La fermentazione è avviata, tutti i processi sono stati fatti a regola d’arte e ora manca solo la versione definitiva dell’etichetta per poter completare il processo produttivo della Hope Wave. Una birra di cui avete sentito già parlare e non preoccupatevi se questo nome non vi dice nulla: si tratta infatti della la nuova denominazione della Hoppy Saison, la birra regina della sesta edizione del Concorso Malto Gradimento.

Donato Graziano con Andrea Rogora

Un termine momentaneo – era di fatto lo stile della birra – che Donato Graziano, l’homebrewer vincitore, ha sostituito con quello definitivo che è stato ufficializzato in occasione della cotta, tenutasi venerdì 19 al birrificio “The Wall” di Venegono Inferiore. 

L’occasione di conoscere meglio Donato che, per lontananza, non era potuto essere presente a Morosolo in occasione della sua proclamazione. «Ho iniziato a produrre birra in casa sette anni fa, più o meno nel momento in cui ho conosciuto la birra artigianale. Le prime bottiglie di quest’ultima mi hanno aperto un mondo davanti agli occhi e poco dopo mi sono attrezzato per una piccola produzione domestica. Da qualche tempo poi coltivo alcuni luppoli da utilizzare nelle cotte: la nostra posizione geografica – Donato vive a Pesaro – è favorevole in particolare per i luppoli di origine americana».

39 anni, due figli (uno nato da poco), Donato Graziano lavora nelle produzione di arredamenti per le farmacie e nella sua trasferta varesotta è stato accompagnato da Christian, che lo aiuta quando è il momento di brassare. E proprio i luppoli – ovviamente quelli utilizzati in birrificio non sono i suoi – sono fondamentali per la Hope Wave: quasi 30 chili quelli utilizzati (Cascade, Amarillo, Galaxy e Mosaic) per dare alla birra il carattere voluto. «Una birra nata proprio per dissetare l’estate – racconta Donato – abbastanza complessa ma che mantiene una buona bevibilità nonostante abbia circa 7 gradi: spero che piaccia a tutti».

Il momento dei luppoli: Donato con Daniele Martinello

Di certo è piaciuta molto alla giuria specializzata che l’ha degustata al nostro concorso, assegnandole un punteggio altissimo. Ora non ci resta, come al solito, di attendere il confezionamento e la distribuzione: come sempre attraverso il blog vi terremo informati del cammino di una birra che riteniamo un po’ nostra.

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