F1 2009 e Muramasa: la spada demoniaca

Piccolo angolo di Wii in questo post. Ci sono stati recapitati degli screenshot di giocato del nuovo F1 2009 (Codemasters) e un video del giocato di Muramasa: la spada demoniaca (Rising Star Games), action game a scorrimento laterale. Ma andiamo con ordine:

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in Formula 1 2009 troveremo tutti i 17 Granpremi del mondo da affrontare o se preferite ben 150 sfide dai giri veloci ai sorpassi. Molto bella è l’utility che, solo su Wii, capisce lo stile di guida del giocatore e elargisce consigli per una guida ottimale. Possibilità di giocare fino a due persone su schermo diviso su Wii e fino a 4 su PSP con una modalità creata appositamente. Il gioco è previsto che uscirà il 20 Novembre 2009 solo su Wii e PSP.

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Cambiamo genere e passiamo dalle corse mondiali ai classici che non tramontano mai e di cui sono un’ adoratore. Muramasa: la spada demoniaca è un bellissimo arcade a scorrimento laterale molto frenetico ambientanto in Giappone in epoche marcate da guerre civili. Il cattivone di turno, Shogun, anche se non è lo stesso della celebre pubblicità di coltelli, vuole appropriarsi di una serie di spade leggendarie che rendono feroci assassini chiunque le impugni. In Muramasa giocherete nei panni di due giovani eroi: Kisuke e Momohime. In uscita anch’esso a Novembre 2009. Non resta che vederne le potenzialità in questo video:

Video hostato su fanbit.it

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Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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Football Manager 2010: demo disponibile

Puntuale come la morte, anche quest’anno è arrivata la demo di Football Manager 2010 (PEGI 3+), il manageriale calcistico preferito dagli italiani (e non solo). Ovviamente si parla della versione PC del gioco, previsto in uscita anche su piattaforma PSP con il titolo di Football Manager Handheld 2010.

Per scaricare la suddetta demo, disponibile nelle 2 versioni vanilla e strawberry, potete collegarvi a questa pagina sul sito ufficiale del gioco. La versione vanilla è disponibile esclusivamente in inglese, ed offre i campionati inglese, scozzese, gallese, e dell’Irlanda del Nord; la versione strawberry è invece più corposa e, oltre ad essere decisamente multilingua (inglese, francese, spagnolo, portoghese, italiano, norvegese, danese, svedese, olandese), comprende i campionati inglese, scozzese, francese, spagnolo, portoghese, brasialiano, italiano, norvegese, danese, svedese, olandese ed indonesiano (indonesiano???).

Grazie a questa demo sarà possibile giocare metà stagione, riutilizzando eventualmente il proprio salvataggio all’interno del gioco completo; Football Manager 2010 è previsto in uscita il 30 ottobre prossimo, curiosamente in concomitanza con l’uscita sul mercato del manageriale calcistico di casa Electronic Arts, FIFA Manager 10 (PEGI 3+). A differenziare i due rivali interviene il prezzo: se per portare a casa la nostra fiammante copia di “Re” Football Manager 10 saranno necessari 49,90€, per entrare in possesso di FIFA Manager 10 dovremo sborsare 29,90€.

Siete indecisi? Intanto provate la demo di Football Manager 2010, che il 30 ottobre si avvicina a grandi passi.

[UPDATE] Parli del diavolo…e spuntano le corna di Electronic Arts. E’ infatti disponibile da oggi anche la demo di FIFA Manager 10; la demo, del peso di 897 Mb, comprende i campionati di Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Polonia e Spagna; permette di giocare mezza stagione e, udite-udite, comprende anche la modalità di gioco 3D (vero punto di forza del gioco); infine il salvataggio sarà riutilizzabile nel gioco completo. Per scaricare la demo di FIFA Manager 10, cliccate su questo link.

Sempavor
Fanbit

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[My Fifty Cent] In sella alla Wii. E alla Play3?

sellaNintendo fa parlare sempre di se…si sa. Così come fa sapientemente Apple, anche le altre “aziendine” che devono tirare le somme a fine mese devono sapere quando pubblicare una news, un rumor o lanciare il proprio prodotto sul mercato. Basta una mossa sbagliata e può capitare di dover chiudere i battenti, un pò come è successo con Sega e il Dreamcast. Certo che una notizia come l’uscita della periferica-sella per Wii, la si può dire in ogni momento dell’anno e a ognuno di noi si stamperà sempre e comunque un sottile sogghigno sulle nostre labbra.nuovo_controller_play3_con_sensore_di_movimento

Quindi tirate fuori il cappello, gli stivali ferrati, il vostro vestitino carnevalesco da cow-boy e preparatevi a cavalcare nel vostro salotto, senza la scomodità dei regalini posteriori tipici degli equini.

Il mio pensiero oggi si è posato su un’eventuale giochino erotico per Wii e mi sono chiesto perchè ancora non sia stata sfruttata la forma e le potenti vibrazioni del telecomando… sarebbe la prima volta che per acquistare un videogame bisognerebbe passare dai sexyshop! Non sono sicuro della popolarità di un tale genere, ma una cosa è certa: la concorrenza ci deve aver già pensato…

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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Xbox 360 Vs PS3: Batman Arkham Asylum

batmanOggi è giovedì e finalmente ritorniamo col nostro scontro tra console Next-Gen. La data di pubblicazione per XBOX 360 e PS3 è stata il 28/08/09 ed infatti è uscito sugli scaffali questo videogioco che a dire la verità mi ha sbalordito non poco. La grafica è veramente curata, i dettagli sono notevoli, il motore grafico è uno dei migliori sulla piazza e diciamolo pure, Unreal Engine 3, è un gran bel pezzo di nucleo software. La sfida è veramente al fotofinish perché come noterete dalla schermata sotto, non si notano differenze evidenti. Il videogioco sembra fluido sia su Xbox 360 che su PS3, con un quel qualcosa di tearing in più su PS3 che non da neanche l’ evidenza di perdere colpi rispetto alla rivale X360. Batman_Arkham_Asylum Il gameplay rimane sempre bello attivo e divertente negli sconti corpo a corpo e con le abilità del nostro ” pipistrellone forzuto “. Per quanto riguarda la fisica nel game, è identica su entrambe le contendenti. Un vantaggio relativo glielo do a PS3 per le ombre, per via della buona luminosità complessiva che si riesce ad ottenere, ma per il Bump Mapping vince X360 poco più convincente, infatti lo si può veder bene sul suo mantello, quanto sia ben curato e lucido col suo effetto ” pelle di topo volante “. Un pareggio scontato visto che nessuno sfrutta l’ antialiasing a dovere, anche se attivandolo, avrebbe fatto calare vertiginosamente i frame nelle fasi più concitate. Videogioco da avere assolutamente per inventiva, divertimento, enigmi e fasi action da cardiopalma. Ovviamente per chi volesse vedere il PhysX On a stecca con ben due livelli di filtri in più, è obbligato a passare su un PC ben dotato… ma questa è un’ altra storia 🙂

Forty è sempre con voi HG! Il giovedì è giorno di sfida per la qualità del gaming solo su VG-Factor 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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Il tangibile piacere dell’attesa

E’ in questo periodo dell’anno che noi videogiocatori iniziamo ad annusare l’aria, gli occhi ridotti a due fessure: novembre si avvicina e, con esso, la marea di videogiochi “tripla AAA” pronti ad invadere il succulento mercato natalizio. Se ci avete fatto caso vi sarete accorti che le giornate si stanno accorciando, e il freddo siberiano in arrivo in questi giorni sembra essere quasi un invito del simpatico Generale Inverno a starsene chiusi in casa, al calduccio, davanti alla propria console o al proprio fidato PC…

Solamente a fare l’elenco dei videogiochi in uscita c’è di che inebriarsi: Dragon Age: Origins (PEGI 18+), Forza Motorsport 3 (PEGI 3+), Pro Evolution Soccer 2010 (PEGI 3+), Uncharted 2: il covo dei ladri (PEGI 16+), e tanti altri. L’appassionato non può restare insensibile di fronte a tanta opulenza videoludica, e allora ecco che partono le prenotazioni: che manchi una settimana o un mese all’uscita dell’agognato titolo, l’appassionato inizia ad avvertire il terribile peso delle banconote nel proprio portafogli, e deve correre al proprio negozio di fiducia per svuotare in parte il suddetto portafogli e bloccare la propria copia del videogioco.

A partire da quel momento, amici miei, il fenomeno della “acquolina videoludica” diventa di fatto completamente inarrestabile: la salivazione del videogiocatore raggiunge livelli di guardia; il tapino si sogna di notte il momento magico in cui avrà tra le mani la confezione del gioco, e potrà scartarla, aprirla, esplorarla; si pregusta la sorpresa dello scoprire i contenuti aggiuntivi (una mappa in stoffa? Un pregevole dvd di filmati?), la solida tattilità del manuale di gioco e del supporto ottico; nella propria immaginazione si vivono e rivivono più volte i fatidici minuti che passano dall’inserimento del gioco nella macchina, al liberatorio momento in cui ci si inizia davvero a divertire.

E poi? Poi basta, non scherziamo, calma e sangue freddo. Tempo due giorni e il videogioco tanto atteso l’hai già bello che finito; a tale proposito leggevo, recentemente, di utenti che a ridosso dell’uscita nei negozi di Gran Turismo PSP (PEGI 3+) già raccontavano di aver praticamente finito il gioco, avendo sbloccato quasi la totalità delle numerose vetture disponibili; altri si bullavano di aver ricominciato e finito Batman: Arkham Asylum (PEGI 16+), lodandone le ottime qualità videoludiche che ne favoriscono la rigiocabilità; potrei andare avanti a lungo, con un elenco di questo tipo, ma la sostanza non cambierebbe: al giorno d’oggi ad un’attesa spasmodica troppo spesso si accompagna una fruizione rapida, una toccata e fuga, perchè tanto c’è sempre qualche altro videogioco con il quale potersi divertire.

Io sono un videogiocatore anziano, ai miei tempi non era così. Il piacere dell’attesa era solo l’antipasto, l’assaggio di quello che ti aspettava dopo: un videogioco da giocare, spolpare, consumare, riverire, scoprire. O tempora, o mores…oggi l’unica cosa tangibile è proprio…il piacere dell’attesa.

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 16 ottobre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
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David Braben viaggia nello spazio con le idee videoludiche

david_brabenDavid Braben non è soltanto una mente brillante per inventiva e genialità, ma è sicuramente anche una persona che ha i videogiochi nel cuore. Per chi non è più un teenager già da tempo, avrà scoperto lo spazio con Elite oppure vagato tra i bidoni con Dog’s Life. Lo studio di David è uno dei più popolari che esistano e si chiama Cambridge Frontier Developments dove stanno sviluppando games come The Outsider e LostWinds. Tutti titoli interessanti e pieni di idee che spaziano veramente su qualsiasi tematica. Oggi Mr. Braben ha dato una visione globale di quello che la storia videoludica ha affrontato e che cosa diverrà col passare del tempo. Ovviamente tutte le idee succose se le tiene per lui e le svelerà a tempo debito, ma ammette che è veramente difficile contenere questa voglia di parlare dei suoi progetti. RCAmmette che oggi siamo soltanto agli albori della programmazione dei videogiochi e la storia che si è fatta questa industria è visibile al National Videogames Archive. David fa distinzione tra mondo del cinema e quello videoludico per il semplice fatto che nello spettacolo tutti si fanno la guerra tra di loro, mentre coi videogochi c’ è positivismo, ma magari devono ancora imparare ad essere rivali.elite Le idee che riserva dai tempi di Elite non sono realizzabili perchè i videogiochi sono ancora indefiniti. Creare mondi, storie condite di fantasia sono in continua evoluzione. Sentirsi al centro di tutto ed avere una idea concreta di quello che vuoi è incredibile. La maggior parte dei videogiochi hanno come scopo l’ uccidere e distruggere. E’ un modo troppo semplicistico di fare videogiochi. Le interazioni sembrano piuttosto false, sia da parte di gente connessa alla rete che programmate al computer. Lo scopo dei giochi è sempre lo stesso e si limita al rubare, prendere, uccidere con la possibilità di brevi dialoghi tra personaggi giocanti. Oggi vediamo WoW chè sta avendo un buon interesse, ma siamo lontani anni luce da quello che vedremo in futuro. dogslife. Ieri il grande muro era la grafica. Dieci anni fa era impensabile riprodurre così fedelmente un paesaggio in computer grafica, ma oggi il prossimo ostacolo è l’ IA. Il progetto di Milo e Kate è un gioco di illusioni dove credi a quello che dice il ragazzino e questo non deve vergognare il giocatore che è stato ” fregato “.virus Con queste opportunità possiamo veramente ricreare mondi fantastici ma ha molti problemi di programmazione. Dagli anni ’80 ad oggi Braben ha affrontato svariati videogiochi. Agli albori veniva preso come un programmatore di games spaziali come Elite, Virus, Zarch e Frontier, poi ha cambiato genere e si è lanciato sui videogiochi per i più piccini come Dog’s Life, Wallace & Gromit e ai smanettoni con la serie Rollercoaster. L’ importante è non alienarsi nei soliti prodotti per poi diventare come un operaio sulla catena di montaggio ma essere sempre pieni di creatività.

La via del gaming tutti i lunedi con Forty, l’ HardCore di oggi, non domani 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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[La Parola al WeekEnd] Che cos’è il Bump Mapping

blinnbumpAvete ormai capito, leggendo questa rubrica, che il lavoro del programmatore nei videogames non è per nulla semplice anche se in suo aiuto arrivano notevoli quantità di librerie ed effetti da poter applicare al proprio progetto. Quest’oggi vi parlerò del Bump Mapping, libreria molto datata (si accosta al periodo delle Matrox G400, Radeon 7200 e Geforce 2).

Il suo utilizzo trova campi in ambito del dettaglio visivo senza sprechi di tempo nella modellazione: faccio un’esempio.

Il programmatore vuole rappresentare a video un’ arancia. Il procedimento prevede il disegno di una sfera di colore arancio e l’applicazione del Bump Mapping che ne creerà le imperfezioni tipiche di un’arancia, senza dover modellare l’oggetto. Un’altra applicazione la si trova nella creazione di un muro dove il programmatore lo disegna e il Bump Mapping applicato ne crea i rilievi e le irregolarità che lo contraddistingue.

Oggi non viene più utilizzato ed è stato superato da tecniche più raffinate come il Normal Mapping pesantemente utilizzato nelle console di ultime generazioni come Playstation 3 e Xbox 360.

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
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[La Recensione] Operation Flashpoint: Dragon Rising

operationflashpoint_dragonrising_bottone2Nel panorama degli sparatutto simulativi, i titoli degni di nota si contano sulle punte della mano. Uno che in particolare ha fatto la storia, al punto che i tornei ancora si fanno con la vecchia versione, è proprio Operation Flashpoint che finalmente si reincarna in Dragon Rising e senza fare brutte figure.

Il gioco, marchiato Codemasters, si presenta molto bene graficamente, con un gameplay di tutto rispetto e sterminati kilometri di mappe (vituali s’intende 😉 ) nel quale portare a termine le missioni. Per chi non fosse a conoscenza delle dinamiche di gioco di OF, sappiate che è l’esatto opposto di Unreal Tournament o del buon Quake. Scordatevi salti, barre di energia infinite, armi futuristiche, incredibili medikit e mondi paralleli: qui la guerra si fa sul serio.

La storia tratta di un futuro (neanche troppo relativo) in cui la Cina dopo essere diventata una super potenza, decide di invadere le nazioni circostanti e per bloccare la loro avanzata viene richiesto l’aiuto dei Marines Americani: insomma spaccherete il culo ai musi gialli.

Il gioco vi porta fin da subito a capire che un colpo di proiettile può essere fatale se preso nella zona giusta, come su organi vitali o in testa; se venite presi su una gamba o su un braccio avete ancora qualche possibilità di salvarvi, ma correrete molto più lentamente. Per ripristinare poi l’energia dovrete chiamare il medico del gruppo che vi sparerà per endovena una dose massiccia di un’improbabile mistura.

Graficamente straordinario, il motore EGO sviluppato da Codemasters e adeguato per l’occasione (ricordo che è nato come motore grafico di corse automobilistiche, vedi Colin McRae Dirt 2 e GRID) da il meglio di se in qualsiasi situazione offrendo paesaggi sconfinati senza cali di framerate e un’altissima qualità visiva. I soldati sono riprodotti fedelmente con un’occhio di riguardo alle armi utilizzate che rispecchiano al 100% le originali. La vegetazione che spesso vi aiuterà a nascondervi dai nemici, è ricreata molto bene e i mezzi da trasporto utilizzabili sono tantissimi, compreso un’elicottero nelle ultime missioni del gioco.

Gli strumenti messi a disposizione dovranno essere sfruttati a fondo per impartire gli ordini di movimento/attacco/difesa al vostro gruppo; una decisione sbagliata e vi ritroverete faccia a terra in men che non si dica, quindi ogni decisione va presa con cautela. Il sistema non è difficile da apprendere ma ha delle piccole lacune che diventano problemi o garantiscono realismo in base al tipo di giocatore: il maniaco delle simulazioni le amerà ma al casualone daranno solo fastidio, come ad esempio l’impartire ordini dalla mappa a schermo intero non fermerà il gioco con possibile avvistamento da parte dei nemici e conseguente game over.

Comparto audio d’eccellenza, sia per quanto riguarda il parlato dei personaggi che per quanto concerne le armi. Effetti ambientali ben realizzati e effetti adeguati all’ambiente: se ti trovi in una casupola ci sarà l’eco sia delle voci che degli spari. Piccola pecca sull’audio dei mezzi, ma è cosa di poca rilevanza.

Il sistema di intelligenza artificiale tentenna un pochino nella qualità. Si spazia da soldati molto attenti a spostarsi senza farsi vedere, a gip richiamate nella propria posizione incastrate tra due sassi a fare avanti e in dietro.

Il multiplayer spicca per la tecnoliga sfruttando il protocollo P2P senza server d’appoggio, ma pecca nella qualità delle partite che sono poco affidabili anche se, a detta di molti forum, quando una partita viene terminata senza cali e disturbi la soddisfazione sia enorme.

In conclusione non posso fare altro che consigliare questo titolo a chi ama il genere sparatutto simulativo, a chi ama fare svariati minuti ad attendere fermo o correre senza sparare un proiettile e lo sconsiglio a chi ama il genere “spara a qualsiasi cosa si muova e fallo in fretta” perchè troveranno soltanto noie in questo videogioco.

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Luca “Loco” Locorotondo
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[My Fifty Cent] Caricabatterie senza fili

powermat_logoL’ altro ieri mi sono imbattuto su questo prodotto dall’indubbio appeal, ma dall’incerta utilità. Guardate il filmato trovato su youtube:

In maniera, dicono loro, totalmente wireless viene promessa la ricarica della batteria dei vostri dispositivi preferiti come Ipod, Iphone, BlackBerry e anche il Nintendo DS. Analizziamo:

questo apparecchio va alimentato, ovviamente. Per ricaricare diversi dispositivi è necessario acquistare l’apposito dock che va installato sulla batteria al posto della classica copertura ed è comunque necessario portarsi dietro anche la basetta con indubbi benefici in campo comodità. Mi sembra poi che questi signori abbiano un senso un pò contorto di wireless visto che comunque, per ricaricare qualsiasi dispositivo è necessario lasciarlo appoggiato: almeno col filo posso anche telefonare mentre si ricarica! In questo caso cosa dovrei fare? appoggiare all’orecchio anche la base? Diventa già più comodo con il DS che mentre è appoggiato mi permette di giocarci ma a questo punto lascio il mio cavetto a costo zero che fa la stessa cosa e mi lascia quel metro di movimento dovuto alla natura del cavo stesso.

Una cosa è certa: i video sono divertenti, ma a parte questo mi sembra un pò un’inutilità.

Canale su YouTube

Luca “Loco” Locorotondo
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Xbox 360 Vs PS3: Rise of the Argonauts

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Finalmente giovedì è arrivato e lo spazio dedicato ai veri HG italiani torna per parlare di un videogioco che sfrutta assai male le magnifiche potenzialità dell’ Unreal Tecnology che giusto qualche giorno fa ha dato un vero esempio di maestosità con Batman Arkham Asylum. Il solo guardare le texture di Rise of the Argonauts mi fa ricordare la grafica della mitica Wii che io tanto adoro, ma che Sempavor sdegna come un calzino sporco sotto al naso. RotA La quantità di poligoni presente è davvero minimale, una lacuna talmente evidente che dona scempio e sgomento ad ogni cut-scene. Il personaggio che dovrete utilizzare è davvero povero di dettaglio e definizione tanto che risulta ” spigoloso. Per non parlare delle inquadrature vicine, una totale mancanza di qualità nel dover scegliere texture così slavate che mi ricordano le palette del Nintendo. Il tutto è stato condito da una grafica da vero HD Ready che risalta magnificamente la carenza di risoluzione nel videogioco. Uno standard assai inferiore a quello che un giocatore vuole vedere sul proprio schermo in alta definizione. Se vogliamo poi dirla tutta, il gameplay risale al cretaceo, ma per fortuna che ci salva l’ adattamento in italiano che ci fa tirare un sospiro di sollievo. Rise Of The ArgonautsParlando invece della performance di questo game sulle nostre rivali, Xbox 360 si permette di attivare un inutile filtro anti-aliasing su una grafica che ha già di suo lo spigolo incorporato e quindi un punto a favore di PS3 che si era dimenticata come al suo solito di metterlo. Un’ altra cosa che rimarrà sepolta sotto le rovine dell’ olimpo è il fatto che essendo un videogioco molto ” Old-Gen “, non riesce a garantire fluidità su entrambe le nostre scatole ” Next-Gen ” e i problemi di tearing saranno piuttosto snervanti e rovineranno l ‘ esperienza di gioco più su X360 che su PS3. Altro punticino strappato al fotofinish. Diamo una vittoria per la console di Sony che si è pure rifatta la linea ma che ha perso un po’ di finezza nella classe per abbassare il prezzo al pubblico.

HG non dormire, accresci la tua conoscenza sul gaming next-gen con Forty, ogni giovedì scegli il Cow Level per la tua sfida 😉

Fabio “Forty” Fortina

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