Oggimitrattobene: la “Rossa del Conte”

Tra i birrifici italiani di recentissima apertura c’è anche quello di Viadana, in provincia di Mantova, località famosa per il rugby… e forse anche questo ha contribuito alla creazione di un impianto per produrre birra, ben conoscendo la “sete” tipica di giocatori e appassionati di palla ovale.

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Scherzi a parte, il Birrificio Viadanese è attivo dal 2014 ma un momentaneo problema al sito internet ufficiale ci impedisce di approfondire la sua conoscenza. Poco male, perché passiamo direttamente ad assaggiare la pale ale mantovana, la “Rossa del Conte” come troviamo scritto su un’etichetta davvero splendida (foto in basso) su cui campeggia un elegante leone con farfallino, pipa e bombetta con uno sfondo arabescato.

Una volta stappata, la Rossa del Conte si presenta nel bicchiere con un gran bel cappello di schiuma biancastra, pannosa, piuttosto fine e molto persistente. Il colore è invece tra il rame e l’arancio carico.

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Al naso la birra mantovana regala una buona intensità e mette subito in luce un aspetto inatteso: a fare la parte del… leone è soprattutto il malto che domina l’olfatto con sentori di crosta di pane, cereale e sensazioni legate al miele (castagno, ma tenue). C’è anche qualche nota erbacea, ma resta in sottofondo.
E in bocca la “Rossa del Conte” conferma quanto annusato: la parte maltata è preponderante e regala una birra dolciastra, rassicurante per chi non ama l’amaro, dotata di buon corpo e piuttosto frizzante. I 6,3 gradi alcoolici non danno alcun fastidio, anzi, sono ben celati. Anche in bocca l’amaro rimane di contorno per chiudere il sorso, anche se persiste abbastanza a lungo pur senza essere tagliente.

Nel complesso la Rossa del Conte è piaciuta, ma a una condizione: la segnalazione di pale ale in etichetta ci pare fuorviante per via, come detto, di una luppolatura davvero troppo poco presente. Chiedo aiuto a chi si destreggia meglio di me con gli stili birrari ma credo che se fosse inserita nell’alveo delle amber ale troverebbe la sua collocazione migliore. Comunque, ripeto, bevuta positiva.

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