A due settimane dall’evento, l’attesa per il nuovo Varese Beer Festival è ormai palpabile. E oggi – lunedì 13 maggio – è la data in cui rendiamo nota la composizione degli stand che animeranno la kermesse organizzata nell’area feste (24-26 maggio) di via Vigevano, nei pressi della località “Schiranna” di Varese.
Dodici i birrifici (o comunque le postazioni) dalle quale gli appassionati di birra artigianale potranno esaudire i loro desideri e la loro curiosità: tre produttori arrivano dalla provincia di Varese (e un quarto stand è ugualmente radicato sul territorio), gli altri provengono dal resto della Lombardia ma anche da qualche altra regione. Vediamo nel dettaglio l’elenco, in attesa di conoscere le singole birre proposte.
Cominciamo come accennato da chi gioca in casa: a Varese non può mancare l’unico birrifico attivo in città, “50&50”, ma neppure “The Wall” di Venegono Inferiore (che tra l’altro collabora con Malto Gradimento da anni per il concorso per homebrewers) o il “Birrificio Settimo” di Carnago, tutti ben conosciuti dai lettori del nostro blog. Sempre della zona è inoltre “Unibirra”, il notissimo locale di Calcinate del Pesce che dopo la bella esperienza al VBF autunnale (dove la proposta fu incentrata sui sidri) torna con una postazione propria con birre artigianali della scena britannica.
Di appena fuori provincia è invece il progetto “Le Birre del Tasso Alcolico” imperniato intorno al “Barbaresco” di Legnano, locale che collaborerà con il VBF anche per quanto concerne la cucina. Dalla provincia di Milano ci saranno anche l’interessante beerfirm “PicoBrew”, poco conosciuta nel Varesotto, la più nota “War”, azienda emergente del panorama nazionale che ha sede a Cassina de’ Pecchi e anche “Muttnik” di Cernusco sul Naviglio, ex beerfirm diventata un vero e proprio birrificio con la recente acquisizione del marchio “Opera” (ne abbiamo parlato QUI).
La carrellata sugli ultimi quattro stand inizia con il curioso “banco” dedicato alle birre sour, ai lambic e alle IGA (italian grape ale) e composto dai birrifici brianzoli “Menaresta” e “Vuks”. Poi ecco chi arriva da più lontano: dal Bresciano (più precisamente da Rodengo Saiano) arriverà il birrificio “Porta Bruciata” di Marco Sabatti, in nomination nell’ultima edizione di “Birraio dell’Anno” (stand in collaborazione con “Hops Beer House”). Arriva da Bologna invece “Birra Bellazzi” (altri “nominati” alla manifestazione di Firenze per il premio emergenti) mentre il dodicesimo nome arriva addirittura da Terni, in Umbria, ed è quello del “Birrificio Amerino” (il collaborazione con “The BeerWay”) che forse rappresenta il nome meno noto – e tutto da scoprire – dell’intero lotto. A presto con altre novità sul Varese Beer Festival: per oggi c’è tanta carne al fuoco!
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