D’estate, lo sanno tutti, Rimini può essere terra di amori brevi, capaci di infiammare una vacanza o una sola notte. Flirt da portare con sé in inverno, da custodire nel cuore o da raccontare agli amici, al ritorno, davanti a una birra. Quella birra che d’inverno, invece, a Rimini è anche protagonista della principale rassegna del settore, il Beer&Food Attraction che si è aperto sabato 15 in Riviera. E proprio nei padiglioni della fiera è stata annunciata una notizia che farà discutere nel mondo dell’artigianale e che, rapportato sull’estate romagnola, ricorda un po’ una di quelle scappatelle di cui sopra.
I protagonisti della vicenda sono due birrifici: uno artigianale e uno di proprietà industriale, anche se il marchio è nato (all’estero) in ambito craft. I nomi sono presto detti: Almond ’22, azienda longeva, molto apprezzata e nata per iniziativa di Jurij Ferri (QUI una nostra intervista di due anni fa) e Meantime che dopo essere stato per anni una bandiera del movimento britannico (QUI un articolo di Malto Gradimento) venne acquisito da SAB Miller per poi passare al gruppo giapponese Asahi che controlla anche Peroni.
La novità che riguarda i due marchi è quella che Almond e Meantime collaboreranno per produrre una birra che si chiamerà “GentianIpa”, sarà caratterizzata dall’utilizzo della genziana e sarà realizzata per la prima volta sull’impianto del birrificio abruzzese con una cotta la cui data è fissata per il prossimo 27 febbraio. Il progetto si chiama “Meantime & Friends” e avrà un secondo appuntamento, quello per la presentazione ufficiale e la prima “bevuta”, il prossimo 6 aprile sempre nella sede di Almond ’22 a Remartello in provincia di Pescara.
Con la comunicazione di questa collaborazione, sono arrivate anche le parole dei diretti interessati. Ferri ha ricordato come, fin dagli inizi della sua avventura nel mondo della birra, ha apprezzato il lavoro di Meantime (che, appunto, allora era un produttore craft). «Lo scorso anno è capitata l’occasione di conoscere il progetto Meantime&Friends, di visitare il loro birrificio e di poterli conoscere a Greenwich. Ho potuto assaggiare le loro birre in sede e apprezzare il loro approccio canonico sul prodotto, sempre molto pulito. L’ho trovato una felice contrapposizione al mio stile che invece è più basato sulla ricerca delle materie prime, sulla reinterpretazione degli stili e sul dare una nota di italianità al nostro pensiero sulla birra. […] La collaborazione nasce perché ho trovato divertente e stimolante la possibilità di potermi confrontare con un birraio di scuola tedesca che come me ama molto la tecnica nella birra ma che, probabilmente, è più rigoroso nell’interpretazione. Fondere la tecnica e la creatività sarà sicuramente il target più interessante da raggiungere».
Secondo le informazioni che abbiamo raccolto a Beer&Food Attraction, la collaborazione non ha in programma alcun tipo di rapporto societario: non sono dunque previste acquisizioni o compartecipazioni, quindi Almond ’22 rimarrà a tutti gli effetti un birrificio artigianale. Se, poi, il futuro dovesse essere diverso lo vedremo ma come detto, in questo momento non ci sono comunicazioni differenti. Resta la curiosità di capire come il mondo artigianale prenderà questa iniziativa: timore per una (nuova) ingerenza della grande industria nel panorama craft o “distensione” tra due macro realtà che non si amano e spesso si guardano in cagnesco, evitando rapporti stretti?
Lo vedremo a stretto giro di posta; intanto sono da riportare anche le parole di Enrico Galasso, ad di Birra Peroni: «Con Jurji condividiamo la passione per la qualità, la buona birra e l’amore per la creatività. Abbiamo scelto di fare un progetto insieme, ne nascerà sicuramente una grande birra legata al territorio, ma con inserimenti internazionali di qualità». Non ci si annoierà di sicuro, a seguire la vicenda…
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