Eh si siamo arrivati sani e salvi dopo giorni de fuego a tutta birra per preparare il progetto da portare al lago Turkana nel villaggio Loyangalani.
Siamo tutti quanti esausti per questi giorni di intenso lavoro, io e Tonino carenti di energie, abbiamo fatto l’ennesimo test della malaria prima a Malindi, ora presso l’Isiolo central medical lab services investigation card tutti quanti con esito negativo. Poi abbiamo girato con Tony ed Irugne in giro per la città alla ricerca di materiale che non abbiamo trovato, forse ci arriverà questa sera, attendiamo la chiamata di Harish, il ragazzo indiano.
Squilla il telefono, proprio ora, è Harish, mi dice che non ha trovato il cavo che ci serve, notizia che tutto sommato ci aspettavamo anche se la speranza è l’ultima a morire.
Passeremo al piano B utilizzando un solo cavo, che collegheremo all’inverter del fotovoltaico, per poi attaccarci due timer che comandano a loro volta due elementi essenziali, il primo le lampade, il secondo le pompe.
Il nostro mezzo di trasporto, una jeep Toyota land cruiser caricata come un mulo è pronta per partire domani all’alba alle ore 5:00.
E’ stata caricata con il materiale del progetto, frutta e verdura, acqua, benzina.
Il viaggio, lungo 430 km, durerà se tutto va bene 12 ore con la speranza che non piova. Attraverseremo diversi tipi di paesaggi partendo dalla savana per arrivare sulla rovente sabbia del deserto del Chalbi per ritornare nella savana e successivamente di nuovo nel deserto.
Ai nostri occhi si presenterà un deserto fatto completamente di sassi lungo svariati chilometri per poi giungere finalmente alla nostra meta finale il lago Turkana. Fr. Andrew ci aspetterà sulla soglia del villaggio Loyangalani per darci il benvenuto. Proprio qualche minuto fa padre Andrew ci ha contattato annunciando che ci aspetta per domani sera, è entusiasta per il progetto.
Abbiamo finto di cenare, una bella pasta in bianco con un po’, quel che è rimasto d’olio con dei peperoncini verdi molto piccanti.
Fra poco andiamo tutti quanti a letto per il grande viaggio che ci aspetta domani.
Un caro saluto a tutti
Gabriele