Dal bancone alla lattina: la birra del pub di Extraomnes ora è disponibile per tutti

Extraomnes è probabilmente il marchio di birra artigianale della provincia di Varese più noto e bevuto in Italia. Un po’ ovunque prodotti come la Zest, la Blond, la Tripel o la natalizia Kerst hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati che però fino a ora non avevano avuto l’occasione di provare una birra conosciuta prevalentemente per chi frequenta il locale direttamente collegato alla azienda di Marnate, ovvero l’Extraomnes Bier&Cibo di Castellanza.

La 42 dB – poi vi parliamo del nome – è infatti una birra creata appositamente per il bancone del pub castellanzese, in particolare per chi deve consumare un pasto o fare una pausa ma senza il rischio di “ripercussioni” alcoliche nel corso della giornata o della serata. Per questo, la bassa gradazione alcolica della 42 dB ha avuto successo tra gli avventori del locale e, visto che quest’ultimo continua a rimanere chiuso a causa delle restrizioni in atto, l’azienda ha deciso di confezionare la birra nelle lattine e metterla a disposizione (attraverso il proprio shop online e i distributori) a tutto il pubblico di appassionati.  Continua a leggere

Birraio dell’anno: ecco le nomination. Per il Varesotto c’è il “solito” Schigi D’Amelio

La sua Kerst Reserva, una delle birre invernali più attese del panorama nazionale, è pronta nella versione 2020. E come ogni anno, “sistemata” questa parte di lavoro, arriva per Luigi D’Amelio di Extraomnes la nomina per “Birraio dell’Anno”, la kermesse organizzata dal network “Fermento Birra” giunta alla sua 11a edizione. Purtroppo la situazione non consente di organizzare l’evento in presenza – la sede negli ultimi anni era stata Firenze – ma il premio sarà ugualmente assegnato nel gennaio prossimo.

D’Amelio sarà anche questa volta l’unico rappresentante di un birrificio varesotto (Extraomnes ha sede a Marnate) nel novero dei candidati al titolo. Un riconoscimento che “Schigi” ha già ottenuto nel 2013 e che ha già sfiorato in altre occasioni.  Continua a leggere

Ratebeer incorona per due volte il birrificio Extraomnes

La migliore belgian pale ale al mondo? Arriva da Marnate. E da Marnate, zona sud del Varesotto – da una parte c’è Busto, dall’altra si va a Saronno – c’è pure il miglior birrificio d’Italia e cioè Extraomnes. A dirlo è la “giuria” più estesa al mondo in campo brassicolo, ovvero quella composta dagli utenti di Ratebeer, il sito fondato nel 2000 e che è uno sconfinato “contenitore” di pareri sulle birre di tutto il pianeta.

Foto da “Gli amici del bar”

 

Ratebeer pubblica ogni anno i propri verdetti in base alle recensioni scritte dagli utenti – quello che accade, per fare un esempio, anche con Tripadvisor – e per il 2019 ha premiato in due occasioni Extraomnes, il birrificio nato a Marnate da una costola della torrefazione “El Mundo” e che ha in Luigi “Schigi” D’Amelio il proprio volto più conosciuto.

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A Firenze c’è “Birraio dell’Anno”, Extraomnes si presenta con una nuova birra

Il primo appuntamento di grande rilevanza dell’anno solare, nel mondo della birra artigianale italiana, è ormai alle porte. Da domani – venerdì 17 – a domenica 19 gennaio il teatro Tuscany Hall di Firenze ospita l’undicesima edizione di “Birraio dell’Anno”, kermesse organizzata dal network “Fermento Birra” e cresciuta con il passare degli anni sino a diventare un vero e proprio festival nazionale.

Marco Valeriani con il trofeo assegnato nella scorsa edizione

Se infatti la formula del premio principale è rimasta pressoché invariata nel tempo (il “Birraio dell’Anno” viene eletto da un ampio gruppo di esperti e scelto tra un drappello selezionato di “nominati”), il resto della manifestazione ha aggiunto di volta in volta una serie di novità. Da qualche edizione, per esempio, si vota anche per il “Birraio Emergente” (5 quelli in nomination) mentre il pubblico può degustare i prodotti proposti da quei birrifici che hanno il birraio in nomination. Quest’anno la novità più rilevante è il premio “Best Pub” con cinque locali italiani in lizza per ottenere il riconoscimento.  Continua a leggere

Birraio dell’Anno: Schigi D’Amelio di nuovo in lizza per il premio

C’è ancora Luigi “Schigi” D’Amelio a rappresentare il Varesotto che produce birra nel novero dei candidati al premio di Birraio dell’Anno, che verrà assegnato al teatro Tuscany Hall di Firenze nel gennaio 2020. La figura più rappresentativa di Extraomnes, l’azienda di Marnate che oltre al birrificio ha aperto due locali a Castellanza e Savona, si conferma quindi nel limitato novero di candidati – venti – scelti attraverso un questionario redatto dal network “Fermento Birra” (che organizza la rassegna) e compilato da un centinaio di addetti ai lavori e personalità del mondo brassicolo italiano.

Una conferma “perpetua” quella di Schigi, che ha vinto il primo premio nel 2013 ed è salito a più riprese sul podio, finendo terzo anche nella passata edizione. Piuttosto spiace vedere come, al di là di D’Amelio, nessuno degli altri birrai del Varesotto sia stato preso in considerazione: un paio di anni fa ci fu in nomination Stefano Simonelli di Vetra (Caronno Pertusella) che si piazzò al secondo posto nella categoria degli “emergenti”, ma che poi non è più stato inserito nella categoria principale.  Continua a leggere

Schigi: “La lattina ci ha convinto: presto ne arriveranno altre”

Confezionate a Marnate, messe in frigorifero, aperte nel giro di qualche ora o di qualche giorno a pochi chilometri di distanza, a Castellanza, nel locale collegato al birrificio stesso. È stato questo il destino delle primissime lattine della storia di Extraomnes (le prime anche della birra artigianale varesotta), quelle di cui vi avevamo parlato meno di un mese fa in questo articolo.

Oggi, dunque, Guld e Iconic in latta sono realtà e iniziano a circolare tra gli appassionati, nel loro curioso formato da 0,44 cl e con quelle etichette che sono – da sole – un manifesto programmatico di quello che si troverà una volta sollevata la linguetta. A versarci le birre è direttamente Schigi D’Amelio, regista dell’operazione, che a Malto Gradimento racconta la genesi del progetto, anticipa qualche passo futuro sempre riguardo all’alluminio e tocca, qua e là, qualche altro argomento di attualità.

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In arrivo sul mercato le prime due Extraomnes in lattina

Il solco è tracciato da tempo, e lo documentammo (senza tornare a “Bad Attitude” o alla Pop di “Baladin”) anche su Malto Gradimento all’interno di uno speciale realizzato al Beer Attraction di Rimini nel 2018, intervistando alcuni produttori di birra artigianale che avevano già effettuato il passaggio parziale dal vetro all’alluminio.

Le prime lattine griffate Extraomnes

Da allora le lattine sono diventate quasi di uso comune in un numero sempre crescente di birrifici craft italiani e in questo mese di luglio 2019 – sono ufficialmente “sbarcate” anche nel panorama artigianale del Varesotto con l’annuncio di uno dei birrifici più importanti, Extraomnes”, di aver iniziato a confezionare in questo modo alcune sue referenze.  Continua a leggere

Schigi racconta la birra dedicata al Negroni, inventata insieme a Fantôme

Non è ancora arrivata in Italia, neppure sulla tavola di uno dei suoi “genitori”, ma sta già suscitando una certa curiosità, un po’ per il tema che è stato sviluppato nel corso della sua produzione, un po’ per via dei due personaggi che la hanno ideata e creata.

Foto: da Untappd

Rossa, alcolica (siamo al 7,5%, comunque molto meno del cocktail da cui prende il nome), di certo originale: in attesa di valutarla nel bicchiere, spendiamo senza alcun dubbio questi tre aggettivi per parlare della Fantôme Negroni, nata a inizio primavera dalla fantasia di Dany Prignon e di Schigi D’Amelio e finalmente messa in commercio nel suo paese natale, il Belgio. E proprio Schigi – birraio di Extraomnes a Marnate – ha deciso di raccontare a Malto Gradimento come è scaturita l’idea di creare una birra dedicata a uno dei cocktail più famosi al mondo.  Continua a leggere

Valeriani è “Birraio dell’anno” per la seconda volta; un altro podio per Schigi

È Marco Valeriani il “Birraio dell’anno” per il 2018 appena concluso: il creatore delle birre di Hammer, produttore bergamasco nato da pochi anni per iniziativa della famiglia Brigati e subito salito nell’Olimpo del panorama nazionale, è stato incoronato a Firenze al termine della tre giorni organizzata dal network “Fermento Birra” all’interno del teatro TuscanyHall.

Marco Valeriani con il primo premio (foto: Birraiodellanno.it)

Un successo che conferma quindi Valeriani al top del mondo birrario italiano (ricordiamo che il premio va alla persona e non all’azienda anche se di fatto le due entità si fondono…) visto che il birraio di Hammer – che iniziò la carriera con Menaresta, è anche il primo a ottenere per la seconda volta la “medaglia d’oro” della manifestazione (aveva già vinto nel 2016) basata sui voti di una giuria formata da 100 esperti di tutta Italia.

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Si avvicina “Birraio dell’Anno”: Schigi D’Amelio ancora in lizza

Il primo appuntamento birrario su scala nazionale del 2019 è sempre più vicino. Ancora una volta sarà Firenze – nella sede del teatro TuscanyHall (già Obihall) di via De André – a ospitare “Birraio dell’anno”, la manifestazione indetta da network “Fermento Birra” che premia il birraio che più si è distinto nei 12 mesi precedenti.

Schigi a “Birraio dell’Anno” 2017

A contendersi il titolo principale, giunto alla decima edizione, sono in lizza 20 concorrenti ai quali si aggiungono i cinque nominati per il premio di Birraio Emergente che si assegnerà per la quarta volta. Nell’elenco, redatto secondo le indicazioni di cento esperti italiani coinvolti dall’organizzazione, c’è un solo rappresentante della provincia di Varese, il “solito” Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di MarnateContinua a leggere