Diego, l’unico italiano nel “sancta sanctorum” della mitica HB di Monaco

Viaggiare verso la Baviera per partecipare all’Oktoberfest è una cosa comune a tanti italiani (vale anche per chi scrive su Malto Gradimento…). Per tutti, o quasi, la partecipazione alla grande festa monacense è fine a se stessa: birra, divertimento e quindi ritorno alla vita quotidiana. Ma c’è anche chi, all’Oktoberfest, ha trovato la vocazione: non parliamo di sacerdozio ma di scelta professionale, ciò che è accaduto qualche anno fa al protagonista di questa intervista.

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L’ingresso di una storica birreria nel centro di Monaco, la seconda patria di Diego Bernori

Diego Bernori, veronese di classe 1968, un passato da pallavolista capace di arrivare fino in Serie A, trovò la folgorazione proprio in occasione di un’Oktoberfest di tanti anni fa: si innamorò di Monaco e della birra bavarese a tal punto che divenne il suo lavoro, prima in Italia e poi in Germania. Ciò gli ha permesso di arrivare a sedersi a pieno titolo in un particolare “olimpo” dove sono ammessi pochissimi stranieri, come vedremo. Abbiamo incontrato Diego a Varese nei giorni scorsi, durante una degustazione guidata di birre franconi (Krug) organizzata da “Luppoli e Uva” al “Romagnam” di via Dazio Vecchio.  Continua a leggere

Baviera terra di conquista per la birra artigianale italiana

ebs-topChi lo ha detto che il numero 17 porta sfortuna? A Norimberga, sede di uno dei concorsi annuali più importanti – l’European Beer Star -, la birra artigianale italiana si è confermata uno dei movimenti più interessanti del panorama internazionale.

I nostri birrai hanno infatti conquistato proprio 17 medaglie, con ben 10 ori e due “doppiette” primo-secondo posto in altrettante categorie. Un risultato eccellente, basti pensare che solo i padroni di casa tedeschi e gli immancabili americani hanno ottenuto un bottino superiore a quello bianco-rosso-verde. Continua a leggere

Oktoberfest, verso il divieto a zaini e borse

L’Oktoberfest, come già vi abbiamo raccontato in passato, è un po’ la nostra festa del cuore, non solo per la birra – come molti sapranno, in Baviera si trova di meglio – ma per tutto ciò che ruota intorno alla grande kermesse che da oltre 200 anni viene organizzata a Monaco, nella celebre area chiamata WiesnPortaleOkt

Un evento che, purtroppo, potrebbe subire qualche limitazione per quanto riguarda l’edizione 2016, a causa delle recenti azioni terroristiche che hanno colpito la città (la strage al centro commerciale Olympia) e la regione circostante (il kamikaze di Ansbach, l’aggressore su un treno nei pressi di Würzburg).  Continua a leggere

Oggimitrattobene: la Lager di KrugBrau

Gli appassionati di birra italiani hanno imparato a conoscere, spesso negli ultimi anni, un territorio tedesco che appartiene sì alla celebre Baviera ma che si trova relativamente lontana dalla Monaco dell’Oktoberfest e delle sei sorelle. Parliamo della Franconia, terra che al di là di alcune grandi città (e Bamberg è senza dubbio una delle mete più calde del turismo birrario) è punteggiata di paesini e di birrifici tra il piccolo e il minuscolo che però custodiscono tra le proprie mura una storia antichissima.Krug1

A “spingere” la Franconia tra gli interessi dei beer hunter nostrani ha contribuito assai un personaggio come Manuele Colonna, che da diversi anni organizza a Roma il festival dell birre franconi e ha pubblicato un’apprezzata guida birraria per scoprire al meglio quella zona di Germania così interessante e particolare. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: Ayinger Celebrator

Banner_boccALE copia(d. f.) Torna la rubrica del nostro “becero oste” che torna a parlarci di Germania, anzi di Baviera, versando e degustando una Aynger Celebrator.

Ambasciatrice, insieme a poche altre elette, di uno stile tutto tedesco, la Celebrator è una doppelbock di colore bruno e schiuma nocciola. Forse solo Valentina Vezzali ha vinto più premi di questa birra acclamata e conosciuta in tutto il mondo per la straordinaria capacità di riunire in un solo sorso fragranze e sensazioni complesse con grazia ed eleganza.  Continua a leggere

Videointervista a Michael Beck von Peccoz

Auer02Non solo l’articolo e la galleria fotografica. Per completare il nostro recente reportage dall’Hallertau aggiungiamo anche una breve videointervista a Michael Beck von Peccoz, il nobile tedesco (barone) a capo della famiglia proprietaria della Schlossbrauerei Auer e del palazzo/castello all’interno del quale si trovano gli impianti produttivi. Continua a leggere

Birra in tour: Auer, il sapore di 425 anni di storia

Quando si arriva nel minuscolo paese di Au, dopo aver percorso una strada via via più ricca di campi coltivati in gran parte a luppolo, c’è un numero che diventa sempre più ricorrente. 1590: quattro cifre che affiancano uno stemma rosso-nero con un caprone rampante nel mezzo. Millecinquecentonovanta, inteso dopo Cristo: anno di grazia in cui ad Au, più precisamente all’interno del locale Schloss (castello, o in questo caso palazzo padronale), si iniziò a produrre la birra a fini commerciali.

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Conti alla mano, fanno 425 anni: una ricorrenza che da quelle parti hanno deciso di celebrare come si deve, e cioé con la produzione di una birra speciale (una ottima Märzen) atta ad accompagnare i festeggiamenti per questo “giubileo”. È in un posto simile, dove la storia brassicola trasuda in ogni angolo, che ci siamo recati nel fine settimana del 20 e 21 giugno per un reportage firmato Malto Gradimento. L’occasione è arrivata grazie alla gita organizzata dal negozio varesino Luppoli e Uva, inserzionista del blog e di VareseNews, che è uno dei rari importatori italiani delle bottiglie della Auer Brauerei: sul pullman per l’Hallertau siamo saliti anche noi, con l’intento di raccontarvi un’azienda tanto storica quanto interessante. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: Aktien Jubilaeum Pils

Banner_boccALE copiaA Kaufbeuren, in Baviera, si produce la birra dal 1308, circa duecento anni prima che venisse promulgato l’editto di purezza (il famoso Reinheitsgebot): settecento anni di tradizione birraria di altissimo livello per Aktien, uno dei birrifici più rinomati al mondo, che pure preferisce rimanere all’ombra dei grandi marchi di Germania. Ne abbiamo già parlato nella nostra rubrica, descrivendo sia la Steingadener sia la BuronatorContinua a leggere

Dalla cantina al boccALE: Ayinger Kirta Halbe

Banner_boccALE copia(franz) Prende il via con questo articolo una nuova rubrica di Malto Gradimento, “Dalla cantina al boccALE” in cui le lettere maiuscole non sono un refuso. A redigerla è infatti ALEssandro Cappelletti, publican del “Binario Zero” di Busto Arsizio, che un paio di volte al mese racconterà con brevi schede storia e caratteristiche di birre note e meno note. Qualcuna di queste la troverete anche nel suo locale. Altre recensioni quindi, oltre alle mie (Oggimitrattobene) per darvi una panoramica ancora più vasta di ciò che potete trovare nel mondo delle birre. Lasciatemi ringraziare qui Alessandro e rinnovare il ringraziamento anche ad Alessia, la nostra cuoca di ricette “ubriache”. Con loro il blog è sempre più ricco; spero che vi piaccia ancora di più. Stop alla predica, c’è una birra da assaggiare… Continua a leggere

Oggimitrattobene: la Auer Maibock

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Per una volta faccio uno strappo alla regola: di solito nella rubrica di assaggi e recensioni amatoriali – Oggimitrattobene – inserisco solo birre che acquisto o che comunque non mi arrivano direttamente da produttori e rivenditori. L’importante è la chiarezza, e allora segnalo fin da subito che la birra assaggiata in questa occasione ha avuto un percorso differente: mi è stata consegnata dai gestori di “Luppoli e Uva“, negozio di Masnago nostro inserzionista, desiderosi di farmi conoscere qualcosa in più della gamma di Schlossbrauerei Auer di cui sono importatori.
Ecco quindi che ho assaggiato – e promosso – una delle stagionali prodotte e commercializzate dall’antico birrificio di Au, che si trova nel cuore dell’Hallertau, patria dei luppoli nobili tedeschi.

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