Dalla cantina al boccAle: Koppi Coffee Ipa…

Banner_boccALE copia(franz) Per la prima volta mettiamo i puntini di sospensione nel titolo, visto che il nome completo della birra che ci propone oggi l’oste Ale Div si chiama “Koppi Coffee Ipa – Citra x Santa Barbara”, ennesima invenzione di Mikkeller. A giudicare da come la recensisce Ale, vale la pena imparare a memoria per intero la denominazione mikkelleriana: voi cosa ne dite?

Impossibile star dietro a quel vulcano di idee che risponde al nome di Mikkeller, e forse nemmeno lui è in grado di farlo. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: Monkey Fist Ipa

Banner_boccALE copia(franz) Ah, le Ipa. Uno degli stili brassicoli più noti, tornati in auge – soprattutto nelle versioni americaneggianti – di recente, bandiera di tanti birrifici anche italiani e birre irrinunciabili per chi vuole (credendo magari di essere più sapiente degli altri) farsi la bocca amarissima. Le Ipa però non possono prescindere dalla storia e dalle sue caratteristiche basilari; stando al nostro oste, questo prodotto griffato dalla statunitense Shipyard Brewng, è una di quelle che meritano un assaggio. 

Ipa, che Dio la benedica. Purchè sia Ipa vera, ovvero una birra luppolata e alcolica il giusto. Ben vengano le rivoluzioni, le innovazioni, la trasgressione ma chiamiamo Ipa una birra amara senza compromessi e di gradazione importante. Continua a leggere

Che Dio la benedIPA

UTd_icons_IPADay2015C’è chi la ama, chi la beve per moda – il trend più incalzante di questi anni – chi ne è indifferente, chi la produce in casa e chi ormai incomincia a odiarla. Parliamo delle IPA, acronimo che sta per India Pale Ale, stile birrario che ormai vanta molteplici rivoli, derivazioni, variazioni sul tema, e che oggi – 6 agosto – viene festeggiato in tutto il mondo attraverso il cosiddetto IPAday.

Una iniziativa lanciata nel 2011 negli Stati Uniti (dove lo stile IPA è stato rivoluzionato con l’utilizzo dei caratteristici luppoli locali, tanto che in molti casi si parla ormai più della variante APA, American Pale Ale) che trova però adesioni in ogni parte del mondo. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: la Ipacondriaca

Logo_Malt_MostosoDel progetto di Thomas Colombo e Marco Spampinato – la firm beer Malt-Mostoso – vi ha parlato già abbondantemente Franz in un precedente articolo. Qui ci limitiamo ad assaggiare questa prima birra rilasciata in commercio: è un duro lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo! La IPA-condriaca, come lascia intendere velatamente il nome, è una birra che segue lo stile India Pale Ale, nato nel Settecento in Inghilterra con tre caratteristiche fondamentali: superare il lungo viaggio dalle coste albioniche alle periferie asiatiche, dissetare i coloni bruciati dal caldo torrido del subcontinente indiano, consolarli della lontananza dalla madre patria. Continua a leggere

La prima IPA del Birrificio Italiano

BIRRIFICIO-ITALIANO-logoCi spostiamo di qualche chilometro fuori dalla provincia di Varese, ma in questo caso ne vale senz’altro la pena.
Il motivo è evidente fin dal titolo: tra Lurago Marinone e Limido Comasco è nata una nuova birra firmata da Agostino Arioli.
E per la prima volta nella lunga storia del Birrificio Italiano – uno dei primissimi artigianali italiani – si tratta di una IPA, lo stile – India Pale Ale, lo diciamo per i meno esperti – che forse più di ogni alto ha letteralmente furoreggiato negli anni recenti. Continua a leggere

Oggimitrattobene: la Elav Grunge Ipa

GrungeIpaQuesto potrebbe essere un post buono per discutere – e sappiamo che l’argomento è caldo – dell’opportunità di proporre birre artigianali nelle catene della grande distribuzione. Magari ci torneremo in altra sede (anticipiamo il nostro personale parere: la riteniamo una strada percorribile) ma intanto lo tocchiamo parlando di questa birra prodotta nella Bergamasca, a Comun Nuovo, dal “Birrificio indipendente Elav”, azienda relativamente giovane ma che si è già ritagliata un posto di rilievo nel panorama artigianale italiano. Non a caso, sul collo della bottiglia, è appiccicato un bollino in memoria della medaglia d’oro vinta al “Mondiale della birra” di Mulhouse nel 2013. Continua a leggere

Dalla cantina al boccAle: Chouffe Houblon

Banner_boccALE copiaDa qualche tempo stiamo assistendo alla realizzazione di una nuova tendenza brassicola. Se alcuni anni fa i mastri birrari statunitensi presero spunto dalle composizioni belghe per creare la propria linea di prodotti, ora sono i maestri europei a usare i luppoli di origine nord americana per concepire nuove e, spesso, interessanti armonie di profumi e sapori. Continua a leggere

Viaggia sulla “A8” un nuovo birrificio itinerante

Nix_AldoIl nome scelto – “A8” – unito al verde utilizzato per lo sfondo caratterizza fin da subito l’origine varesotta di un “soggetto” nuovo di zecca nel panorama birrario locale.
E abbiamo usato il (brutto) termine “soggetto”, perché l’esperimento nato dalla fantasia di Nicola “Nix” Grande e Aldo Scutteri (i due creatori in sala cottura – a lato nella foto) con l’importante supporto di Daniele Bernasconi (che si occuperà della distribuzione) è più difficile da inquadrare rispetto alle normali esperienze che si sono sviluppate negli ultimi tempi in ambito brassicolo. Continua a leggere

Oggimitrattobene: la Long Hammer Ipa

LongHammerIPACuriosamente questo è un periodo in cui sto assaggiando parecchie birre diverse, in momenti e luoghi differenti, ma negli ultimi mesi non ho aggiornato la rubrica dedicata alle degustazioni (che peraltro, sul blog sono ben presenti grazie all’impegno del nostro Ale Div). Riprendo finalmente il filo del discorso con l’ennesima birra che ha fatto capolino nei nostri supermercati dopo un viaggio transatlantico. Iniziano infatti a essere piuttosto comuni, nel circuito della grande distribuzione, diverse birre statunitensi: solo un piccolo campione rispetto alla mole prodotta dalle craft breweries (che spesso hanno dimensioni enormi per gli standard italiani) che però permette al consumatore meno esperto di venire a contatto con etichette e stili diversi. Continua a leggere

Oggimitrattobene: la Burocracy di Brewfist

BurocracyNella mia recente visita al Brewfist di Codogno non ho perso l’occasione di acquistare una collezione completa delle “birre del pugno”, visto che ahinoi a Varese e dintorni certe prelibatezze continuano a essere introvabili.  Non ho ancora stappato tutti i tipi di birre che ho gelosamente deposto in cantina, ma per la rubrica delle recensioni – Oggimitrattobene – ho deciso di parlare della Burocracy, poiché è anche quella che ho bevuto nello stabilimento lodigiano e che fin dal primo sorso mi ha colpito in positivo.

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