Del birrificio brianzolo Hibu abbiamo parlato di recente, perché ha dato vita a un curioso progetto di recupero dei luppoli autoctoni lombardi che promette sviluppi interessanti negli anni a venire. Intanto però, l’impianto diretto da Raimondo Cetani prosegue nella sua attività brassicola, sia proponendo le proprie birre più note, sia creando specialità stagionali o “one shot” da offrire agli appassionati.
La “Mood”, in stile baltic porter, è stata “promossa” tra le “Perenni”, le birre presenti e prodotte lungo tutto l’arco dell’anno, ha un tenore alcolico abbastanza elevato (7,5%) e un IBU (55) che lascia capire quel che si ritroverà nel bicchiere.
Partiamo però dalla fase visiva: nel bicchiere la schiuma è rigogliosa, persistente e color nocciola mentre la birra appare di un colore molto scuro, quasi nero, impenetrabile.
Al naso – a nostro avviso – la Mood dà il meglio di sé: il caffé è la prima sensazione che arriva, subito seguita da sentori più dolci che ricordano il cioccolato al latte e il cappuccino. Con il passare del tempo arriva anche qualche sentore legato ai frutti rossi (amarene?), piuttosto piacevole.
In bocca – dove la Mood appare abbastanza frizzante e piuttosto scorrevole – il mix di sentori e sensazioni va dal caffè alla liquirizia ma anche all’abbrustolito, tanto da ricordarci il sapore della crosta di polenta bruciacchiata (quella che resta nel paiolo e viene tolta a mano…). A farsi sentire parecchio, però, c’è anche la luppolatura che porta un amaro molto tagliente e molto persistente, superiore agli standard della tipologia di appartenenza.
Nel complesso la baltic porter è una birra curiosa, ricca dal punto di vista organolettico, anche se quell’amaro è forse un po’ troppo spiazzante. Promossa, ma non a pieni voti, come abbiamo scritto su Untappd.
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