Chi ha paura della maternità? Le preoccupazioni di una donna verso la nascita di un figlio sono molto diffuse. Quando si è giovani si pensa al dolore, quando si avvicina al parto si teme che qualcosa vada storto, al momento dell’espulsione si controlla affannosamente che tutto sia “a posto”
«Nella società moderna, sembra che livelli elevati di ansia e un vissuto del parto come evento minaccioso siano diventati quasi epidemici – commenta il professor Fabio Ghezzi primario della clinica ginecologica e ostetrica del Del Ponte – Quando la paura di partorire supera la soglia “fisiologica”, perde la sua connotazione adattativa e diviene una reazione controproducente e spropositata che impedisce di vivere serenamente l’attesa».
Per imparare a gestire l’ansia, l’azienda ospedaliera di Varese
propone una mattina di conoscenza e confronto. Sabato 30 novembre, nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2, è in programma, dalle 8.30 alle 13, un incontro sulle paure delle future mamme. L’idea è subito piaciuta tant’è che, in poco tempo, ha raccolto 250 iscrizioni. C’è ancora posto per una cinquantina di persone, futuri genitori che vogliono un conforto ma anche una condivisione.
«Il corso si propone un duplice scopo:
1) essere un richiamo a tutti gli operatori in ambito ostetrico, spesso assorbiti dall’impegno di fornire il massimo di sicurezza attraverso mezzi diagnostici e terapeutici sempre più sofisticati, anon trascurare le problematiche intrapsichiche, i problemi del vissuto personale e l’importanza del rispetto della fisiologia
2) aiutare le future mamme a vivere l’esperienza del parto in modo partecipato e significativo, dando un contributo al processo di condizionamento positivo, di creazione di motivazione, scelta e giuste aspettative per l’assunzione di un ruolo di protagoniste attive della nascita».
Al convegno interverranno, oltre al dott. Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento materno-infantile dell’Azienda ospedaliera, numerosi operatori che entrano in gioco nell’ambito del percorso nascita: non solo ginecologi, ma anche neonatologi, anestesisti, ostetriche, psicologi e psicopedagogisti.
Tra i temi affrontati: la paura dell’imprevisto, la paura del dolore, la paura di non farcela, il timore dell’incontro con il neonato
buongiorno,
vorrei sapere come ci si può iscrivere a questo incontro, grazie
Deve compilare la richiesta on line che trova a questo indirizzo
http://www.ospedalivarese.net/corsiformazione/con-iscrizione/1678/richiestaiscrizione