Vezzoli birraio dell’anno, due podi per i varesotti

È forse la massima sorpresa da quando – era il 2009 – è stato istituito il concorso “Birraio dell’Anno”. A conquistare il titolo relativo al 2017, assegnato con la cerimonia organizzata al teatro Obihall di Firenze, è infatti stato Josif Vezzoli, birraio molto legato agli stili tedeschi che lavora a Graglia, provincia di Biella, sede del “Birrificio Elvo”.

Vezzoli ha battuto una lunga serie di nomi più noti e pronosticati, ma la sua vittoria è assolutamente legittima e garantita dai voti dei tanti giudici – tutti addetti ai lavori legati al movimento artigianale nazionale – scelti dal network Fermento Birra per l’assegnazione dei premi. 

Alle sue spalle si sono piazzati due lombardi: seconda piazza per il campione uscente Marco Valeriani della bergamasca “Hammer” (che è quindi andato vicinissimo a uno storico bis, mai riuscito ad alcuno), terza per l’unico birraio varesotto inserito nel novero dei venti nominati, Luigi “Schigi” D’Amelio. Il birraio di “Extraomnes” (Marnate) ha quindi confermato una continuità notevole: il vincitore dell’edizione 2013 è costantemente tra i migliori e in carriera ha collezionato numerosi piazzamenti. A chiudere la “Top 5” Mauro Salaorni del veronese “Mastino” e Alessio Selvaggio di un altro birrificio a noi vicino, il “Croce di Malto” di Trecate.

Prima della proclamazione della classifica principale, il palco del teatro ObiHall ha anche ospitato quella relativa alla categoria degli emergenti, dedicata a quei birrai (ricordiamo che il premio va alla persona e non al birrificio) che hanno intrapreso un nuovo percorso professionale negli ultimi due anni.
Qui il pronostico è stato confermato in pieno: il trofeo è andato infatti a Giovanni Faenza, del birrificio Ritual Lab che ha sede a Formello, in provincia di Roma. Ma anche in questa classe il Varesotto può festeggiare un podio: è quello colto da Stefano Simonelli di Vetra, il giovane birrificio che ha sede a Caronno Pertusella e che di recente ha rilasciato la sua nuova birra, “Alfa” (ne abbiamo parlato QUI). Terzo posto invece per Riccardo Di Profio di Rebel’s.

Curiosamente il premio principale continua a essere appannaggio di un produttore con sede nel Nord Italia – unica eccezione il cagliaritano Nicola Perra nell’edizione inaugurale del 2009 – mentre quello degli emergenti finisce sempre (tre volte su tre) nelle mani di un birraio del Centro Italia.

Birraio dell’anno – Albo d’oro

2009: Nicola Perra – Barley – Maracalagonis (Ca)
2010: Valter Loverier – LoverBeer – Marentino (To)
2011: Gino Perissutti – Foglie d’Erba – Forni di Sotto (Ud)
2012: Riccardo Franzosi – Montegioco – Montegioco (Al)
2013: Luigi D’Amelio – Extraomnes – Marnate (Va)
2014: Simone Dal Cortivo – Birrone – Isola Vicentina (Vi)
2015: Fabio Brocca – Lambrate – Milano
2016: Marco Valeriani – Hammer – Villa d’Adda (Bg)
2017: Josif Vezzoli – Elvo – Graglia (Bi)

Birraio Emergente – Albo d’oro

2015: Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani – MC77 – Caccamo SL (Mc)
2016: Conor Gallagher Deeks – Hilltop – Bassano Romano (Vt)
2017: Giovanni Faenza – Ritual Lab – Formello (Rm)

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