Birra in Tour: in Belgio per la “Retro Ronde”

MorandSelfie(franz) Torniamo in Belgio con questa puntata della rubrica estemporanea (nel senso che viene pubblicata quando alla redazione arriva un contributo) “Birra in Tour”. Questa volta – non è la prima – i discorsi sulle birre sono affiancati da quelli sull’altra grande passione di quella terra, il ciclismo. A scrivere è Roberto Morandi, collega di VareseNews reduce dalla partecipazione alla Retro Ronde, il “Giro delle Fiandre” (qui la cronaca sul suo blog) disputato con bici e abbigliamento d’epoca su un tratto di percorso della leggendaria gara primaverile. Ecco il suo racconto, tra birra e bici. Se volete inviarci le vostre esperienze di beer travellers, l’indirizzo cui spedire è sempre il solito: maltogradimento@gmail.com.

KwaremontBici, pavé e birra. Ingredienti buoni per una breve vacanza in terra fiamminga, dove la due ruote è una passione popolare che porta migliaia di persone sulle strade del Ronde Van Vlaanderen, il Giro delle Fiandre. Da pochi anni il percorso si sviluppa intorno ad Oudenaarde, graziosa cittadina sulle rive del fiume Schelda, sede anche di alcuni birrifici antichi e apprezzati. Per assaporare la tradizione brassicola locale e insieme quella ciclistica non c’è niente di meglio che cogliere l’occasione della giornata RetroRonde, il giro delle fiandre “d’epoca”, corso cioè con bici pre-1987 e maglie di lana. I percorsi – da 40, 75 o 100 km – consentono di apprezzare il paesaggio e lasciano appunto tutto lo spazio per provare le delizie birrarie, a partire dal bicchiere di birra offerta all’arrivo ai partecipanti, la Kwaremont (foto in alto), qualità che prende il nome da una delle salite su pavé più famose del Ronde Van Vlaanderen.
EnameA Oudenaarde invece si possono provare le diverse varietà delle birre locali, in particolari la Ename e la Adrieen Brouwer. La prima prende il nome da una celebre abbazia (fondata nel 834, Carlo Magno regnante) di cui rimangono diversi resti archeologici, dopo la distruzione da parte delle truppe francesi nel 1794: la tradizione brassicola è andata avanti grazie alla Roman Bouwerij, che a sua volta ha in realtà una storia iniziata nel lontanissimo 1545. Oggi la Ename è prodotta in tre varietà, Dubbel, Tripel e Blond. La stessa fabbrica produce poi anche l’apprezzata Adriaen Brouwer, un’apprezzatissima oud bruin da 5%.

Altra produzione brassicola interessante di Oudenaarde è quella di Liefmans, le cui bottiglie sono proposte (anche in Italia) in carta rossa o blu, a seconda delle due varietà: la carta rossa è quella della Cuvèe Brut, che unisce una kriek alle ciliege con una oude bruin, la carta blu è invece quella della Goudenband, una ale dalla struttura particolarmente complessa.
Se proprio volete immergervi… nel clima fiammingo, c’è anche un “festival Adrian Brouwer“, proprio questa settimana. Altrimenti, pensate a fare un salto l’anno prossimo alla Retro Ronde, ciclismo e birra sono un’accoppiata che funziona.

I racconti BIRRA IN TOUR (invia il tuo a maltogradimento@gmail.com)

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