Supermercati e birra artigianale: l’accordo tra Tigros e Balabiòtt

In questo periodo di isolamento forzato, si è tornati a parlare con una certa insistenza del rapporto tra la GDO (Grande Distribuzione Organizzata, quindi i supermercati) e il comparto della birra artigianale italiana. Lo ha fatto anzitutto Andrea Turco su “Cronache di birra”, il maggior sito nazionale di notizie sul mondo craft, seguito da Chiara Cavalleris su “Dissapore” e, inevitabilmente, dai partecipanti a gruppi e forum dedicati all’argomento.

I motivi su cui le due fazioni (i favorevoli e i contrari a un ingresso massiccio dell’artigianale sugli scaffali) discutono sono parecchi e non stiamo a riassumerli in questa sede dove, invece, preferiamo parlare di una situazione che si è venuta a creare nelle ultime settimane e che ha per protagonisti una importante catena con base nel Varesotto e un produttore craft piemontese. 

La prima è Tigros, azienda che ha oggi sede a Solbiate Arno (tra Varese e Gallarate) e che è presente con 66 punti vendita in sette province (Varese, Como, Milano, Pavia, VCO, Novara e Vercelli); la seconda è Balabiòtt, birrificio di Domodossola attivo dal 2014. Tigros e Balabiòtt hanno dato vita a una collaborazione in piena emergenza coronavirus: il birrificio ha realizzato una birra in edizione limitata – chiamata #celafaremo – che viene venduta nei punti vendita della catena a un prezzo decisamente promozionale (1,69 euro la bottiglietta da 33 cl.) con il 10% del ricavato destinato alla Croce Rossa della Lombardia.

Bottiglie di #celafaremo al Tigros di Besozzo

La #celafaremo è uno dei prodotti che rientrano in una campagna più ampia lanciata da Tigros, denominata “Italia più buona”, pensata per valorizzare prodotti italiani e del territorio e di conseguenza per sostenere le aziende del settore agroalimentare in un momento di crisi generale a causa di Covid-19.

UNA PRECISAZIONE – Poco dopo aver notato la campagna di cui sopra, Malto Gradimento è stato coinvolto negli sviluppi futuri di questa collaborazione, attraverso VareseNews, il giornale dentro al quale è nato il nostro blog. Nei prossimi giorni leggerete quindi diverse notizie e iniziative a riguardo.

«Il contatto tra noi e Balabiòtt è aperto da tempo, però non avevamo ancora trovato la soluzione adatta per una collaborazione – spiegano da Tigros – Quest’anno ci siamo visti a Rimini per il Beer Attraction e abbiamo proposto loro di creare la “birra del mese” per i nostri punti vendita. Da lì a poco però è scoppiata l’epidemia che ha costretto tutti noi a riorganizzarci: il rapporto però non si è interrotto e, anzi, abbiamo mutato l’idea originale dando vita all’iniziativa con risvolti benefici che ha portato sugli scaffali la #celafaremo».
E che, anticipiamo, vedrà a breve una seconda birra (proseguiranno anche le donazioni benefiche) a disposizione dei clienti nei punti vendita di Tigros.

Il retro dell’etichetta

Intanto abbiamo provveduto a provare la #celafaremo, che è una golden ale dal basso tenore alcolico (4,6%) che risulta assai facile da bere e, a nostro avviso, azzeccata per finire anche nei bicchieri di chi non è cliente abituale dei produttori artigianali. Dorata, dotata di un cappello di schiuma bianca e persistente, la birra di Balabiòtt si fa notare per un naso abbastanza caratterizzante (erbaceo, floreale); in bocca prevalgono inizialmente le note maltate – cereale, soprattutto – ma la chiusura presenta un amaro marcato e persistente, senza però diventare eccessivo.
Insomma, ci è sembrata una birra piacevole, ben fatta e, come dicevamo, tesa a incrociare il gusto di chi è più abituato (considerati prezzo e rivenditore) a birre industriali. Contro le quali la #celafaremo vince senza dubbio il confronto, portando con orgoglio sull’etichetta il marchio di Unionbirrai che identifica i produttori indipendenti e artigianali.

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