giuliano Bordoni
In attesa di tornare in montagna, parliamo un po’ con chi vive in montagna, con chi è delle montagna. Si chiama…se volete saperlo, continuate a leggere l’intervista…
Su per il Scale
Non vi preoccupate, non è un errore grammaticale, è solo un gioco di parole, forse venuto male, ma mi sembrava un titolo carino. Il “Scale” di cui parlo è in realtà il Monte Scale, che svetta con i suoi 2495 mt sopra la conca di Bormio. Continua a leggere
Una nuova Valle
Finalmente le vacanze sono iniziate e come vi avevo già detto, sono andato con Marco in Val Masino ad arrampicare per rilassarci un po’ dopo un anno di scuola abbastanza pesante.
Tra poco si parte!
La scuola sta ormai finendo e se tutto va secondo i piani avrò alcune belle avventure da raccontarvi; intanto, per iniziare con il piedi giusto, già questo sabato vado con il solito Marco ad arrampicare un po’ in Val di Mello.
OTTOmila!
Ebbene si, Marco ce l’ha fatta! Il nostro amico Selvadek che era partito per tentare il Lhotse, è riuscito ad arrivare in vetta. Il 21 maggio, un giorno prima del suo compleanno, Marco è arrivato in vetta assieme al suo sherpa, Peter Hamour, Alex Txikon, lo spagnolo Jorge Egocheaga ed il rumeno Horia Colibasanu. Nonostante una bella scarica di sassi in testa, attenuata dal casco, e la “pelata” delle 19 ore di cammino, a cui vanno aggiunte quelle di rientro al base, Confortola sta bene ed ora si preparerà a tornare in Italia. Intanto, al base, si gode il senso d’appagamento e fa quattro chicchere con Messner, che è arrvato proprio in questi giorni al cb di Everest e Lhotse.
“E’stato da noi Reinhold abbiamo parlato di Sherpa, di salite pericolose, di valanghe e di grandi soddisfazioni ma abbiamo anche parlato di yak che devo dire osservandoli per bene sono molto eleganti nella loro camminnata è un po come osservare uno stambecco molto piu goffo ma elegante con quelle grosse corna e zoccoli” riporta in un post Marco, dimostrando la sua comunque grande ammirazione per qualsiasi creatura della natura. Forse faticare così tanto porta ad apprezzare maggiormente le cose di tutti i giorni. Ora aspettiamo solo che il nostro amico torni a casa, anche perchè avrei qualche progettino!