Vetra “va in Loop” con una session IPA

Leggera, leggerissima, e profumata come si addice a una birra che deve essere bevuta senza troppi pensieri per contrastare il caldo, la sete e – allo stesso tempo – godere di un prodotto originale e di qualità.

Al termine dell’emergenza covid-19, durante il quale si è distinto per aver devoluto in beneficenza parte dei ricavi del servizio delivery, il birrificio Vetra ha lanciato la sua prima session IPA in concomitanza con l’arrivo dell’estate. E l’ha chiamata “Loop”: un invito a berla sorso dopo sorso “senza pensieri”, come scritto nei comunicati ufficiali.

Il produttore che ha sede a Caronno Pertusella (nei pressi di Saronno) aggiunge quindi alla propria gamma la birra più leggera della propria gamma, appena 3,5% di contenuto in alcol, e lo fa attraverso un generoso utilizzo dei luppoli. Tre quelli utilizzati (con tre provenienze diverse) dal gruppo di lavoro guidato da Stefano Simonelli: il Nelson Sauvin di origine neozelandese, lo Styrian Golding solveno e l’Hallertau Blanc dalla Germania. E tre anche i malti che compongono la “base” della Loop: si tratta del Pils, del Monaco con una percentuale di malto di frumento.

Il produttore varesotto – ma dall’anima milanese fin dalla scelta del nome – ha confermato l’utilizzo delle bottiglie da 33 cl per la vendita al dettaglio, mentre per pub e locali la Loop è a disposizione nei polykeg da 24 litri.

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