Birraio dell’Anno, vincono Pomposini e Scisciani. Centro Italia protagonista

Il “birraio dell’anno”… sono due. Il premio assegnato a Firenze, all’interno della manifestazione omonima e organizzata dal network “Fermento Birra” è andato questa volta (e cioè, per l’anno 2019) a Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, i creatori delle birre marchiate MC-77, azienda piuttosto giovane (è nata nel 2013) che però si è imposta fin da subito nel novero dei grandi nomi del craft italiano.

Cecilia e Matteo con il trofeo (foto: Birraio dell’Anno)

Marchigiani, giovani, Cecilia e Matteo hanno impiantato il loro birrificio a Serrapetrona, in provincia di Macerata, ennesimo “piccolo centro” della profonda provincia italiana (meno di mille abitanti) che trova in qualche modo una riscossa e una notorietà grazie alla birra, un po’ come è avvenuto con la minuscola Montegioco e Riccardo Franzosi, ma non solo.

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A Firenze c’è “Birraio dell’Anno”, Extraomnes si presenta con una nuova birra

Il primo appuntamento di grande rilevanza dell’anno solare, nel mondo della birra artigianale italiana, è ormai alle porte. Da domani – venerdì 17 – a domenica 19 gennaio il teatro Tuscany Hall di Firenze ospita l’undicesima edizione di “Birraio dell’Anno”, kermesse organizzata dal network “Fermento Birra” e cresciuta con il passare degli anni sino a diventare un vero e proprio festival nazionale.

Marco Valeriani con il trofeo assegnato nella scorsa edizione

Se infatti la formula del premio principale è rimasta pressoché invariata nel tempo (il “Birraio dell’Anno” viene eletto da un ampio gruppo di esperti e scelto tra un drappello selezionato di “nominati”), il resto della manifestazione ha aggiunto di volta in volta una serie di novità. Da qualche edizione, per esempio, si vota anche per il “Birraio Emergente” (5 quelli in nomination) mentre il pubblico può degustare i prodotti proposti da quei birrifici che hanno il birraio in nomination. Quest’anno la novità più rilevante è il premio “Best Pub” con cinque locali italiani in lizza per ottenere il riconoscimento.  Continua a leggere

Birraio dell’Anno: Schigi D’Amelio di nuovo in lizza per il premio

C’è ancora Luigi “Schigi” D’Amelio a rappresentare il Varesotto che produce birra nel novero dei candidati al premio di Birraio dell’Anno, che verrà assegnato al teatro Tuscany Hall di Firenze nel gennaio 2020. La figura più rappresentativa di Extraomnes, l’azienda di Marnate che oltre al birrificio ha aperto due locali a Castellanza e Savona, si conferma quindi nel limitato novero di candidati – venti – scelti attraverso un questionario redatto dal network “Fermento Birra” (che organizza la rassegna) e compilato da un centinaio di addetti ai lavori e personalità del mondo brassicolo italiano.

Una conferma “perpetua” quella di Schigi, che ha vinto il primo premio nel 2013 ed è salito a più riprese sul podio, finendo terzo anche nella passata edizione. Piuttosto spiace vedere come, al di là di D’Amelio, nessuno degli altri birrai del Varesotto sia stato preso in considerazione: un paio di anni fa ci fu in nomination Stefano Simonelli di Vetra (Caronno Pertusella) che si piazzò al secondo posto nella categoria degli “emergenti”, ma che poi non è più stato inserito nella categoria principale.  Continua a leggere

Si avvicina “Birraio dell’Anno”: Schigi D’Amelio ancora in lizza

Il primo appuntamento birrario su scala nazionale del 2019 è sempre più vicino. Ancora una volta sarà Firenze – nella sede del teatro TuscanyHall (già Obihall) di via De André – a ospitare “Birraio dell’anno”, la manifestazione indetta da network “Fermento Birra” che premia il birraio che più si è distinto nei 12 mesi precedenti.

Schigi a “Birraio dell’Anno” 2017

A contendersi il titolo principale, giunto alla decima edizione, sono in lizza 20 concorrenti ai quali si aggiungono i cinque nominati per il premio di Birraio Emergente che si assegnerà per la quarta volta. Nell’elenco, redatto secondo le indicazioni di cento esperti italiani coinvolti dall’organizzazione, c’è un solo rappresentante della provincia di Varese, il “solito” Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di MarnateContinua a leggere

“Birraio dell’Anno”: il trionfo di Fabio Brocca

Torna in Lombardia il titolo di “Birraio dell’Anno”, assegnato nella tarda serata di sabato 16 gennaio a Firenze, con la proclamazione arrivata – come ormai consuetudine – dalla voce di Lorenzo “Kuaska” Dabove. Il nome che è risuonato al teatro Obihall di Firenze è stato quello di Fabio Brocca, l’uomo che crea i capolavori di uno dei più longevi e caratteristici birrifici artigianali d’Italia, il “Lambrate”.

FAbio_Lambrate

Un successo che va dunque a premiare l’attività di un birraio e di un’azienda che hanno fatto la storia del giovane movimento brassicolo tricolore. Un successo – lo ricordiamo: assegnato grazie ai voti di un ampio panel di esperti coinvolti da “Fermento Birra” – per certi versi più difficile rispetto agli anni precedenti perché il nuovo format di “Birraio dell’anno” ha ampliato da cinque a venti la platea delle nomination.  Continua a leggere

Birraio dell’anno, le nomination: “Schigi” punta al bis

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Sarà uno “Schgi bis”? O la storica doppietta, mai riuscita a nessuno da quando il premio è stato istituito, rimarrà ancora irraggiungibile? È questa la domanda che gli appassionati di birra artigianale hanno cominciato a farsi in queste ore, da quando cioè il network “Fermento Birra” ha diffuso le nomination per il premio “Birraio dell’anno 2014”, vero e proprio “Oscar” per i produttori italiani. Il campione in carica – i nostri lettori lo sanno bene – è Luigi “Schigi” D’Amelio, mastro birraio di Extraomnes, il marchio di Marnate che si è fatto conoscere a livello nazionale al di fuori dei circuiti di appassionati anche grazie alla vittoria di dodici mesi fa. E “Schigi” ha ricevuto un’altra nomination dagli organizzatori, restando così in lizza per il prestigioso riconoscimento. Continua a leggere

Anche le birre al “Taste” della Leopolda

Mentre la Settimana della Birra Artigianale vive il suo grande finale, con centinaia di eventi e promozioni sparse per tutta Italia, la ex stazione “Leopolda” di Firenze (famosa per aver ospitato le prime istanze “rottamatrici” del sindaco Renzi) si prepara al Taste 2013, salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle, termine certamente pomposo ma che “ammettiamo” visto che si tratta di un palcoscenico avvezzo al luccicante mondo della moda (PittiUomo e dintorni).

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