Se dici le parolacce resti zitella

Ebbene sì: tra un Santo e la Gioebia, sento il bisogno di tornare coi piedi per terra – o anche sotto – e farvi sorridere un po’.
Incuriosita, lo ammetto, dalle foto (ma voi ci credete…??? ma dove li hanno trovati questi? Suggerisco al buon Simone di Varesenews di prendere spunto per la home del giornale, perchè qui c’è very plasticosa fintissima materia per gli occhi), leggo questo…ehm…sondaggio.

Caspita! C’è veramente da imparare qui. Se avete 35 anni e siete ancora zit… ops… single, state attente. Agli uomini non piace che mettiate il rossetto, parliate troppo con mammina, ma soprattutto che diciate le parolacce. Se quindi fino ad ora avete perso tempi con scrub e cerette state pur tranquille. Che siate cesse a loro non importa!!! Perfetto vocabolario stile Oxford e sarete fighissime! Ops volevo dire affascinanti!

Credibilissimo!

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Che bella gio(eb)ia!

Voi non ci crederete ma questo blog è diventato una bella piazzietta virtuale, dove noi amiche comari possiamo trovarci! “Ma tu le conosci quelle che ti scrivono?” mi chiedono spesso. No. Insomma, ormai sì… ma non tutte personalmente. Ma ormai siamo blogamiche, no?
La mia blogamica GRETA (ma lei la conosco, lo ammetto) mi manda questo bel post che pubblico sotto interamente. Da brava bustocca, sollecitata dall’attenzione al varesino Falò, “contrattacca” con questo. w le tradizioni! E le mamme che mangiano salsicce!

A gioebia, ‘a gioebia!!!”
…per scrivere questo post ho sentito il dovere di andare a documentarmi sul significato di questa festa, pensando che la mia associazione con il pranzo fosse un superficiale dettaglio gastronomico. E invece, surprise!, è una cosa fondamentale!
e difatti, la traduzione dal dialetto all’italiano, quanto meno per il mio palato, è … Risotu cunt’aa luganiga (gnam!)
che poi volendo ben vedere… nemmeno mi piace più di tanto… ma le tradizioni sì, e quindi… l’ultimo giovedì di gennaio, cascasse il mondo, anche adesso che abito al paesello, io mi mangio il risotto con la salsiccia!

e quest’anno stavo pensando che se avessi iniziato lo svezzamento settimana scorsa… avrei fatto in tempo ad aggiungere una briciola di salsiccia nella crema di riso in brodo di verdure… poteva assomigliare al risotto, no? (madre degenere, lo so!)

vagando per i miei pensieri (notevolmente sconnessi!) mi è apparsa l’immagine di una piccola peste (me) che insieme a mamma, babbo e fratellino patiscono un freddo cane x stare mezz’ora a vedere un fantoccio che brucia… e che una volta che brucia, non è molto diverso dal falò che si fa in giardino x bruciare i rami secchi.
ma tant’è… anche il fuoco di un camino è soltanto un fuoco… però chissà come mai… quest’immagine evoca tutt’altri pensieri!

e allora via, bando alla matematica e alla logica (“al bando” non proprio… diciamo che le accantono giusto un secondo)! c’è una pupetta che del mondo non conosce ancora nulla. c’è una pupetta cui insegnare tutto quello che conosco. c’è una pupetta che mi regala ogni giorno l’emozione di imparare qualcosa di nuovo riscoprendo tutto ciò che do x scontato.

quest’anno imparerò a fare il giro della città, per vedere insieme a lei tutte le gioebie che i miei (ex!, sigh!) concittadini bustocchi vorranno bruciare.

nel frattempo penso all’eventuale fogliettino (già, perché a quanto pare si usa anche qui!) da bruciare. ma a differenza di sant’antonio che esaudisce desideri, la gioebia si porta via insieme al freddo dell’inverno anche le cose brutte dell’anno passato. (è una strega d’altronde… mica hanno la bacchetta magica, loro! al limite di magico hanno una scopa, ecco a cosa serve!)

…ma si può essere così positivi (o stupidi?) da non aver nessuna bruttura 2010 da bruciare??

mah. 😀
(p.s. la foto è di Gallarate, ma almento siamo contenti tutti!?!)

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Buoni propositi: usare con cautela

Non si fa! Non si allegano articoli ritagliati (malamente) da importanti settimanali femminili (che so, tipo Donna Moderna), firmati da celebri docenti e scrittori (che so, tipo Maurizio Ferraris), ma la tentazione era troppo forte… Il professore non me ne voglia! Il suo pezzo è splendido.
Ho già pubblicato due post sul tema e mi sono accorta subito dopo che la stampa, soprattutto quella al femminile, dall’inizio dell’anno, ha lanciato la buonoproposito tendenza.
Siccome, anche un buon cibo, se si esagera, dà la nausea, non voglio entrare nel coro… Leggetevi l’articolo di Ferraris (cliccateci sopra per ingrandirlo) e se non ce la farete a tener fede a tutti i buoni propositi, ricordatevi che… le cattive ragazze sono sempre di moda.!
Ecco la PROVA!!!!

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E stasera…

Non pensiate che mi stia sbrodolando… Vorrei solo riflettere su quanto valgono le parole: virgole e punti di sospensione compresi. Per non dire dei miei adorati esclamativi!!!
Due persone molto importanti (per me) mi hanno scritto per dirmi che si erano commosse per il post precedente…
E’ una gioia enorme…

Buon Falò, buon S.Antonio e mentre vi si scaldano le guance per le fiammate del fuoco… pensate a chi vi vuol bene!

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Fammi trovare quel che mi manca

Eravamo lì, noi, le amiche, in un angolo di fianco alla Panetteria del Pigio. Il nostro posto, sempre. Lisa, Pisi, Rita, Francescona, Pernu, Cla e io: diciamocelo pure, la capa! La più vecchia, la più saggia. Comunque quella a cui il bigliettino non mancava mai, e questo già la dice lunga…

Se chiudo gli occhi, mi sembra di sentirlo il calore del fuoco sul mio viso e mi sembra di vederlo il sorriso di quel Monello che quest’anno non farà i panini e non metterà le casse sulla pila. Lui lo guarderà dall’Alto. E vedrà i suoi che ancora lo fanno e quelli che mettono i bigliettini, come me, e quelli che avranno il palloncino (ma lo sapete che se non costasse 5 euro, io lo vorrei ancora?) e la frittella inzuccherata…

Non c’è nulla della mia Città che sia paragonabile nel mio cuore e tengo stretta una lacrimuccia leggendo i bigliettini virtuali su Varesenews. Tutti vorrebbero l’Amore… Non vi fa sorridere? dite la verità: voi non l’avete mai scritto e buttato nel fuoco QUEL bigliettino?

Si dice che S. Antonio sia un santo venale. Forse per quello tutti si affrettano a comprare le candele.
Non so. So che al caldo del Falò si scaldano i miei pensieri.
S. Antonio dalla barba bianca, fammi trovare quel che mi manca.

Buon Falò e… buona salamella.

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Per caso

A chi pensa che nulla capiti per caso… dedico questo post.

Quasi dieci anni fa, io e la mia collega Silvia leggevamo i giornalacci -come li chiamava lei (e sicuramente li chiamerà ancora) – per trovare notizie utili (uh, com’è relativo il concetto di utile, sfrugugliando tra l’economia e il gossip!!!).
Un giorno, sul giornale della nostra città, leggiamo una frase che entrambe decidiamo di ritagliare e conservare. E’ la frase che una nota signora importante, scomparsa in quei giorni, teneva come proprio monito. Oggi, per caso, la ritrovo, incastrata nel posto più strano.
Io ve la passo, a voi farne ciò che credete…

Disse un Santo: “Ciò che ho speso, l’ho perduto.
Ciò che ho accumulato, lo lascerò ad altri.
Ciò che ho donato, resta mio.
E con questo mi presenterò a Dio!.
.
BUONA GIORNATA!

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So chi sei…

Ma che bello sentirsi un po’ bambini ogni tanto!!!
A chi è già in pena perchè lunedì si ricomincia. A chi è esaurito dai saldi. A chi si sente solo. A chi ha voglia di ballare.
(Ragazze, beccatevi l’abbordaggio: ma quanto é furbo questo principe???)

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E a pensarci, che pazzia!

Perchè guardiamo il grande fratello, perchè ci perdiamo per una borsa, perchè leggiamo stupidate (e “inutili” post)… mentre qualcuno inevitabilmente ci colpevolizza per questo? (Se non lo facciamo da sole, s’intende…)
Forse perchè alle volte abbiamo bisogno di semplice leggerezza, di lentezza, di sorrisi, di colore, di mare, di raggi di sole, di dolcezza.

Mentre ragiono di questo, di aria fritta ripiena di nuvole rosa, i miei nipotini stanno ballando sulle note di una canzone.
Curioso! Per me tra le più belle…
Ascoltatela insieme a loro…
Che ne dite? Non vi fa riflettere? Sapete FORSE di cosa abbiamo bisogno a volte?
Di sogni…

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Fermati…

Oggi ho letto questo e l’ho trovato così bello che mi fa piacere girarlo anche a voi. E’ tratto da Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi. Io adoro i pesci rossi…(e rosa, of course! ;-))

Due boscaioli lavoravano nella stessa foresta ad abbattere alberi. I tronchi erano imponenti, solidi e tenaci. I due boscaioli usavano le loro asce con identica bravura, ma con una diversa tecnica: il primo colpiva il suo albero con incredibile costanza, un colpo dietro l’altro, senza fermarsi se non per riprendere fiato rari secondi.
Il secondo boscaiolo faceva una discreta sosta ogni ora di lavoro.
Al tramonto, il primo boscaiolo era a metà del suo albero. Aveva sudato sangue e lacrime e non avrebbe resistito cinque minuti di più.
Il secondo era incredibilmente al termine del suo tronco. Avevano cominciato insieme e i due alberi erano uguali!
Il primo boscaiolo non credeva ai suoi occhi. “Non ci capisco niente! Come hai fatto ad andare così veloce se ti fermavi tutte le ore?”.
L’altro sorrise: “Hai visto che mi fermavo ogni ora. Ma quello che non hai visto è che approfittavo della sosta per affilare la mia ascia”.

Il tuo spirito è come l’ascia. Non lasciarlo arrugginire. Ogni giorno affilalo un po’:
1. Fermati dieci minuti e ascolta un po’ di musica.
2. Cammina ogni volta che puoi.
3. Abbraccia ogni giorno le persone che ami e dì loro: “Ti voglio bene”.
4. Festeggia compleanni, anniversari, onomastici e tutto quello che ti viene in mente.
5. Sii gentile con tutti. Anche con quelli di casa tua.
6. Sorridi.
7. Prega.
8. Aiuta qualcuno che ha bisogno di te.
9. Coccolati.
10. Guarda il cielo e punta in alto.

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Bye bye 2010

Quanto mi piace il buon vecchio giochetto: la cosa più bella e la cosa più brutta (vi siete mai accorti di come a volte coincidano?), vittorie, sconfitte, errori e soddisfazioni… Voglia matta di fare i conti e chiudere un libro e pensare che, in quello nuovo, la prima pagina è tutta lì da scrivere. E anche se si sporcherà presto, cercheremo di tenerla più in ordine possibile…

Capita anche a voi di avere un po’ di malinconia? Di pensare a quelli che non ci sono più o alla fatica che vi aspetta?
Capita anche voi di pensare che tra trante cose orride ve n’è successa qualcuna splendida che valeva per tutto il resto?
Sì capita anche a voi. Probabilmente il 2010 è stato il vostro annus horribilis: e probabimente non è vero… ma ditelo che l’avete pensato! E, in fondo in fondo, pensate anche che vi mancherà!

Anche voi sapete benissimo che se ora siete felici o siete tristi tra due giorni non starete nè meglio, nè peggio… Ma i buoni propositi, sono già un bel traguardo.
Vi confido un segreto. Sapete cosa adoro? I fuochi d’artificio. Non servono a nulla, durano un soffio ma… quanto può essere meraviglioso un attimo? Io in quel momento faccio i buoni propositi.
Li auguro anche a voi, con tutto il cuore!

Vichy

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