La Pils di Vetra trionfa a “Birra dell’Anno”

Non può essere considerato “uno dei tanti” il primo premio vinto da un birrificio varesotto – il “Vetra” di Caronno Pertusella – al concorso “Birra dell’Anno” che si è svolto nei giorni scorsi a Rimini e che ha vissuto ieri – sabato 17 – il suo momento pubblico (e clou) nel corso della grande fiera di settore “Beer Attraction”.

Festa con trofeo nello stand di Vetra

Il concorso organizzato da Unionbirrai – l’associazione che raduna centinaia di produttori artigianali – è stato suddiviso in ben 41 categorie in base allo stile delle birre partecipanti (diffidate quindi da titoli roboanti del calibro “La miglior birra d’Italia è…”. La classifica non è, giustamente, assoluta ma relativa al singolo stile). 

I premi ovviamente valgono tutti allo stesso modo, ma è chiaro che alcune di queste categorie spiccano per importanza e – passateci il termine – commerciabilità. Ebbene “Vetra” ha vinto in uno degli stili più famosi e bevuti dal pubblico, cioè tra le pils (la birra vincitrice si chiama proprio “Pils” senza nomi di fantasia), le classiche birre chiare a bassa fermentazione, piuttosto leggere (meglio: a basso grado alcolico) di ispirazione ceca o tedesca.

Una grande soddisfazione per il giovanissimo produttore dall’anima milanese (“Vetra” fa riferimento all’omonima piazza cittadina), con sede varesotta e birraio – il bravissimo Stefano Simonellilariano. Nata solo nel 2016, “Vetra” negli ultimi mesi è stata inserita tra le migliori cinque realtà emergenti dal concorso “Birraio dell’anno” (secondo posto per lo stesso Simonelli in un contest che premia, appunto, chi sovrintende alla lavorazione) e ora ha conquistato questo importante alloro.

Anthony Pravato di Cr/ak

Va segnalato, a onor di cronaca, che a Birra dell’Anno partecipano solo quei birrifici che decidono di iscrivere i propri prodotti, quindi il campione analizzato dalla giuria non è assoluto. Ma con oltre 1.600 birre presentate nelle 41 diverse categorie, i vincitori hanno tutto il diritto di ritenersi i migliori nel proprio ambito. Il contest 2018 ha visto tanti nomi nuovi alla ribalta, tanto che lo stesso Kuaska (Lorenzo Dabove, presentatore e presidente di giuria oltre che massimo esperto italiano del settore) ha ammesso di non conoscere alcuni dei vincitori.

Birra dell’Anno 2018Tutti i vincitori (dal sito Unionbirrai)

É invece ben noto il birrificio che si è aggiudicato la classifica generale, data dalla sommatoria di tutti i podi ottenuti nelle diverse categorie. Si tratta del padovano Cr/ak (ha sede a Campodarsego), una delle realtà ormai consolidate del panorama nazionale: Cr/ak ha anche ottenuto tre ori nelle categorie pale ale (con la “Mundaka”), NEIPA (DDH Amarillo) ed english barley wine (Cantina BV 05).
E proprio Cr/ak sarà uno dei protagonisti di un lungo articolo di approfondimento che Malto Gradimento pubblicherà nei prossimi giorni.

BEER ATTRACTION 2018 su Malto Gradimento

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