Bimbi grassi, sovrappeso o obesi? L’attenzione alla bilancia inizia già in tenera età: dopo un iniziale progressivo aumento nei primi dodici mesi di vita del rapporto tra peso e lunghezza corporea, si deve osservare nei successivi 4-6 anni un progressivo dimagramento, seguito da un nuovo graduale “rimbalzo” del peso e del grasso corporeo in concomitanza con lo sviluppo puberale. Se tale “rimbalzo” del peso avviene troppo presto, prima dei 5-6 anni di età, vi è un elevato rischio dello sviluppo di un’obesità persistente.
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Perchè non cresci, figlio mio?
Quanto crescerà mio figlio? È uno dei tormentoni dei genitori: prima i percentili poi i centimetri, siamo spesso con il metro in mano per controllare lo sviluppo del nostro bimbo. L’altezza, però, non è solo un fattore ereditario: « È determinata da 200 geni circa – spiega il professor Alessandro Salvatoni pediatra dell’ospedale Del Ponte di Varese – è un mix che dà risultati sempre variabili. In una famiglia non si troverà mai la stessa altezza tra i diversi componenti, a meno di gemelli perfettamente identici».
Arriva l’influenza. Vacciniamo?
Dal prossimo 6 novembre, prende il via la campagna di vaccinazione antinfluenzale da parte di medici di base, pediatri di libera scelta e distretti dell’Asl. La dose è gratuita per alcune categorie specifiche, ben indicate dal Servizio Sanitario Nazionale. Hanno diritto al vaccino: bambini di età superiore ai 6 mesi, adolescenti e adulti fino a 64 anni, affetti da patologie che aumentano il rischio da complicanze da influenza
bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
Al Del Ponte un ambulatorio dedicato alla dislessia
Cinque o sei mesi. Questo è il tempo di attesa all’ospedale di Varese per la prima visita con il neuropsichiatra infantile.
La crescente richiesta di valutazione dei disturbi dell’apprendimento ha mandato in tilt il sistema dell’assistenza pubblica: per veder riconosciuto il disturbo, il bambino ha bisogno di una certificazione che, di solito, non si riesce ad ottenere prima di un anno. I tempi lunghi portano spesso i genitori a scegliere la strada dei professionisti privati, più costosi ma più rapidi.
La prima visita, quando si tratta di un disturbo dell’apprendimento, è poi solo l’inizio del percorso. Per accertare problemi come la dislessia o la discalculia, infatti, occorrono almeno 10 ore di test e verifiche da parte dello specialista. Un iter lungo che si complica con i tempi d’attesa quasi infiniti.
Dislessia e disturbi dell’apprendimento
Il 5 % dei bambini in età scolare soffre di dislessia. Lentamente la scuola si sta attrezzando, grazie anche alle iniziative scientifiche e alla Consensus Conference che ha riunito le principali associazioni che si occupano del problema, sotto l’egida del Ministero della Sanità.
Il disagio di chi è affetto da questo disturbo ha indotto anche ilMinistero dell’Istruzione ad adottare linee guida ampiamente condivise per accompagnare il percorso formativo in classe e a casa.
Cosa sia e come colpisca la dislessia, però, è ancora presto per dirlo: è stato stabilito quale atteggiamento possa essere ricompreso tra i disturbi della DE ( dislessia evolutiva) ma quali e quante implicazioni ulteriori ci siano è tutt’ora allo studio.