Una bevuta speciale: vi racconto la Baladin Xyauyù 2008

Chi segue la pallacanestro – e la Pallacanestro Varese in particolare – sa bene che questi sono giorni particolari. La squadra biancorossa (per cui batte il mio cuore e che, a livello giornalistico, è ciò che seguo più da vicino da una ventina d’anni) ha acquistato nientemeno che il leggendario Luis Scola, campione olimpico con l’Argentina nel 2004 e tanto altro ancora. Cosa c’entra tutto ciò con Malto Gradimento? Beh, una firma del genere andava festeggiata stappando qualcosa di speciale e così, attraverso il mio profilo Instagram personale (@damianofranz) ho chiesto ai miei amici e follower di aiutarmi a scegliere.

Due le opzioni: la “classica” Westvleteren 12 – di cui conservo sempre un esemplare – e una ancora più storica Baladin, più precisamente una “Xyauyù 2008 Riserva Teo Musso”. Il risultato del sondaggio è stato netto: la Xyauyù è stata indicata dal 74% dei votanti ed è quindi finita sul mio tavolo dopo una lunghissima militanza in cantina. Una bottiglia regalo la cui data di scadenza indicava la “fine del mondo”: beh, visto l’andazzo di questo 2020 apocalittico, ho convenuto che forse era giunto il momento di degustarla. Continua a leggere

Pubblicato l'”Atlante dei birrifici italiani”. Cinque i “varesotti” segnalati

Due personalità ben note nel mondo italiano della birra, Davide Bertinotti e Andrea Camaschella, hanno pubblicato da pochi giorni per la casa editrice Libreria Geografica un nuovo e aggiornatissimo volume che si intitola “Atlante dei birrifici italiani”.

L’atlante appena arrivato sulla postazione di Malto Gradimento

Un libro che è un atlante di nome e di fatto, nel senso che suddivide i produttori su base geografica: innanzitutto c’è uno uno spazio dedicato a ogni singola regione con una cartina su cui sono indicate le sedi dei birrifici e con un interessante grafico (che definiremmo… “a bottiglie”) con cui si dà conto dei birrifici aperti anno per anno in quel territorio. Successivamente si procede per aree specifiche e si entra nel dettaglio di quelle esperienze ritenute più interessanti e meritevoli.  Continua a leggere

La splendida colpa di Teo Musso

BaladinMiPrimo (o tra i primissimi) in tutto quello che inventa, Teo Musso è ora anche il primo mastro birraio italiano della generazione artigianale ad avere una sua autobiografia di alto profilo. Per raccontare la storia di uno dei grandi pionieri del movimento artigianale si è mossa nientemeno che Feltrinelli (con due big: prefazione di Carlin Petrini e appendice di Maurizio Maestrelli), che da qualche settimana ha lanciato “La birra artigianale è tutta colpa di Teo”. Un volumetto scritto dal piemontese Marco Drago e firmato anche dall’inventore e anima di Baladin, uno dei marchi più noti ai cultori della materia, che ha anche valicato con successo i confini nazionali grazie alla qualità delle sue birre e all’intraprendenza del suo “papà”. Uno che da giovane si alternava tra musica folk, abiti e trucco da gitano e un mestiere di fabbro, e che grazie a un formidabile intuito ha creato un piccolo impero costituito oltre che dalla produzione brassicola, da ristoranti e birrerie (l’ultimo nato è Baladin Milano di cui vi abbiamo parlato in questo post) e tanto altro ancora, bibite comprese visto il recente impegno di Musso con il marchio Lurisia. Continua a leggere