Il solco è tracciato da tempo, e lo documentammo (senza tornare a “Bad Attitude” o alla Pop di “Baladin”) anche su Malto Gradimento all’interno di uno speciale realizzato al Beer Attraction di Rimini nel 2018, intervistando alcuni produttori di birra artigianale che avevano già effettuato il passaggio parziale dal vetro all’alluminio.
Da allora le lattine sono diventate quasi di uso comune in un numero sempre crescente di birrifici craft italiani e in questo mese di luglio 2019 – sono ufficialmente “sbarcate” anche nel panorama artigianale del Varesotto con l’annuncio di uno dei birrifici più importanti, “Extraomnes”, di aver iniziato a confezionare in questo modo alcune sue referenze.
L’azienda di Marnate ha investito in una linea di confezionamento nella quale, almeno all’inizio, saranno dirottate due nuove birre: una si è già fatta un nome in passato, ma ora si è rifatta parte del look, l’altra invece è una novità assoluta. La prima è la Guld, nata come birra al mango alla quale ogni anno Schigi D’Amelio – il birraio “principe” di Extraomnes – mette mano con qualche variazione: quella destinata alle lattine in questo momento, ad esempio, sarà caratterizzata dalla presenza del litchi. La seconda invece è una primizia assoluta: si chiama Iconic ed è – spiega lo stesso Schigi a Malto Gradimento – «una american pale ale con gradazione bassa, al di sotto del 5%, nella quale ho usato luppoli citra e simcoe, anche in dry hopping». Molto bella – parere personale – la scelta della grafica per entrambi i prodotti: foglie esotiche per la Guld e soluzioni optical per la Iconic.
Le lattine (saranno disponibili sul mercato dagli ultimi giorni di luglio) sono nel curioso formato da 0,44 cl, uno standard utilizzato soprattutto in Inghilterra «ma anche da qualche produttore craft spagnolo – spiega Schigi – e che in Italia è poco conosciuto. Lo abbiamo scelto anche per allontanarci da quelle lattine da 0,33 che ricordano molto la birra industriale».
Guld e Iconic sono confezionate in contropressione e sono birre non rifermentate, una differenza marcata rispetto ai grandi classici di Extraomnes che, quindi, resteranno a disposizione nelle bottiglie anche per questo motivo. Per il momento il metallo avvolgerà dunque solo le due birre di cui vi abbiamo parlato, ma a Marnate si sta già pensando a qualcos’altro: magari a qualche ricetta del passato che non era stata imbottigliata (ma solo infustata) e che potrebbe tornare di attualità nel nuovo formato. Staremo a vedere.
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