Dalla cantina al boccAle: la Troubador Obscura

Banner_boccALE copiaPoche ma buone: la Brouwerij “The Musketeers” di Ursel, in Belgio, produce una gamma di birre che sfida il livello di eccellenza a ogni occasione. La Obscura, come si può intuire dal nome, è la prima birra scura del catalogo dei “Moschettieri”: prodotta in origine negli stabilimenti di De Proef, si presenta con una bella schiuma color cappuccino, riflessi rubini tendenti al marrone, profumi di cacao, caffè, liquirizia, vaniglia, mela verde e miele di carruba.

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Castellanza: 20 posti di lavoro in una nuova birreria

LowenIn genere su Malto Gradimento non parliamo direttamente del canale della ristorazione, se non per quei locali direttamente collegati ai birrifici o per quelli che propongono serate a tema ed eventi particolari.
Questa volta ci permettiamo di fare un’eccezione, perché il ristorante di cui vi parleremo è alla ricerca di un discreto numero di lavoratori in vista della apertura, prevista per il prossimo settembre a Castellanza, in corso Sempione angolo via don Minzoni. Continua a leggere

Birra in Tour: in visita alla Steam Whistle di Toronto

(franz) Quando la birra può dare un’occasione di conoscenza in più a un turista comune, che gira una città senza intenzioni di beer hunting ma per conoscere più a fondo la realtà che lo circonda. Oggi, grazie a Michele, vi raccontiamo l’esperienza che si può vivere in pieno centro a Toronto, dove la Steam Whistle Brewery si è ritagliata uno spazio di primo piano nel panorama cittadino e lo sfrutta coccolando i visitatori con un tour tutto da scoprire. Prima di lasciarvi alla lettura, vi ricordiamo che se volete pubblicare sul blog una vostra esperienza per la rubrica “Birra in Tour” dovete semplicemente inviare il testo e qualche foto all’indirizzo maltogradimento@gmail.com.

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Produce solo una birra che, tra l’altro, non è eccezionale: una pils europea senza infamia e senza lode. Perché, allora, la Steam Whistle Brewery è un posto speciale? Semplice, proprio perché fa una pils europea, che a Toronto suona come qualcosa di sorprendentemente esotico, e perché questa è l’unica birra prodotta, da quasi vent’anni, fedele a se stessa dall’ormai lontanuccio 1998. Continua a leggere

Videointervista a Michael Beck von Peccoz

Auer02Non solo l’articolo e la galleria fotografica. Per completare il nostro recente reportage dall’Hallertau aggiungiamo anche una breve videointervista a Michael Beck von Peccoz, il nobile tedesco (barone) a capo della famiglia proprietaria della Schlossbrauerei Auer e del palazzo/castello all’interno del quale si trovano gli impianti produttivi. Continua a leggere

Il fermento di Milano: IBF in corso, Beer Week in cantiere

Etichetta Birra MIlanoMilano non è solo l’Expo, manifestazione in cui i grandi spazi birrari sono (ovviamente e comprensibilmente) appannaggio delle multinazionali del settore. Il capoluogo lombardo continua, anche in questo 2015, a proporre appuntamenti legati alla birra artigianale e proprio in queste ore sta vivendo uno dei più noti e longevi, l’Italia Beer Festival, forse più conosciuto con l’acronimo IBF. Continua a leggere

Birra in tour: Auer, il sapore di 425 anni di storia

Quando si arriva nel minuscolo paese di Au, dopo aver percorso una strada via via più ricca di campi coltivati in gran parte a luppolo, c’è un numero che diventa sempre più ricorrente. 1590: quattro cifre che affiancano uno stemma rosso-nero con un caprone rampante nel mezzo. Millecinquecentonovanta, inteso dopo Cristo: anno di grazia in cui ad Au, più precisamente all’interno del locale Schloss (castello, o in questo caso palazzo padronale), si iniziò a produrre la birra a fini commerciali.

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Conti alla mano, fanno 425 anni: una ricorrenza che da quelle parti hanno deciso di celebrare come si deve, e cioé con la produzione di una birra speciale (una ottima Märzen) atta ad accompagnare i festeggiamenti per questo “giubileo”. È in un posto simile, dove la storia brassicola trasuda in ogni angolo, che ci siamo recati nel fine settimana del 20 e 21 giugno per un reportage firmato Malto Gradimento. L’occasione è arrivata grazie alla gita organizzata dal negozio varesino Luppoli e Uva, inserzionista del blog e di VareseNews, che è uno dei rari importatori italiani delle bottiglie della Auer Brauerei: sul pullman per l’Hallertau siamo saliti anche noi, con l’intento di raccontarvi un’azienda tanto storica quanto interessante. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: Gouden Carolous Triple

Banner_boccALE copia(franz) Chi segue la nostra pagina Facebook sa che Malto Gradimento ha in cantiere un reportage importante e piuttosto corposo, frutto di un viaggio-lampo in Hallertau nei giorni scorsi. Vi chiediamo però un pizzico di pazienza, per completare testi, foto e video. Nel frattempo torniamo quindi in Belgio, per parlarvi di un antico birrificio e di un suo prodotto ben noto, grazie alla “relazione” del nostro Ale Div.
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L’Orso Verde tra le “imprese delle meraviglie”

logo_orso_verdeDa alcuni mesi VareseNews, il quotidiano online nel quale è nato e “vive” il nostro blog, propone ai propri lettori una rubrica realizzata in collaborazione con la Confartigianato provinciale dal titolo “L’impresa delle meraviglie”.
Nelle pagine dedicate all’economia, di volta in volta, sono ospitate esperienze artigianali d’eccellenza presenti nel Varesotto, in cui viene raccontata la loro storia attraverso un’intervista alle persone che hanno creato e fatto crescere queste piccole aziende-modello. Continua a leggere

Torna per un giorno “Chi vuol essere Birrardario”

BirrardarioChi abita nella zona di Varese ed è appassionato di birra, “antenna permettendo”, forse si ricorda una trasmissione che il canale locale Rete 55 proponeva parecchi anni fa ai propri telespettatori. Il mattatore era il mitico rettore dell’Università della Birra, Franco Re, e il titolo faceva il verso a uno dei programmi allora più in voga sulle reti nazionali: si chiamava infatti “Chi vuol esser birrardario” ed era uno dei tanti modi escogitati da Re per diffondere la cultura birraria. Continua a leggere

Birra in tour: due scoperte in Andalusia

BirraAndalusaLe mie vacanze non sono all’impronta del vero beer hunting ma, un po’ per passione, un po’ per ruolo e un po’ per curiosità non manco – come molti di voi – di andare alla ricerca delle novità artigianali locali tanto più in posti non famosi per avere un’ampia offerta birraria. È il caso dell’Andalusia, dove sono stato nei giorni scorsi – ecco perché il blog è rimasto fermo – e dove i giganti industriali del posto – Cruzcampo a Siviglia, San Miguel/Mahou a Malaga – hanno quasi monopolizzato il mercato. Da turista “normale” – senza, appunto, velleità di beer hunting – ho trovato davvero poche proposte alternative e, quando c’erano, erano su alcuni grandi marchi stranieri come Paulaner, Carlsberg, Guinness e… Birra Moretti.
Però, anche a detta di un’amica che vive là da qualche tempo, l’onda lunga del movimento artigianale inizia a lambire anche una terra finora quasi inesplorata sotto questo punto di vista. Dopo qualche ricerca quindi, sono in grado di parlarvi di due esperienze nate in questi anni e – stando alle birre assaggiate – già capaci di salire a livelli interessanti. Continua a leggere