Il “Passerotto” torna all’antico ma strizza l’occhio alla birra

Passerotto_LogoUna storica osteria con alloggio che, nel tempo, si è trasformata in un ristorante di alto livello ma che di recente ha voluto “tornare all’antico”, ridando vita a un locale conviviale, informale e dedicato al buon bere. Non disdegnando – accanto alla tradizionale carta dei vini – di offrire un assist alla birra artigianale, non per scelta modaiola ma per la passione di chi conduce questa nuova esperienza.

A Saronno ha da poco aperto il “Passerotto Bistrot”, versione giovane del ristorante omonimo – si trovano nella stessa sede – che propone ai propri clienti un’offerta semplice e leggera ma altrettanto di qualità rispetto al locale principale. 

Staff_Passerotto

Lo staff del Passerotto Bistrot – Claudio Mori è il terzo da sinistra

Crêpes, taglieri di affettati, insalate, i tipici crostoni di pane farciti hanno l’intento di dare un’alternativa saronnese a chi vuole uscire alla sera, in coppia o in compagnia, visto anche l’orario di apertura che va dalle 19,30 alla una di notte. «Siamo una scommessa per il dopocena» garantisce Claudio Mori, appassionato homebrewer (ha partecipato a diverse edizioni del Concorso Malto Gradimento) e direttore del “Passerotto Bistrot”. È lui, che in passato ha fatto esperienza al Birrificio Settimo, a raccontarci la scelta brassicola del nuovo locale saronnese.

«Come detto, il “Passerotto” ha le sue radici in una storica osteria e trasformandosi nel corso degli anni non ha mai perso la vocazione verso la cucina tradizionale della nostra regione. Per questo motivo la nostra scelta è stata quella di proporre ai clienti birre esclusivamente lombarde: abbiamo a disposizione cinque vie e abbiamo stretto accordi con quattro diversi birrifici artigianali di primissimo piano. Parlo del Birrificio Italiano di Limido Comasco, di Extraomnes di Marnate, del Lambrate di Milano e del Rurale di Desio, tutte realtà che si trovano in un raggio limitato di chilometri e che sono garanzia di qualità. Poi, avendo a disposizione un quinto rubinetto, metteremo a rotazione qualche altro birrificio ospite per affiancare quelli che ho nominato».

L’apertura del bistrot – lo scorso 21 marzo – è stata proprio all’insegna della birra, con sconti dedicati. Ma l’idea di Claudio e dei suoi collaboratori è quella di tenere sempre in primo piano le proposte brassicole: «Avremo un “menù del mese” alla carta, e accanto ad esso consiglieremo una birra in abbinamento, di volta in volta».

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