LEGO…a ritmo di rock

Se eravate convinti che il fenomeno “videogiochi musicali” (ricordiamo i vari Guitar Hero e Rock Band) si fosse ormai esaurito, vi sbagliavate.

Lungi dall’essere giunta sul viale del tramonto videoludico, la moda di far musica sulle nostre console e (in misura minore) sui nostri PC sta per sbarcare nientepopodimeno che…nel mondo dei LEGO; Warner Bros e Traveller’s Tales Games hanno infatti annunciato l’uscita, entro la fine dell’anno, di LEGO Rock Band. I giocattoli preferiti dell’infanzia di molti di noi (me compreso), i mitici mattoncini, saranno dunque  protagonisti di un nuovo gioco musicale che promette, viste le (plasticose…) basi di partenza, un elevato livello di personalizzazione.

Dopo i vari LEGO Star Wars, LEGO Batman, LEGO Indiana Jones e chi più ne ha più ne metta, il gioco di costruzioni più amato entra nuovamente a gamba tesa nel mondo dei videogiochi, cavalcando quella che sembra essere a tutti gli effetti la moda del momento. Attendiamo quindi impazienti l’uscita di LEGO Rock Band, chiedendoci quanto tempo ci separa dallo sbarco sui capienti scaffali dei negozi di videogiochi di un…LEGO Silent Hill, un Call of LEGO World at War o di un Leisure Suit LEGO (LEGO Battles, strategico destinato al Nintendo DS, è già stato annunciato…).

Sempavor
Fanbit

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MadWorld, violenza targata Sega

logoProbabilmente chi legge è l’allegro possessore di una Nintendo Wii. Probabilmente, caro lettore, sarai il fiero possessore di giochi del calibro di Cooking Mama, MarioKart e un capitolo della sterminata serie dei Pokemon. Probabilmente, tu che leggi, avrai un’età compresa tra i 12 e i 18 anni. Se però sei un giovane ragazzo maggiorenne possessore anche di altre console diversamente colorate, è facile che apprezzerai questo capitolo sanguinolento targato Sega ed esclusiva per Wii: la domanda non è “perchè?”, ma è “credevi che non ci fossero titoli violenti per Wii?”

MadWorld, questo il nome, si posiziona in quella cerchia di titoli un pò di nicchia ma che alla vista di tutti appare molto divertente: parolacce, sangue, violenza e molta (moltissima) fantasia sono gli ingredienti di questo videogioco. Impersonifichiamo Jack, un’ energumeno armato di motosega il cui obiettivo è sopravvivere offrendo i più svariati metodi di morte ai propri avversari. Parlo di combo esilaranti come candelabri (più di uno) conficcati in faccia, copertoni di pneumatici e muri dentati che se adeguatamente sfruttati renderanno il vostro schermo interamente rosso sangue. Tutte le vostre partite saranno condite da un’esilarante commento di due imbecilli che, come in una partita di Texas Hold em, renderanno partecipi dei vostri omicidi gli spettatori di questo macabro show televisivo, perchè è proprio questo il “movente” che vi porta a uccidere qualsiasi cosa si muova: lo spettacolo. Più gli omicidi fatti saranno spettacolari e divertenti, più punti otterrete.

Graficamente non eccelso, rimarrete stupefatti dalla decisione di sega di utilizzare soltanto il bianco e il nero per rappresentare le immagini a schermo, con una altissima dose di rosso sangue nelle scene sanguinolente; se avete visto il film “Sin City” sono sicuro che capirete di cosa parlo. Il comparto audio e la colonna sonora sono accezionali: ballerete sui vostri piedi a suon di motoseghe e pugni in faccia.

Il divertimento è però inversamente proporzionale alla longevità del titolo, che vede una conclusione dopo appena 5 ore di gioco: un pò pochine. Inutile l’inserimento di un multiplayer poco vario che non sfrutta a dovere una così gustosa idea.

Madworld non andrà sicuramente fra i titoli dell’anno, ma si tratta comunque di un capitolo molto interessante da provare. Sega ha anche dichiarato di volerne fare una serie.

Locorotondo Luca
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Fallout fa litigare Bethesda e Interplay

Una vicenda senza fine, quella del gioco di ruolo online di Fallout…ma andiamo con ordine.

Quando la gloriosa Interplay, nel 2004, vendette i diritti di Fallout (il gioco di ruolo post-atomico più giocato negli USA, così recita un famoso slogan) a Bethesda, trattene per sé i diritti per la realizzazione di un gioco di ruolo online di massa basato sul celebre brand; così, mentre gli sviluppatori della serie “The Elder Scrolls” si dedicavano al terzo capitolo single-player della saga, Interplay iniziava a gettare le basi per lo sfruttamento massivo di Fallout. O almeno così sarebbero dovute andare le cose…

In realtà, stando a quanto sostiene Bethesda, l’accordo prevedeva che Interplay avrebbe dovuto iniziare i lavori sul gioco entro e non oltre l’aprile 2009, presentando inoltre solide garanzie economiche (si sa, senza soldi è difficile sviluppare un gioco!)…e nulla di ciò sarebbe avvenuto: niente Fallout Online almeno in versione alpha, niente budget stanziato per finanziare i lavori. Evidentemente i pochi artwork presentati recentemente da Interplay non bastano a dimostrare che il lavoro sia effettivamente a buon punto. Morale della favola, lo sviluppo del gioco di ruolo online di Fallout sembra essere in forse.

Probabile che dovremo accontentarci dello splendido Fallout 3 e dei suoi (controversi) DLC (downloadable content), anche perchè il prossimo progetto di Bethesda parrebbe essere nientepopodimeno che…The Elder Scrolls V; noi ci sediamo sul bordo del fiume e aspettiamo.

Sempavor
Fanbit

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[My Fifty Cent] World of Warcraft ancora in cima alle vendite

Incredibile. Oramai non dovrei più stupirmi di certe cose, ma mi rendo conto che Blizzard sia in grado di stupirmi ancora e non parlo di nuovi capitoli della saga di Diablo e tantomeno di nuove campagne di Starcraft. World of Warcraft (per gli amici WoW) è nuovamente in classifica nelle vendite per PC. Incredibile Incredibile e ancora Incredibile.

Il concetto è molto semplice, e si riassume in una semplice formula matematica:

13€ x 7.000.000 = 91.000.000€ al MESE (euro più, euro meno) nelle tasche di Blizzard. Hanno davvero prodotto un videogioco che funge da pensione per loro.

Normalmente un Videogame ha una vita relativamente breve, parliamo di mesi se si tratta di un prodotto offline, e di qualche anno se ha incluso anche il gioco multiplayer: Wow ormai sono cinque anni che fa parlare di se. Ha resistito agli attacchi più grossi da competitor più o meno simili, in tantissimi utenti hanno dichiarato di volersi staccare ma alla fine ci sono ricascati, insomma la formula applicata è vincente. E’ un mercato molto promettente e che a mio modesto parere ancora non è del tutto fiorito.

Giusto per farvi vedere che postI occupa Blizzard, vi elenco la classifica di vendita fonte shacknews della settimana 22 a marzo:

  1. World Of Warcraft: Wrath of the Lich King / Blizzard / $33
  2. Empire: Total War / Creative Assembly / $46
  3. The Sims 2 Double Deluxe / EA Maxis / $20
  4. World Of Warcraft Battle Chest / Blizzard / $33
  5. Warhammer 40K: Dawn of War II / Relic / $47
  6. Spore / EA Maxis / $47
  7. Mystery Case Files: Return to Ravenhearst / Big Fish Games / $19
  8. World Of Warcraft / Blizzard / $20
  9. The Sims 2 Apartment Life Exp. Pack / EA Maxis / $20
  10. Brothers in Arms: Hell’s Highway / Gearbox / $13

potete vedere con i vostri occhi che Blizzard sa cosa sta facendo e il far parlare tanto di prodotti che ancora devono uscire (Diablo e Starcraft) non farà altro che alimentare ulteriormente le vendite dei loro prodotti.

Un applauso a loro.

Locorotondo Luca
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Morrowind e Oblivion: “The hall of Fame” dei mod

Su Planet Elder Scrolls, è stato pubblicato quello che da noi potrebbe essere cosiderato un podio senza classifica: “The hall of fame” è una raccolta di titoli che meritano attenzione per la loro bellezza e per questo sono premiati. Onore e gloria quindi a questi mod per Morrowind e Oblivion.

– Per Morrowind

Tamriel Rebuilt: Map 2 – Antediluvian Secrets: (creato da “The Tamriel Rebuilt Team”) Questo massivo mod va a riscrivere la terra principale di morrowind e con fantasia offre al giocatore nuovi segreti e terre da esplorare.

– Per Oblivion

Quest Award Leveller: (creato da “Quarn”) Il mod in questione modifica le ricompense di alcune quest in base al livello del tuo personaggio.

Rusty Items: (creato da “Windsurfer”) modifica le armi arrugginite, rendendole più realistiche.

Nico’s Dreadweave Armor: (creato da Nicoroshi) offre un set di nuove armi disegnate da questo famoso, quanto in gamba, ragazzo.

Locorotondo Luca
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Superstars V8 Racing: Black Bean ci prova

superstarv8Venerdì 3 Aprile ho fatto un giro in quel di Gazzada assieme a tanti altri personaggi noti del mondo del giornalismo videoludico. L’obbiettivo è di capire cosa bolle in pentola nella mensa di casa Black Bean Games.

Premetto fin da subito che il rischio mi piace, e vedere società che puntano tutto su un marchio misconosciuto (perlomeno in italia) mi fa sempre sorridere di piacere. E’ quello che sta provando a fare BB: acquistata la licenza Superstars, non si è persa d’animo e si è messa sotto con la creazione del titolo. Quella vista Venerdì è ancora a uno stadio d’avanzamento che si colloca tra l’alfa e la beta ma il carisma e l’alta velocità non gli manca.

Se vi piace il gioco Arcade, da sempre Milestone ci abbia abituati con la possibilità di entrare nell’abitacolo con 3 pressioni di Joypad ma se volete poter mettere mano al Tuning dei mezzi, il nuovo menù disegnato non vi deluderà certamente. Caricamento ancora lento, ma per ovvie ragioni di console debug e codice ancora non terminato. Il gioco risulta veloce, molto veloce; la visuale da terra ci permette di gustare appieno il motore grafico classico di Milestone. Gli effetti di luce sembrano ben realizzati e i riflessi sui vetri delle macchine sono implementati a dovere. La gocabilità è garantita da una software house con esperienza automobilistica alle spalle, quindi assolutamente realistica: per ogni casa le caratteristiche di queste schegge da strada cambiano offrendo così al giocatore la possibilità di impratichirsi con mezzi sempre diversi. Le case automobilistiche che girano per questi circuiti sono marchi molto noti e si passa da BMW, da Audi e da Jaguar. Aziende così famose, non possono vedersi distruggere i propri mezzi su pista, quindi i danni alle macchine risulteranno molto limitati: ho potuto osservare solo un paraurti anteriore che ciondolava.

Il gioco per le sue caratteristiche si piazza a metà tra la simulazione (Granturismo) e l’arcade (Need For Speed), quindi è in grado di prendersi una buona fetta di mercato. La data di uscita è prevista per Giugno 2009 su Xbox 360, Playstation 3 e PC.

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Locorotondo Luca
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[My Fifty Cent] – Le mosche bianche valgono di più

Lo sappiamo tutti che le “perle rare” hanno sempre un valore superiore nel mercato: in pochi lo hanno, in tanti lo vorrebbero, ma in pochissimi se lo possono permettere. Vale nel mondo del collezionismo classico, come francobolli, carte telefoniche e monete così come nel mondo videoludico.

Spesso sui titoloni importanti, quelli che ad esempio in passato hanno scritto un genere, ci si fa sopra un notevole marketing per tirare su qualche soldo in più e lucrare sugli appassionati disposti ad aprire senza riserve il portafoglio. Lo si fa sulle famose Collector’s Edition, lo si fa sui Joypad Griffati, lo si fa su confezioni in metallo e lo si fa pure sul manuale del gioco che ti spiega come risolvere gli enigmi contenuti nel titolo.

ffxiii_ps3_white_collector_nb2C’è però una notevole mosca bianca che capita molto di rado, ma quando capita significa che l’ufficio marketing ci punta davvero tanto: la console personalizzata. E’ il caso di Final Fantasy XIII, che a parecchi mesi dalla sua uscita (parliamo di 2010) fa vestire di bianco il monolite nero in un’edizione per collezionisti e amatori della saga Final Fantasy.

Questo genere di cose mi fanno solitamente riflettere. Una Playstation 3 marchiata Final Fantasy, si fa pagare 100$ in più alla già costosa console di casa Sony, azienda che ultimamente non è ben vista per via del prezzo ancora troppo elevato e non giustificato (perlomeno non per tutti gli utilizzatori). Piuttosto che tagliare i prezzi della Playstation 2 (90$), forse forse è meglio che ragioni di effettuare un decisivo taglio sulla next-gen se non vuole dover chiudere il progetto Play3 e conseguentemente Blue-ray perchè al momento l’unico vero motivo che dovrebbe spingere un’acquirente a comprare la console di casa Sony e spendere 200€ in più è l’ HD perchè se un ragazzo vuole soltanto giocare può tranquillamente farlo su Xbox360 o su Wii che hanno prezzi nettamente inferiori. Mi chiedo che cosa stiano aspettando.

Locorotondo Luca
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Operation Flashpoint: Dragon Rising Trailer Ufficiale

operationflashpoint_dragonrising_bottone2Su Fanbit.it è stato pubblicato il trailer ufficiale per Operation Flashpoint: Dragon Rising. A questo indirizzo è invece possibile leggerne il comunicato stampa. Operation Flashpoint è da sempre stato famoso per il suo realismo dei combattimenti a partire dalla barra della vita assente perchè con un solo proiettile in corpo si è orizzontali per terra.

Locorotondo Luca
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Ancora una partita e poi smetto

Ancora una partita e poi smetto“, ah…quanti ricordi.

Quando si è giovani, molto giovani, capita che quando torni a casa da scuola la tua unica preoccupazione, se sei fortunato, sia piazzarti davanti al PC o alla console di turno a goderti il tuo videogioco preferito. Il tempo sembra non passare mai,  mentre sfida dopo sfida e vittoria dopo vittoria riesci a superare un livello di Tomb Raider, o a sconfiggere i franchi in Age of Empires 2; intere generazioni sono cresciute a pane ed adrenalina videoludica, quell’adrenalina che ti inchioda a giocare fino a ora tarda, quando alle proteste dei genitori rispondi “ancora una partita e poi smetto“.

Il tempo è passato, e ahimè oggi come oggi appena torni a casa dal lavoro le tue “uniche” preoccupazioni sono portare fuori il cane, preparare la cena, rassettare la casa (o fingere di farlo, sono un maestro in quest’arte)…e dimentico sicuramente qualcosa d’altro, completate pure voi la mia lista. La diretta conseguenza di tutto ciò è non solo un notevole aumento dello stress, ma anche il pressochè totale azzeramento del tempo dedicato ai videogiochi: il lusso che noi videogiocatori trentenni possiamo concerderci oggi è la “partitina” da 5 minuti, quella che infiliamo tra un impegno e l’altro, la valvola di sfogo alle nostre tensioni quotidiane…il minimo videoludico sindacale, insomma.

Il bello è che anche oggi ci ritroviamo a dire la fatidica frase “ancora una partita e poi smetto“, ma in un senso totalmente diverso rispetto al passato; quelle nostre partite da 5 minuti sembrano ormai il ronzare di un’ape da un fiore all’altro, passiamo con disinvoltura dall’ultimo sparatutto di grido al nuovo e imperdibile gioco di ruolo, dal simulatore di guida allo strategico che no, proprio non ti puoi perdere. Ancora una partita e poi smetto, passo ad altro, ripongo il “giochino” sullo scaffale e vado alla scoperta di qualcosa di nuovo perchè – amici miei – non pretenderete che nei ritagli di tempo io riesca anche a finirlo, un videogioco.

Sempavor
Fanbit

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Ancora voci di corridoio per Blizzard

A Blizzard piace fare le cose per bene e sembra che stia reclutando nuovi programmatori per la creazione da zero di un nuovo motore di un gioco ancora non ben definito: non si tratta della nuova espansione di Wow e nemmeno dei recenti rumors sulla probabile creazione di un nuovo titolo.

A dire il vero non sono molto favorevole a questi spettegolezzi da portinaia, basati sulla foto di un poster nascosto, da un’annuncio di un lavoro o dall’apertura di un dominio internet, ma anche alle software house servono per far parlare di se e creare molto più hype attorno le proprie produzioni (spesso ancor prima che inizino!).

Locorotondo Luca
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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