Buongiorno a tutti. Si ricomincia. Non avete sentito l’annuncio del Capostazione che, mentre il treno sbuffa, ha già gridato: “Signori in Carrozza!”?
Che anno scolastico sarà? Cosa ci attende dietro l’angolo? Cosa augurarsi e soprattutto, da dove iniziare?
Dai libri di testo che continuano ad aumentare?
Dall’edilizia scolastica pubblica spesso fatiscente, vittima di cronica e colpevole incuria per mancanza di fondi (mentre per gli F 35, per le sovvenzioni alle scuole private …) o, magari da come intervenire per arginare la frana della dispersione scolastica che in Italia, secondo dati Eurostat, ha toccato quota 17,6% mentre in Francia e Germania oscilla tra il 10 e l’11%. E qui le cifre spiegano cose che vanno ben oltre i “numeri”.
A proposito, i media riportano una dichiarazione della Ministra che reputa inammissibile che nel nostro Paese un laureato non abbia mai lavorato fino all’età di 25 anni. E’ in gestazione l’idea di riformare l’Università dalle fondamenta o siamo, per caso, ritornati ai giovani-choosy?
Quale sarà lo stato d’animo dei vincitori di Concorso non ancora immessi in ruolo? E quello di chi è stato ignobilmente penalizzato dalla cosiddetta “riforma” Fornero? Certo che il pensiero di essere costretti a lavorare fino a 66/67 anni apre ampie voragini psichiche…
Intanto che lievita il costo della vita, non si parla di Contratto e gli stipendi di tutto il Pubblico Impiego sono stati congelati fino a tutto il 2015, una novità epocale è stata avvistata: il Registro Elettronico! Con esso, la Scuola sarà, finalmente, moderna ed efficace! Gli insegnanti ne lamentavano la mancanza (da non dormirci la notte); ora sì che il loro lavoro sarà unanimamente riconosciuto.
Però, malgrado le lamentele (ce ne sarebbero ancora tante e tante…), sono, personalmente contento e gioioso di questo nuovo inizio. Non ho perso il vizio: mi piace insegnare, entrare in classe, insomma, amo il mio lavoro. E sapete perché? Perché incontrerò le/i ragazze/i! Con le loro creste, i loro piercing, la loro musica, le loro letture, le loro ansie, la loro sete di sapere, le loro speranze, i loro “freschi pensieri che l’anima schiude novella”, i loro sogni. Colorati, innamorati della vita, vivaci, a volte sfacciati ma sempre vitali. Giovani. Beati loro. Già una volta l’ho scritto: meno male che a scuola ci sono le/i ragazze/i.
Buon anno anche alle loro famiglie che mi auguro di incontrare ben al di là dell’asettica comunicazione dei voti on line.
Buon anno a tutto il personale della Scuola e buon anno ai Dirigenti: a loro auguro di ricordarsi sempre che gli esseri umani saranno sempre più importanti delle “carte”.
Per finire un saluto speciale ai miei “compagni di banco”, compresi coloro che, finalmente, sono andati in pensione.
In bocca al lupo a tutti.
Gianni Barba