Tra birra e sport, il legame è fortissimo e non ci sogniamo certo di approfondire il discorso qui, in poche righe, su un blog che pure si è occupato talvolta di questo binomio (tipo QUI o QUI o ancora QUI). Oggi però, vi diamo notizia di una iniziativa nata sui campi da rugby e che potrebbe allargarsi un po’ a tutto il mondo sportivo: la nascita di una birra dedicata agli atleti, per la quale è stata lanciata una raccolta fondi con la formula dell’equity crowdfunding.
La “DeQou Action Beer” – questo il nome con cui si trova in commercio la bevanda – è a tutti gli effetti una birra artigianale, anche a rigor di legge, che ha la particolarità di contenere «il 100% di maltodestrine in più rispetto alle birre tradizionalmente in commercio» (così si legge sulle indicazioni diramate dai produttori). Una particolarità che, secondo le intenzioni dei suoi creatori, rende Action Beer particolarmente adatta dopo uno sforzo fisico quale un allenamento o una partita, anche di alto livello agonistico.
Il progetto è nato su iniziativa di una beer firm che si chiama La Orange e che ha avviato la propria produzione sull’impianto del Birrificio Trevigiano di Silea. Non a caso, perché il “Trevigiano” è già molto addentro il mondo sportivo e in particolare a quello del rugby, grazie alla produzione sempre per La Orange della linea Rugbirra nata nel 2017 che comprende diverse tipologie quali la golden ale (“Lovale”), la APA (“Delinquente”), la porter (“Nigel TINS) e la red ale (“Sostegno”). Nomi, come si vede, tutti dedicati allo sport della palla ovale.
La Action Beer non ha una definizione stilistica in etichetta e ricorda, al naso, le IPA con luppoli americani per le forti note agrumate; in bocca, però, la birra appare particolarmente dolce, senza quel taglio d’amaro che ci si aspetta in prodotti con quelle caratteristiche olfattive. La gradazione è molto bassa, da session beer (3,5%) ed è inversamente proporzionale alla facilità di bevuta. Nel bicchiere la Action appare di un bel colore dorato, limpida e con un bel cappello di schiuma bianca, fine e abbastanza persistente.
Come detto in apertura, il progetto lanciato da La Orange prevede il “sostegno” – termine non usato a caso… – attraverso un crowdfunding che mira a raccogliere un minimo di 75mila euro da reinvestire in marketing, attrezzature e personale. Il taglio minimo per gli investitori è di 250 euro (sono previsti benefit per chi aderisce) e la raccolta è coordinata da The Best Equity, piattaforma con sede a Legnano e certificata dalla CONSOB che è particolarmente attiva in ambito sportivo: è infatti l’azienda che ha curato il crowdfunding del Pordenone Calcio e che si sta occupando sia dell’Arezzo Calcio sia della Virtus Roma di pallacanestro. Del progetto legato a DeQou Action Beer fa parte anche lo Zebre Rugby Club, la franchigia con sede a Parma strettamente legata alla federazione, che partecipa con la sua squadra al “Pro 14”, campionato sovranazionale che comprende team da Galles, Irlanda, Scozia e Sudafrica oltre che dall’Italia (Zebre e Benetton Treviso). E che, curiosamente, è sponsorizzato dalla Guinness.
Nei prossimi giorni, DeQou Action Beer dovrebbe lanciare una campagna promozionale con diversi testimonial del mondo sportivo (non solo rugbistico), uno dei quali dovrebbe essere Paul Griffen, estroso ex mediano di mischia della Nazionale con la quale ha collezionato 42 caps, diversi dei quali nel Sei Nazioni.
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