Xbox 360 Vs PS3: Brutal Legend

Brutal-Legend-logo
Yo Gamers 🙂 Sempre con noi per le sfide next-gen di VG-Factor. Oggi voglio parlare del confronto di questo attesissimo e spassosissimo videogioco che avevo citato in uno scorso [Play Today] e mi riferisco al lavoro di Brutal Legend. Brutal legend world
Questo game è davvero divertente e poter bastonare gli Emo è davvero gratificante perchè bisogna essere sempre Hardcore e non mosci flosci. La battaglia per la migliore versione Next-Gen pare che se la voglia subito aggiudicare Xbox 360, anche se di poco. Il giudizio che se ne da subito a pelle è una migliore grafica per la scatolona bianca. Si parla di dettagli, nulla di visivamente eclatante da far dire che non c’ è paragone.

Brutal legendSi sta cercando il capello con questo screenshot perchè la giacca di Mr. Eddie ha un effetto pelle migliore su X360 che su PS3, è più frastagliata quindi ricca di pieghe ed ha i bottoni migliori a livello di textures. Ormai è risaputo che la ram disponibile per la scheda video della X360 è più capiente di quella di PS3 e quindi si può inserire file più grossi e quindi più belli. Sempre parlando di dettagli quasi impercettibili, la profondità di campo che si può notare nella versione su PS3 pare migliore che su X360. Lo sguardo verso il fondale è più marcato e più facile da cogliere.

brutallegend Il discorso fila se poi si denota meglio il contorno degli oggetti che risultano ” smussati ” dall’ antialiasing. Entrambe le console hanno attivato l’ AA, ma X360 ha una marcia in più perchè lo fa con più precisione infatti il nostro personaggio è lisciato anche sui contorni interni come occhi e bocca. Nulla da dichiarare per framerate che sembra uguale su entrambe le scrutinate scatole. Ottimo lavoro per entrambe le versioni, ma la vittoria la spunta sul finale la nostra amata scatola bianca coi fianchi stretti che però lancia il due di picche troppo spesso col RROD 😉

Battaglia che parte dalle strade ed arriva sui televisori, Forty fa BANG sul verdetto delle GANG 😀

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

Pubblicato in Xbox 360 Vs PS3 | Contrassegnato , , , | 4 commenti

Superstars V8 Next Challenge arriva a febbraio 2010

Superstars_V8_Next_Challenge

Black Bean Games ha rivelato come il franchise Superstars V8, che ha esordito quest’anno nei negozi, è destinato a diventare una serie: il prossimo capitolo della saga, intitolato Superstars V8 Next Challenge, uscirà infatti a febbraio 2010 su Xbox 360, PlayStation 3 e PC; lo sviluppo (già in corso) è affidato ai nostrani Milestone, un’istituzione per quel che riguarda il racing game a quattro o due ruote (SBK, Scar, Screamer Rally…).

Gianni Morbidelli, campione in carica della categoria, ha contribuito allo sviluppo con tutta una serie di consigli e suggerimenti volti a migliorare il gioco, introducendo elementi tratti dalle competizioni reali (soprattutto per quel che riguarda la messa a punto delle vetture). Superstars V8 Next Challenge sarà arricchito con nuove prestigiose licenze automobilistiche, nuove piste ed alcuni dei circuiti più conosciuti al mondo.

Sempavor
Fanbit

Pubblicato in news | Contrassegnato , , | 1 commento

Dragon Age: Origins e i DLC…preventivi

Dragon Age: Origins (PEGI 18 +), il nuovo gioco di ruolo di Bioware, l’erede spirituale di Baldur’s Gate (…così si dice), uscirà il 6 novembre prossimo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Chi attende con ansia questo prodotto non si è certamente annoiato, visto che Electronic Arts e Bioware stessa hanno fatto di tutto per riempire le lunghissime giornate che ci separano dal 6 novembre con una marea di filmati, aggiornamenti, notizie, e addirittura pubblicando un bel gioco in flash (Dragon Age Journeys) e rendendo disponibile per il download l’editor dei personaggi (Character Creator) che ritroveremo nel gioco completo.

L’aspetto singolare della faccenda è che non solo sono già numerosi i DLC (downloadable content, contenuti extra scaricabili) ai quali l’utente avrà accesso a partire dal day-one, ma anche le maniere per ottenerli godono di grande varietà.

Numerosi shop online offrono “in esclusiva” a chi acquista il gioco uno o più contenuti scaricabili: ricordiamo l’Anello della Memoria (“Memory Band”), che fornisce un bonus dell’1% all’esperienza ed un bonus +1 Skill Point, ed il Feral Wolf Charm; chi dovesse aver scaricato il Character Creator (trovate tutti i riferimenti per effettuare il download sul Blog di Bioware) e si fosse registrato al Bioware Social Network per pubblicare i propri personaggi potrà scaricare, una volta uscito il gioco, l’anello The Lucky Stone, che aggiunge un sonante +1 a tutte le statistiche; altro modo per accaparrarsi immediatamente altri succosi oggetti in-game è quello di…giocare a Dragon Age Journeys, che prevede numerosi riconoscimenti sbloccabili raggiungendo determinati risultati all’interno del gioco stesso (molto ben fatto, a dirla tutta).

La macchina pubblicitaria messa a punto da Electronic Arts, dunque, è senza ombra di dubbio imponente: dare la possibilità agli appassionati di divertirsi realizzando personaggi e giocando ad un flash-game, e così facendo sbloccare degli oggetti che saranno poi utilizzabili all’interno del gioco completo è una trovata geniale, che alza ulteriormente il già pauroso livello di hype generato dalle tonnellate di video ed informazioni resi pubblici in questi mesi.

L’anima del videogiocatore anziano che vive in me, però, non può non chiedersi che impatto avranno tutti questi “DLC preventivi” sul bilanciamento del gioco: in fondo, se avete prenotato il gioco su uno shop online, se avete creato personaggi con il Character Creator, se vi siete divertiti come dei pazzi giocando a Dragon Age Journeys avrete a vostra disposizione una quantità di gingilli extra tale da far scappare a gambe levate anche il mostro più mostruoso di tutta Ferelden! O no?

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 30 ottobre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
Fanbit

Pubblicato in SempavorItalia | Contrassegnato , , , | 3 commenti

David Cage fa regia con Heavy Rain

David Cage
Oggi Gamers voglio far risorgere dalle ceneri una vecchia intervista che fece David Cage un annetto fa che però oggi è giusto ricordare per l’ imminente uscita di un titolo che ha sempre incuriosito per trama e precedenti. Heavy Rain sembra aver le carte in regola per sbarcare in nuovi mondi videoludici. Per creare HR, hanno dovuto impiegare ben 15 mesi per buttare giù un copione, facendosi aiutare da un folto cast di scrittori professionisti di hollywood e hanno dovuto dirigere oltre 70 persona tra stuntmen e attori per ricreare le situazioni del videogioco nella migliore dinamica possibile, fino ad esaltarne anche il più piccolo dettaglio.indigo-prophecy Con Indigo Prophecy che sarebbe Farenheit qui nel vecchio continente, David aveva creato una storia ricca di situazioni avvincenti e drammatiche, ma con Heavy Rain sarà tutto migliorato. La trama in HR sarà davvero articolata con in più una grafica e un comparto audio di stampo realistico-emozionale. L’obbiettivo di Mr Cage è incollare al televisore tutti i videogiocatori incuriositi. Una tecnica per migliorare il controllo del personaggio giocante è l’ invenzione dell’ impress system, capace di intrattenere con una serie di tasti il videogiocatore. Il game design ha pensato di assegnare ad ogni tasto del pad una emozione che può essere rabbia, ansia oppure angoscia e via discorrendo. Immedesimando l’ alter ego in situazioni emotive, si può immergere il videogiocatore in un’ empatia sociale. Ricreando scene thriller dark si può far vivere una sequenza di emozioni che danno la parvenza di essere colte al momento e suscita quindi interesse. L’ interfaccia grafica è molto espressiva e si allinea con lo stato emotivo del giocatore.heavy-rain Le scene scritte da David sono state per lo più cancellate per il semplice fatto che queste dovevano essere ben amalgamate con il gameplay spesso contrastante. Unendo storia e stile di gioco si può dare come risultato un buon effetto di scorrevolezza del videogioco. Finire il videogioco una volta soltanto non può darvi tutte le chiavi d’ interpretazione che Mr. Cage vuole darvi, per questo intrigato e laborioso sia il suo game di genialità. Il limite di Fahrenheit era l’ uscita di scena di un personaggio con l’ uccisione. Adesso con Heavy Rain la storia si protrae avanti senza ” Game Over. Tutti gli eventi devono avere una ripercussione come è la causa e l’ evento. Impreziosendo il tutto da un buon motore come l’ Havok per la fisica e da un lavoro certosino per ricreare i personaggi col motion-captur, ogni location come la casa della prostituta, il negozio di macchine da scrivere, la stazione polverosa e le scene del crimine, sono con la cigliegina sulla torta. Ovviamente non scordiamoci l’ incessante pioggia battente di Heavy Rain che negherà l’ errore di Indigo Prophecy.

Il Gaming non è mai stato così interessante senza Forty, tutti i lunedì su VG-Factor 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

Pubblicato in Play Today | Contrassegnato , , , | 2 commenti

[La Parola al WeekEnd] Che cos’è l’Anti Aliasing

Come precedentemente detto, le immagini virtuali a schermo sono formate da una miriade di pixel ammucchiati uno a fianco all’altro. Un pixel ha una forma quadrata e per rappresentare una linea obliqua è inevitabile che si vada a formare una serie di gradini, appunto aliasing. Per rendere meglio l’idea, immaginatevi la spalla di un personaggio nel vostro videogioco preferito che crea un’effetto a “gradini” dal collo fino al braccio: poco realistico, vero?

Il sistema di Anti Aliasing non fa altro che “ammorbidire” quel dislivello e farvi vedere una spalla liscia e continua come fosse una vera spalla umana. Il meccaniscmo alla base è molto semplice: si prende il colore più vicino al pixel da ammorbidire, e si aggiungono una serie di altri pixel, in modo sa riempire il più possibile i gradini e togliere l’effetto scalino. Oggi esistono numerosi tipi di Anti Aliasing, progettati dalle varie case hardware, ma di norma il meccanismo è sempre molto simile.

Per migliorare sempre più l’effetto e ridurre così le visualizzazioni gradinate, vengono messi a disposizione Anti Aliasing sempre più profondi, a 2x, a 4x, 8x e 16x che riducono drasticamente i frame al secondo erogati dalle schede video, ma garantiscono un’immagine dettagliata e realistica.

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

Pubblicato in La Parola al WeekEnd | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su [La Parola al WeekEnd] Che cos’è l’Anti Aliasing

[My Fifty Cent] AAA Giochi apocalittici cercasi

Siamo in preda alle manie di grandezza. No, non mi sto riferendo ai maschietti che ci tengono alla loro virilità, bensì ai videogiochi (visto che tralaltro questo blog parla di videogames…).

heavy_rainHo l’innata senzazione che i produttori non facciano altro che sfornare kilometri di mappe, anni di vita e storie infinite, come se per vendere sia importante avere i numeri grossi dalla loro, sempre accompagnato da una buona campagna marketing che ne esalti le qualità numeriche. Ma in quanti hanno deciso di giocare, rigiocare e riterminare Fallout 3, comprensivo di DLC che aggiungono altre mappe e altre missioni? In quanti hanno effettivamente attraversato le 9 ore di territorio dell’isola di Skira in Operation Flashpoint Dragon Rising? In sala credo che in pochi alzerebbero le mani.

FahrenheitQuantità al posto di qualità? Non fraintendetemi: gli esempi sopra citati sono titoli di ottima qualità, ma quello che mi chiedo deriva da un pensiero ben preciso sulle storie che rappresentano i videogiochi. Un videogiocatore acquista e fruisce un titolo per sentirsi raccontare una storia e arrivato in fondo se vuole sapere come prosegue, è obbligato a comprare il seguito: è lo stesso meccanismo delle serie televisive, che però hanno capito il corretto meccanismo. Pochi effetti visivi, giusto dove serve, e una storia alla base da urlo garantiscono un successo mondiale.

Perchè lo stesso discorso non lo si può applicare ai videogames? Sono pochi i titoli che lo hanno capito e che seguono questa strada: uno tra tutti è il titolo di prossima uscita Heavy Rain (Quantic Dream), per capirci è la stessa casa che nel 2005 ha creato il meraviglioso Farenheit che ha venduto 800.000 copie in tutto il mondo. La formula è corretta, la gente compra e gioca con una naturalezza tale che gli sforzi vengono subito ripagati.

Forza publisher di tutto il mondo, datevi da fare.

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

Pubblicato in My Fifty Cent | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [My Fifty Cent] AAA Giochi apocalittici cercasi

Xbox 360 Vs PS3: Need for Speed SHIFT

Need for Speed Shift Titolo che ha fatto un po’ la storia delle gare illegali ma adesso ha perso quel valore proponendo un gameplay che assomiglia al buon GT e quindi vuole prendersi la fetta di appassionati della Polyphony Digital Inc. e buttarli tutti su NfS SHIFT. Mi dispiace proprio ammetterlo, ebbene si, a questo giro NfS ha voluto aumentare la simulazione e diminuire l’ arcade proponendo un’ alternativa a GT che non finisce mai di posticipare la sua uscita al pubblico. Dai video comparativi presenti sulla rete, notiamo subito un divario incredibile sulle collisioni tra versione PS3 e Xbox 360. La prima versione è alquanto scarna di graffi e le deformazioni sono inesistenti, mentre per Xbox 360 è tutta un’ altra storia. Qui subito i fan di Xbox se la staranno già ghignando, ma peccato che è possibile settare il danno delle macchine solo su Visual Damage ( qui l’ elemento mistico lo accenno giusto per… 😀 ) che però lascia godere di gioia a tutti i fanboys di Xbox. Quindi sullo scatolone liftato nero è possibile vedere le collisioni come in GT5 se non meno. nfsshift Si può anche notare un’ altra evidente differenza e mi riferisco alla luminosità nel videogioco e quindi al contrasto che risalta e balza subito all’ occhio. La versione per PS3 è molto più sgargiante e rende il tutto molto più luccicante ed esteticamente cool, mentre su Xbox 360 sembra che di avere sempre gli occhiali da sole anche in galleria. Il riflesso che si può vedere sul cofano da la conferma che su PS3 il lavoro è stato più accentuato rispetto a quello per X360. Peccato che esista un motivo valido per non aumentare così la luminosità su Xbox 360 perchè il livello delle textures è qualitativamente migliore rispetto alle più slavate di PS3 e alla fine solita solfa. Cali di frame non se ne notano e tanto meno problemi di tearing per entrambe le nostre amate console next-gen e qui non si smentiscono i criteri con cui i porting vanno avanti. Per avere un buona fluidità nel game è necessario non aver inserito il filtro anti-aliasing ed infatti entrambe non lo fanno proprio notare.Il confronto è fatto e il verdetto è sempre lo stesso. Xbox 360 stravince su PS3 che malgrado i trucchi per abbagliare i casual gamer, resta un gradino sotto alle aspettative.

Il giovedì è sempre lotta tra fanboys che vogliono giustizia e Forty è qui solo per voi 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

Pubblicato in Xbox 360 Vs PS3 | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Xbox 360 Vs PS3: Need for Speed SHIFT

I vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire

[SempavorItalia]I vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire

Qualche giorno fa, rovistando in uno di quei vecchi armadi che una persona sana di mente mai e poi mai dovrebbe aprire, mi è tornato fra le mani un “gingillo” videoludico dei bei tempi andati: l’Atari Lynx, sfortunata console portatile (eufemismo, viste le dimensioni!) lanciata da Atari nel lontano 1989. Il Nintendo Game Boy prima e il Sega Game Gear poi contribuirono a segnare la sorte del Lynx, che uscì mestamente di scena verso la metà degli anni ’90 dopo aver venduto una manciata di pezzi in tutto il mondo.

A quei tempi ero un “boccia” parecchio “niubbo” (persona inesperta in un certo contesto, vedi Wikipedia) in fatto di videogiochi, e al momento di scegliermi un regalo per non so più quale fantasmagorica occasione avevo indirizzato le mie preferenze proprio verso il Lynx, appoggiato da mio padre che (totalmente a digiuno in quanto a videogiochi) si era fatto incuriosire dalle scatole di due giochi per la suddetta console: World Class Fussball Soccer (un primitivo gioco di calcio) e Checkered Flag (un gioco di “Formula 1”, che della F1 aveva solo…una monoposto rossa).

Posso ipotizzare che il genitore, appassionato guarda caso di calcio e di motori, aveva visto in quelle due ammiccanti scatole di cartone un’occasione più unica che rara di condividere con il figlio quella nuova, strana passione…i videogiochi. E così io me ne tornai a casa tutto beato col mio Atari Lynx nuovo fiammante e ben 2 giochini con i quali divertirmi.

E mi ci divertii assai, in effetti. Ricordo che mio padre invece si cimentò non più di 2 volte con il “gioco del calcio“, e 1 volta sola con il “gioco delle macchine“: non riusciva a capirne le meccaniche, ad usarli; non riusciva ad immaginare come quel pungo di pixel potesse rappresentare qualcosa di reale come un calciatore, un pallone, una macchina da corsa. Oggi, se ci penso, ipotizzo non solo una effettiva difficoltà di uso di quei prodotti (perlomeno per una persona poco avvezza ai virtuosismi della tecnologia), ma anche un moto di sincera repulsione verso due versioni digitali di calcio ed automobilismo che potevano soddisfare giusto il palato tutt’altro che raffinato di un bambino (un bambino niubbo, tra l’altro!!!).
Mio padre quindi restò davanti alla sua televisione, io attaccato al mio Lynx: ad ognuno il suo, insomma.

Il mio vecchio Lynx è tornato a riposare in fondo all’armadio, ma mi ha suggerito una riflessione sulla situazione odierna in generale, e su Nintendo in particolare. Grazie a Nintendo, in effetti, oggi gioca chiunque, anche la più insospettabile delle persone: donne, uomini, anziani, bambini…e si gioca tutti insieme appassionatamente, è questo il dato fondamentale; in quanti hanno ceduto alle lusinghe di una Wii o agli occhiolini di un DS? Mi sono reso conto che quelli che io, con disprezzo, chiamo giochini per casual gamers sono in realtà una risorsa che, ai miei tempi, io e mio padre ci potevamo solo sognare. Nintendo ha capito che, oggi, il videogioco è una parte integrante della moderna società, e non ha fatto nient’altro che renderlo fruibile al maggior numero possibile di persone inventandosi un nuovo linguaggio videoludico fatto di gestualità e meccaniche semplici. Per questo motivo mi cospargo il capo di cenere e mi inginocchio sui ceci, di fronte all’intuizione di Nintendo.

Tutto questo in attesa di rovistare, tra altri vent’anni, in uno di quegli armadi che le persone sane di mente mai e poi mai dovrebbero aprire…

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 23 ottobre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
Fanbit

Pubblicato in SempavorItalia | Contrassegnato , , , , | 1 commento

Call of Duty: Modern Warfare 2, addio ai “server dedicati”

Dalle pagine del sito Bashandslash.com Roberto Bowling, community manager di Infinity Ward per l’attesissimo sparatutto Call of Duty: Modern Warfare 2 (PEGI 18+) ha sganciato una “bomba” la cui detonazione ha fatto sobbalzare tutti gli appassionati: la modalità online del gioco verrà gestita dal nuovo servizio IWNet, che si occuperà di hostare le partite sui propri server; il sistema anti-cheat (sistema per cogliere sul fatto i giocatori che utilizzano trucchi per avvantaggiarsi nel confronto con i giocatori onesti) utilizzato sarà il VAC (bel nome).

Il passaggio, anche su PC, ad un sistema di gestione del gioco online simile a quanto visto nel mondo console significa la fine per i server gestiti direttamente dai giocatori o dai clan (i server “dedicati”), un vero e proprio pilastro dell’online gaming su PC; il fatto che saranno esclusivamente i server di IWNet a gestire il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare 2, inoltre, rende cupo ed incerto il supporto ai mod creati dagli appassionati.

Dal punto di vista di Infinity Ward questo nuovo servizio porterà ad indubbi benefici dal punto di vista della funzionalità del gioco online, mentre dal punto di vista dell’utenza PC la scelta degli sviluppatori suona come l’ennesimo schiaffo a chi videogioca su PC; ovviamente c’è già chi ha pensato ad aprire la “solita” petizione online, sottoscrivibile cliccando qui.

Ricordiamo che la data di uscita di Call of Duty: Modern Warfare 2 è stata fissata al 10 novembre prossimo per le versioni Playstation3 e Xbox 360; su PC il gioco arriverà a scaffale soltanto il 24 novembre…a questo punto ci chiediamo con quale accoglienza da parte del pubblico.

Sempavor
Fanbit

Pubblicato in rumors | Contrassegnato , , | 1 commento

[Play Today] Tim Schafer invoca ” Odino ” con Brutal Legend

tim_schafer

Certi personaggi non riesci proprio a toglierteli dalla testa e Tim Schafer è uno di questi. In una recente intervista a dato il meglio di se spiegando come è stato creato il suo ultimo capolavoro, Brutal Legend. Padre di Grim Fandango, Full Throttle e il più recente Psychonauts, ha veramente messo tutto se stesso in questo progetto e lo ha fatto con l’ aiuto di un personaggi d’ eccezione come Jack Black. Durante il doppiaggio dell’ alter ego di JB, si è inizialmente pensato di fargli dire delle frasi uguali ma con enfasi diverse, poi a frasi simili dallo stesso significato e poi lasciare aperto il microfono volontariamente per pescare tutte le battute ironiche che Mr. School of Rock sparava a vanvera, quindi alla fine la produzione ha scelto un po’ di tutto ed ha versato tutto in Brutal Legend. Jack BlackJack Black è un personaggio veramente folle e per inserirlo in un videogioco, Tim ha dovuto fare una cultura sui suoi film, come Tenacious D e addirittura ” la genialata ” che ha improvvisato agli ultimi MTV Video Music Awards vestendosi come Eddie con l’ ascia a portata e dice Tim che gli sembra naturale calarsi nella parte. La programmazione di BL non è stata come Psychonauts perchè si è partiti direttamente dal gameplay. Solitamente si parte dall’ ambientazione, personaggi e animazioni per poi accorpare il tutto, ma a questo giro si è voluto subito operare alla creazione di Eddie. Lo sviluppo è partito subito in quarta in un’ allegria sospesa che motivava lo staff. Ricordiamo che Tim è un cultore delle avventure grafiche e con questo lavoro non vuole assolutamente mettere una pietra sopra a quello che da sempre ha dato ispirazione al suo ego perchè ha confermato che avrebbe potuto continuare sulla sua strada senza problemi. Questa volta Mr. Schafer ha voluto dare piena liberta ad un personaggio giocante in un mondo fatto ad hoc. psychonauts_razHa ammesso Tim che è un nostalgico dei platform e oggi programmare in stile dark e piuttosto cool, è una strada che nessuno può lasciare ed è un male per il mercato dei videogiochi. Oggi esistono stroppi games dove spari, devasti e saccheggi e questo si ripercuote sui bambini che vogliono imitare i grandi. Psychonauts può essere sembrato dark, ma si potrebbe catalogare comunque come un po’ oscuro perché è stato il concept che doveva starci con le luce e le ombra, intriso di speranza e di vita da eroi. In Brutal Legend si può diventare fan del Metal. La colonna sonora è veramente la migliore che si potesse cercare, infatti premendo Start sul pad si può sapere subito a quale gruppo appartenga la canzone, così per far crescere la cultura Heavy. Questa volta l’ argomento della censura è stata decisa dal giudizio del Sig. Schafer. In questi anni, dopo aver letto le lettere dai propri fans, è arrivato alla conclusione che vuole dare ai suoi videogiochi la possibilità di giocarci con tutti e inserire nei dialoghi il famoso ” beep ” per occultare le parolacce. grimfandangoIn America la censura è più netta che nel Regno Unito, ma schermare queste parole con un suono e facendolo ripetutamente in pochi secondi, fa più ridere che ascoltando veramente quelle vere e quindi in Brutal Legend sarà applicata così la questione perché deve divertire e non vergognare. Oggi i tempi sono cambiati e permettersi di dire parole scurrili è all’ ordine del giorno ( guarda Loco 😛 ), ma non ci si scandalizza più. Questo videogioco è uscito Venerdì 16 ottobre per PS3 e Xbox 360, creato dalla Double Fine che ha voluto coinvolgere ed appassionare un pubblico che magari non mastica il genere Metal. Il gameplay e la struttura di gioco sono piuttosto semplificati rispetto ad un pubblico HardCore Gamer, ma che nessuno si deve lasciar scappare se siete dei veri fan del genere Rock. Si prende dal mio punto di vista un bell’ otto, gamers. 😉

Forty, il vostro dio del gaming che vi converte tutti a colpi di Metal 😉brutal-legend

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

Pubblicato in Play Today | Contrassegnato , , , , | 1 commento