Baladin ci riprova: ancora una volta quello che é il più famoso birrificio artigianale italiano cerca di tracciare una nuova via, un nuovo modo per essere originale, per espandersi, per chiamare su di sé l’attenzione (non sempre è non necessariamente favorevole) del mondo che ruota attorno a malti e luppoli. E per ingrandire se stesso e il proprio business.
Il birrificio di Piozzo (Cuneo) prova a crescere ancora di più, sia a livello produttivo sia a livello “filosofico” grazie all’inaugurazione di una nuova sede a trent’anni dall’apertura del primo pub da parte di Teo Musso, e a venti dalla fondazione dell’allora microbirrificio, uno dei primissimi in Italia e senza dubbio uno di quelli che più hanno contribuito all’esplosione del movimento nazionale. Ma vediamo nel dettaglio ciò che è stato svelato a Piozzo nella serata di mercoledì 13 luglio, data scelta per la prima “apertura delle porte” della nuova realtà baladinista. Continua a leggere