Non secondario l’aspetto ludico-gianburraschesco della faccenda biscotti: piuttosto semplici da preparare, indulgenti alle preparazioni approssimative – non come il resto della pasticceria – e adeguati alle velleità dei PEU [Piccoli Esseri Umani] che girano per la cucina al week-end con gli stampini in mano. Ecco la versione base:
Tuorlo da sbattere con lo zucchero bianco fino ad avere uno spumone; poi aggiungere il lievito, l’albume, il sale; poi il burro a tocchetti, riportato a temperatura ambiente; poi la farina, una versione con il 10% di cruschello che non sia troppo lieve. Magari, addizionarla di semola grezza.
Ecco la versione acuoricino, con lo zucchero di canna cristallizzato in superfice:
E poi ancora, più ascioutti, meno dolci, sopraffatti dalla crostina di semi di sesamo:
Nel forno l’impasto alto 5 o 6 millimetri, a 175° gradi, ventilato, per 20 minuti. Ed è perfetto, con la cottura profonda, asciutta, fragrante, e quel delizio profumo di biscotto che si spande per la casa.
Ah…
Ogni post di Caffarri è un gioiellino di passione gastronomica, corredato da fotografie che rendono giustizia agli altissimi livelli della sua arte. Questo dei biscotti dimostra ancora una volta la sua capacità di sfruttare le singole funzioni del mio Jet Chef ottenendo risultati strabilianti!
un grazie commosso
Lord W