“50&50”, una nuova birra per aiutare i pub ad affrontare la crisi

Una birra per ricominciare, per offrire agli appassionati una novità e – soprattutto – per dare una mano a chi fa parte della stessa filiera e che sta attraversando un periodo difficile a causa della pandemia e della conseguente crisi economica. Si chiama “United – IPA4Friends” e nel nome ha anche il proprio programma: è la nuova produzione del birrificio “50&50” tesa a sostenere quei locali che nel corso degli anni hanno servito le birre “made in Varese”.

«La United sarà venduta a prezzo di costo a tutti quei pub, ristoranti e birrerie che hanno collaborato con noi negli anni scorsi: comprendiamo sia i locali con cui il rapporto è continuo e duraturo sia quelli con cui, magari, nel tempo non abbiamo rinnovato l’accordo. Ci rendiamo conto che il nostro è un piccolo gesto, però vogliamo far capire ai publican che siamo loro vicini e che siamo solidali con i problemi sorti in questi mesi. I quali, temo, non si risolveranno tanto presto».

A parlare è Elia Pina (nella foto), uno dei due soci (l’altro è Alberto Cataldo) di “50&50” che ha sede in Valle Olona. «Noi non metteremo un prezzo imposto alla United: ogni gestore è libero di prendere la sua decisione in merito e sceglierà che margine avere. I riscontri sono buoni: molti di quelli che abbiamo contattato ci hanno già risposto in parecchi e sono interessati ai fusti». La IPA4Friends è una west coast IPA: chiara, 5,5% di gradazione alcolica, realizzata con un solo malto (il pils) e con due luppoli che sono ormai dei “giovani classici” del panorama USA quali il mosaic e il simcoe. «Abbiamo anche usato un lievito differente rispetto alla nostra solita produzione, l’US05 che dà alla birra una maggiore secchezza. Al naso invece c’è tanto agrume, pompelmo in particolare. È una birra dalla bevuta facile, come se fosse una pils, ma dal grande profumo».

La neonata United sarà disponibile solo in fusti, proprio per via della finalità per cui è stata prodotta e verrà consegnata nella prima settimana di luglio. Intanto nella sede di “50&50” si sta lavorando a un’altra innovazione importante: il passaggio di una parte di produzione al confezionamento in lattina. Il lockdown ha spostato in avanti i programmi, ma la direzione sarà questa».

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