(franz) Andrea Belloni è stato uno dei giudici dell’edizione 2017 del Concorso Malto Gradimento, ha gestito per anni uno dei locali birrari più attivi del Varesotto (il Circolo S. Eugenio di Tornavento), ha fatto il rappresentante e ora è l’anima di “InCircolo”. Tocca a lui raccontarci la visita in un luogo simbolo del Belgio birrario, il locale “In de Vrede”, dove è possibile gustare tutte le specialità dell’abbazia di St. Sixtus, Westvleteren.
Prima di lasciarvi alla lettura, vi ricordiamo che se volete pubblicare sul blog una vostra esperienza per la rubrica “Birra in Tour” dovete semplicemente inviare il testo e qualche foto all’indirizzo maltogradimento@gmail.com.

Andrea ci racconta la visita a “In de Vrede”
Chiunque lavori nell’ambito birrario, o sia solo un semplice appassionato, ha sentito nominare almeno una volta il nome di Westvleteren, che racchiude in sé un’aura di sacralità quasi mitologica.
La logica con cui, qualche anno fa, una delle tre birre prodotte dai monaci trappisti dell’abbazia di St. Sixtus sia stata giudicata «birra migliore del mondo» non mi è mai stata chiara, e quindi ho deciso di andare a verificare coi miei occhi, le mie papille gustative… e il mio fegato.  Continua a leggere
 
								
 Una prossima puntata della nostra rubrica saltuaria “Birra in Tour” sarà certamente ambientata in Belgio, una delle terre più adatte per chi vuole organizzare un viaggio che abbia come filo conduttore i luoghi della birra. E del resto abbiamo già ospitato alcuni reportage di lettori e amici realizzati da quelle parti.
Una prossima puntata della nostra rubrica saltuaria “Birra in Tour” sarà certamente ambientata in Belgio, una delle terre più adatte per chi vuole organizzare un viaggio che abbia come filo conduttore i luoghi della birra. E del resto abbiamo già ospitato alcuni reportage di lettori e amici realizzati da quelle parti. Birra, una delle eccellenze del territorio. Lo dicono, lo scrivono e lo pensano in tanti, salvo dover registrare il fatto che questa espressione rimane troppo spesso una frase, un articolo, un pensiero. Ecco perché ci piace sottolineare un esempio interessante, visto – ahime – nelle ultime ore delle vacanze estive, e che merita di essere portato “alla luce”.
Birra, una delle eccellenze del territorio. Lo dicono, lo scrivono e lo pensano in tanti, salvo dover registrare il fatto che questa espressione rimane troppo spesso una frase, un articolo, un pensiero. Ecco perché ci piace sottolineare un esempio interessante, visto – ahime – nelle ultime ore delle vacanze estive, e che merita di essere portato “alla luce”.
 Non solo l’articolo e la galleria fotografica. Per completare il nostro
Non solo l’articolo e la galleria fotografica. Per completare il nostro 
 Le mie vacanze non sono all’impronta del vero beer hunting ma, un po’ per passione, un po’ per ruolo e un po’ per curiosità non manco – come molti di voi – di andare alla ricerca delle novità artigianali locali tanto più in posti non famosi per avere un’ampia offerta birraria. È il caso dell’Andalusia, dove sono stato nei giorni scorsi – ecco perché il blog è rimasto fermo – e dove i giganti industriali del posto – Cruzcampo a Siviglia, San Miguel/Mahou a Malaga – hanno quasi monopolizzato il mercato. Da turista “normale” – senza, appunto, velleità di beer hunting – ho trovato davvero poche proposte alternative e, quando c’erano, erano su alcuni grandi marchi stranieri come Paulaner, Carlsberg, Guinness e… Birra Moretti.
Le mie vacanze non sono all’impronta del vero beer hunting ma, un po’ per passione, un po’ per ruolo e un po’ per curiosità non manco – come molti di voi – di andare alla ricerca delle novità artigianali locali tanto più in posti non famosi per avere un’ampia offerta birraria. È il caso dell’Andalusia, dove sono stato nei giorni scorsi – ecco perché il blog è rimasto fermo – e dove i giganti industriali del posto – Cruzcampo a Siviglia, San Miguel/Mahou a Malaga – hanno quasi monopolizzato il mercato. Da turista “normale” – senza, appunto, velleità di beer hunting – ho trovato davvero poche proposte alternative e, quando c’erano, erano su alcuni grandi marchi stranieri come Paulaner, Carlsberg, Guinness e… Birra Moretti. Dopo lunghissima militanza all’Oktoberfest di Monaco di Baviera (dal 1997 in avanti ho bigiato solo tre edizioni), per la prima volta quest’anno ho “testato” insieme al mio gruppo di amici la Cannstatter Volksfest di Stoccarda, altra grande kermesse birraria e popolare tedesca che da qualche edizione ha iniziato a richiamare anche l’attenzione degli appassionati italiani. Ecco quindi qual è stata la mia esperienza nel capoluogo del Baden-Wurrtemberg: lungi da me l’intenzione di dare un giudizio globale o una comparazione tra Monaco e Stoccarda ma, se vi fidate, le mie impressioni sono le seguenti.
Dopo lunghissima militanza all’Oktoberfest di Monaco di Baviera (dal 1997 in avanti ho bigiato solo tre edizioni), per la prima volta quest’anno ho “testato” insieme al mio gruppo di amici la Cannstatter Volksfest di Stoccarda, altra grande kermesse birraria e popolare tedesca che da qualche edizione ha iniziato a richiamare anche l’attenzione degli appassionati italiani. Ecco quindi qual è stata la mia esperienza nel capoluogo del Baden-Wurrtemberg: lungi da me l’intenzione di dare un giudizio globale o una comparazione tra Monaco e Stoccarda ma, se vi fidate, le mie impressioni sono le seguenti. 