Dispersa nelle campagne belghe, a Montignies de Roc, sorge la Brasserie de l’Abbaye De Rocs, da cui escono tre diverse birre tutte realizzate artigianalmente, senza aggiunta di zuccheri, con malto, fiori di luppolo e acqua pescata da un pozzo del sottosuolo roccioso locale. Un tocco capace di conferire una naturale nota minerale e calcarea particolarmente adatta a queste creazioni brassicole dalla spiccata personalità. La produzione è curata dalla mastra birraia Natalie Eloir che per l’Abbaye des Rocs che andremo a bere, ha miscelato sette tipi di malti e tre differenti luppoli, a cui segue un processo di doppia fermentazione. La birra si presenta con un colore che ricorda la marmellata di fichi, torbida, con i lieviti in sospensione; la schiuma è molto persistente mentre dal bicchiere si sprigionano profumi con aromi caldi, penetranti e con un giusto bilanciamento tra fruttato e speziato. Questo è appena pungente nel tocco di cacao e ginepro che contrastano con la mela verde, la vaniglia, lo zucchero di canna a cui seguono il malto tostato e la nocciola, mentre in bocca l’Abbaye accarezza la lingua con la consistenza del velluto che avvolge di amarognolo all’inizio per lasciare spazio a un gustoso finale zuccherato.
Calda e corposa, è una birra sorprendentemente culinaria, in grado di accostarsi a piatti destinati ai vini rossi meno strutturati, come una sella di capriolo al forno di tradizione trentina o un arrosto di reale di vitello con nocciole tostate. Resta inteso che può essere bevuta con soddisfazione anche da sola, non ve ne pentirete, fidatevi! Temperatura di servizio consigliata: 8-10 gradi, non di meno: sarebbe come andare al cinema e scegliere consapevolmente la prima fila!
Tipologia: belgian strong ale
Colore: rosso rubino
Alcool: 9,0% (vol)
IBU: n. d.
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