[Calli sui pollici ] Buon inizio anno! …e buona fine del mondo!

DarksidersBuon 2010 a tutti!

Quest’ anno parte all’ insegna dei giochi d’ azione, con titoli  davvero interessanti.

Uno di questi è Bayonetta, arrivato direttamente dal sol levante e premiato con voti altissimi su tutte le riviste. Il progetto nasce dalle menti, tanto malate quanto geniali, dei creatori di Devil may cry e dalla loro collaborazione con SEGA. La grafica è una poesia, i combattimenti sono pura frenesia e il personaggio è una vera e propria bomba sexy che farà intravedere le proprie grazie durante le combo più devastanti. L’ unica critica che mi sento in dovere di fare è che il gameplay e il design è troppo simile a quello di Devil may cry, il che è tutt’ altro che un male (massimo rispetto per Dante & co.), ma non si può certo dire che Bayonetta sia un gioco che spicca per la sua originalità.

Un’ altro fantastico action che temo si possa macchiare della stessa critica è Dante’ s Inferno, ma è ancora presto per dirlo (l’ uscita è prevista per la prima metà di Febbraio). Al momento possiamo basarci solo sulla versione demo disponibile su Playstation Network e XBox Live, che ce lo presentano senza ombra di dubbio come un gioco di un certo spessore, ma che ricorda un pò troppo God of war.

Un gioco d’ azione fresco fresco d’ uscita che mi ha invece colpito dal punto di vista dell’ originalità è Darksiders.

Certo Kratos ne avrà avute di avventure nell’ antica Grecia dei poemi ellenici!

E il nostrano Dante non sarà stato da meno tra i gironi infernali della Divina Commedia!

Ma cosa c’ è di più catastrofico dell’ ultimo libro del Nuovo Testamento ?!

In Darksiders infatti vestirete i panni di Guerra, uno dei quattro cavalieri dell’ Apocalisse, attirato con l’ inganno sul nostro pianeta per compiere l’ Armageddon. Qualcosa però non va secondo le sacre profezie: nonostante il patto tra forze del bene e  del male sia stato infranto gli altri tre fratelli non si sono presentati alla battaglia finale e spetterà a Guerra far luce su un complotto che coinvolge Inferno e Paradiso, patteggiando e combattendo con entrambe le legioni per ripristinare l’ equilibrio.

La grafica di Darksiders risulta “cartoonata, ma in modo serio” grazie alla magica matita di Joe  Madureira,  famoso disegnatore Marvel,  che ha partecipato alla direzione artistica del gioco.

Il punto di forza di questo videogioco è l’ armonia con cui gli sviluppatori della Vigil Games hanno saputo miscelare cose già viste in tanti altri videogames, ma mai accorpate in un unico titolo, creando paradossalmente una novità. L’ ingrediente principale di questo pot-pourri sono di sicuro le grandi analogie con Zelda.

Cosa c’ è di così originale?! Semplice! Il fatto che un gioco di questo tipo è proprio ciò che mancava alle console Sony e Microsoft! Vigil Games avrà anche scoperto l’ acqua calda, ma possibile che nessuno ci aveva mai pensato prima?!

In Darksiders tutto appare perfettamente dosato ed amalgamato:

1 – Il PG è potentissimo, ma senza scadere nel ridicolo dell’ eccesso (avete presente la scena iniziale di Devil may cry 3 in cui Dante si mangia una fetta di pizza? Guerra vi galvanizzerà senza mai farvi esclamare  “Seeee! E poi?!!”);

2 – Molti PNG sono molto seri e temibili, ma mentre sarete impegnati a strappare il cuore a molti di loro, ce ne sarà sempre uno che vi saprà strappare una risata (Ulthane! Sei il mio nuovo idolo!)

3 – Le ambientazioni sono ricostruite in base ai boss che le abitano, ma pur essendo diversificate si sposano bene tra di loro.

4 – Gli enigmi dei vari dungeons e l’ azione dei combattimenti creano un cocktail che va in contro ai gusti di qualsiasi giocatore, dando soddisfazioni a chi  ama fermarsi a ragionare, ma anche a chi ama i raptus di sangue e adrenalina.

La longevità si aggira intorno alla quindicina di ore, ma potrete superare di gran lunga la ventina se vorrete esplorare ogni antro alla ricerca di artefatti (vi consiglio vivamente di recuperare tutti i componenti dell’ armatura degli abissi).

Al contrario di molti action, Darksiders gode di un buon sistema di visuale, che offre un’ ottima panoramica senza ostacolare il giocatore durante le scene di combattimento, se non in alcune rare sequenze di duello a cavallo.

Ebbene si, il cavallo! Anche Rovina (così si chiama il “tenero” destriero) sarà un elemento che farà la sua comparsa esattamente quando sarà necessario, dando una svolta al gioco e rendendolo più veloce nel momento in cui perderà di linearità facendoci tornare sui nostri passi, risparmiandoci così dei noiosi tempi morti.

Infine consiglio a tutti di provare questo capolavoro, di cui al momento si vociferano probabili espansioni (rumors poco fondati, che però spiegherebbero il perchè di numerosi slot liberi nell’ inventario anche dopo la conclusione della storia).

La profezia del 2012 è alle porte, ma dopo aver giocato a Darksiders potrete dire a tutti:

“Non preoccupatevi! Ci penso io!”

Matteo “Ganesh” Viola
Fuck totum di un videogame store

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Miyamoto ci racconta le origini del saltatore italiano più famoso del mondo

miyamoto_wii“Jumpman”, così venne chiamato ai tempi dal padre di quel buffo e baffuto idraulico italiano che fa tanta tenerezza, ma che ci porta anche tanta allegria, nello spassoso mondo di Super Mario Bros . Ne è trascorso di tempo dal primo capitolo all’ ultimissimo arrivato su console rivoluzionaria Wii con New Super Mario Bros. Wii. Miyamota ha fatto un ” Back in the Days ” ricordando che c’ erano titoli come Pac-Man di fama mondiale e meno fortunati come Sheriff, tutti tra il 1979 e il 1980. In quel periodo le console erano molto rare e tutti si fiondavano nelle sale giochi. Nintendo non aveva ancora lanciato sul mercato la sua prima console il NES, però avendo all’ attivo già sviluppato diversi arcade. yamauchiA quei tempi esisteva a capo della Nintendo un personaggio di spicco come Yamauchi-san che disse: “Create un gioco che venda di più!”. Ai tempo Miyamoto era tra i giocatori più esperti sulla piazza e cercò di ragionare a fondo e studiare il videogioco perfetto. I giochi “mangia-punti” erano gettonatissimi dove per esempio eri infilato in un labirinto e dovevi eliminare i nemici totalizzando punteggi da record e Pac-Man era tra questi appunto. Esistevano altri tipi di videogiochi in 2D che sono quelli a scorrimento laterale ed essendo Mr. M un designer industriale, analizzava i videogiochi più apprezzati del momento prendendo spunto per la sua creazione finale. Rabbia, questa era la fonte dell’ hardcore gamer che non si dava pace ed infilava un’ altra monetina nel videogioco della sala.gunpei_yokoi Mentre Miyamoto parlava con un collega più anziano, Gunpei Yokoi, lo illuminò d’ immenso, infatti vantò progetti del calibro di Game & Watch e Game Boy, oltre al sistema NES, Robotic Operating Buddy (R.O.B.) e Dr. Mario. Miyamoto realizzava e disegnava immagini in pixel per i giochi arcade, ma ad un certo punto della carriera lo misero a capo dell’intero sviluppo. Da qui partorì e stese le sue prime idee per cinque giochi ed il primo fu Braccio di Ferro. In pratica lo scopo del gioco era stendere i suoi rivale con l’ apporto degli spinaci che poi ricalca le dinamiche di Pac-Man. Con una bella spinta da parte di Yokoi-san, il presidente di Nintendo approvò il primo videogioco di Miyamoto-san e da qui partì l’ escalation verso uno dei titoli più discussi dell’ epoca, ovvero Donkey Konge Mario. donkey_kongEra l’ anno 1981, il mondo stava scorgendo una astro nascente e il videogioco venne pubblicato anche su Nintendo Entertainment System nel 1983. L’ idea di base era sempre la stessa per tutti i giochi futuri, ovvero il gameplay deve essere assimilato subito, senza dare scocciature al giocatore. L’ intuizione dell’ obbiettivo deve arrivare immediatamente e se non ce la fai a superare la prova, te la prendi con la tua incapacità a giocare e non con la difficoltà del game. Il discorso era inserire elementi semplici, in sequenza per arricchire sempre più l’ esperienza di gioco e nel frattempo diventa tutto molto più difficile. Unire due o più azioni semplici, diventa una sfida vera esaltante. Salire sulle scale e saltare da un piano all’ altro rende la vita difficile. Il gocatore si abituerà a prevedere lo schema di gioco e a progredire salento e saltando barili con grande stile, per non parlare della possibilità di ” tagliare ” il più possibile lo scenario da vero ninja. donkeykongA quel punto a qualcuno parve diabolico il concetto e disse: “La scheda non scorre!“. Il significato che ha questa frase sta nel voler indicare le proprietà harware, il circuito stampato che ogni coin-op possedeva, ognuna differente. A Donkey Kong non era stata implementata la scheda hardware che consentiva lo scorrimento dei giochi. ” Bella Fregatura! ” direste, ma le idee correvano e si pensò subito a quattro schermi collegati tra loro. Il sistema di controllo era stato ideato con un joystick e un pulsante, ma all’ inizio era solo stata presa in considerazione l ‘uso dal manettino… questo vuol dire che Mario non avrebbe saltato senza quel pulsante accanto! L’ elemento strategico del gioco era quello di non evitare i barili saltandoli come poi è successo, ma inserendo il pulsante per far saltare Mario, il gioco prendeva una nuova vita e divantava molto più divertente. Miyamoto a riguardo dice: ” A mio avviso, se non avessimo fatto saltare Mario, sarebbe venuto fuori un gioco di una difficoltà inimmaginabile. “. Si poteva prendere un ‘altra strada, ovvero sarebbe bastato spingere in alto il joystick al posto di aggiungere un bottone da schiacciare… E fu così che Mario imparò a saltare.

Forty e le sue storie di vita vissuta dei grandi precursori dei videogiochi, tutti i lunedì placa l’ orrendo inizio della settimana e rasserena ogni piccolo Mario che albega in tutti voi 🙂

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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La mia letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

letterina-babbo-natalequest’anno sono stato molto buono e sono sicuro che tu lo abbia notato. Sono certo che tu ti sia accorto della mia proverbiale calma quando il commesso mi ha venduto Full Metal Jacket in HD-DVD per la mia Playstation 3. Sono convinto che ti sia accorto della mia generosità quando il simpatico commesso mi doveva dare 2 cent di resto (i decimali del prezzo finiscono sempre per 98) e ho ben pensato di lasciarglieli come mancia. Dall’alto della tua bontà e forza di vita sono certo che tu ti sia annotato che quest’anno non ho acquistato nemmeno una collector’s edition e tantomeno un pacco di carte di World of Warcraft.

Per queste validissime motivazioni, che solo in pochi possono vantare, mi piacerebbe trovare sotto l’albero questi regali belli impacchettati, come solo tu sai fare:

una bella Xbox 360, con il Red Ring of Death inserito così posso andare dagli Hardcore Gamer a chiedergli se Hardcore Gamer significa avere tanta pazienza, anche a Natale. Poi vorrei un bel film in Blueray da inserire nella mia nuova Xbox 360 e poter andare da chi dice che la Xbox 360 ha l’alta definizione, solo perchè ha la connessione HDMI. Il terzo pensiero che mi piacerebbe scartare sotto l’albero è avere un router Wi-Fi già collegato a internet per poter navigare senza fili con la mia nuova console, e rendermi conto che mi tocca alzarmi ad attaccare il cavo di rete. Una volta che ho aperto tutti questi bellissimi regali, che ho rinfacciato tutto quanto ai miei nemici di console e il mio ego si sia gonfiatoa dismisura, vorrei la pace nel mondo: si!

Basta Console War nel mondo! Pace e Bene per tutti, di qualsiasi casata tu faccia parte.

Anche a te, che stai leggendo, ti auguro un caldissimo e bellissimo Natale, qualsiasi console tu accenderai sotto l’albero quest’anno.

Luca “Loco” Locorotondo
Computer su misura, Siti Internet e Assistenza Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) su Fanbit

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Xbox 360 Vs PS3: Considerazioni finali 2009

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Yo Gamers 🙂 Un altro anno è passato e tanto si è detto sullo scontro diretto dei videogiochi multipiattaforma Xbox 360 Vs PS3. Quello che si è visto sul web inerente all’ argomento, è la scarsa voglia di approcciare seriamente la questione perché si è schiavi della pura convinzione che la console che si è comprata, sia la migliore e questo rimane indiscusso senza replica. C’ è gente che ti addita che sei un ” fanboy “, c’ è altra che litiga subito quando esponi argomenti ” pungenti “, c’ è altra che sta fuori dal coro perché è ” Nintendiana “. Io in questo lasso di periodo ho cercato di essere il più imparziale e dare alla luce i fatti per come semplicemente stavano. Ho letto su forum che si paragonavano cut-scene senza senso e se ne discuteva per pagine e pagine senza dare una vera spiegazione, video discussi da tutto il mondo-web che non replicava realmente nessuno ma pestavano duro sul fatto che “ un giorno quella console darà il massimo… “. Io dico soltanto una cosa che non deve essere presa come ” La legge del Forty “, ma detta come la penso magari non verrà capita comunque. Se io dovessi comprare un videogioco, voglio che la mia esperienza video-ludica sia intrapresa nel migliore dei modi. Se un gioco ” scatta ” e scende il frame-rate troppo spesso, non ci gioco. Se un gioco è difficile perchè non è stato implementato un buono sviluppo dei controlli e quindi la difficoltà è soltanto manovrare il mio alter-ego, non ci gioco. Se i server on-line ” laggano ” parecchio, non ci gioco. Sarò maniaco dei videogiochi, ma vedere persone che giocano mai al massimo della grafica, che non notano rallentamenti quando magari la scena è caotica sullo schermo, che diventa snervante uscire da situazioni banali per via della goffaggine del mio omino, io dico che non vale il tempo che utilizzo per la mia passione.

Forty non è dalla parte di nessuno, ma apprezza i grandi lavori fatti per noi hardcore gamers e i piccoli lavori delle mini software house che ci mettono stile e passione… e soprattutto: Niente Pirateria 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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Tradimenti sotto l’albero

Mai come quest’anno la tentazione di tradire (anche solo per un attimo) il mio amato PC bussa alla porta del mio cuore, richiamando a gran voce la mia attenzione di videogiocatore anziano; ne ho viste troppe quest’anno, e la sensazione che il futuro dei videogiochi sia ahimè sempre più lontano dalle piattaforme Windows è ormai qualcosa di più che un semplice sentore di puzza di bruciato. Tanto vale, quindi, iniziare seriamente a guardarsi intorno…e quale momento migliore per farlo che il periodo Natalizio?

Sotto l’albero mi piacerebbe trovare una bella PlayStation3 Slim da 250 Gb, magari in bundle con l’osannato Uncharted 2: Il covo dei ladri (PEGI 16+); inutile girarci intorno, il secondo capitolo delle avventure di Nathan Drake è prodotto da non prendere sottogamba, un nuovo punto di riferimento per i giochi d’azione e una killer application che tutti i concorrenti di Sony invidiano alla PS3. Passare il Natale a meravigliarmi di fronte al capolavoro dei Naughty Dog sarebbe sicuramente un programmino da leccarsi i baffi…

Sotto l’albero, in effetti, mi piacerebbe trovare una Nintendo Wii: non chiedo tanto, mi basta la bianca console Nintendo ed una qualsiasi delle mille e mille raccolte di mini-giochi uscite in questi anni per divertirmi, durante le feste, in compagnia degli amici. Mi piacerebbe provare l’effetto che fa mettersi tutti insieme davanti alla TV telecomando e Nunchuck alla mano, agitandosi come dei dannati e ridendo come matti per qualche minuto…prima di passare ad una classica tombolata o ad una tiratissima partitona a Risiko!; poi ovviamente finite le feste penso che finirei addirittura per dimenticarmi dell’esistenza della pallida console, ma come detto mi accontento di divertirmi giusto sotto Natale.

Sotto l’albero, infine, sarei curioso di trovare una Xbox 360. Magari con un Forza Motorsport 3 (PEGI 3+), che la voglia di consumare un joypad a furia di sterzate e controsterzate mi cova dentro da troppo tempo; non vi nascondo, in ogni caso, che probabilmente finirei per tenere in caldo la console Microsoft fino a marzo 2010, quando dovrebbe arrivare sugli scaffali il fedifrago (perlomeno del punto di vista PS3) Final Fantasy XIII (PEGI 12+)…giusto per provare l’ebbrezza di fare anche io un poco di sana console war. Ah, quante opzioni, quanta indecisione…

La verità è che l’unica cosa ad aver tradito qualcuno, in questi giorni, è il tempo (nell’accezione meteorologica del termine); per questo motivo, a pensarci bene, sotto l’albero vorrei trovare semplicemente una bella pala per spalare la neve che ha ricoperto la mia povera automobile…le corna al mio PC le metterò un’altra volta. Buon Natale!

Sempavor
Fanbit

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[Calli sui pollici] Marilyn Manson e Microsoft, stesse iniziali, stessa filosofia…

Ring of death T-shirtTranquilli ragazzi, non è l’ ennesimo articolo ridicolo e retrogrado che punta il dito contro le rockstars e i videogames per trovare il capro espiatorio al disagio e alla violenza dei giovani d’ oggi.

Tutt’ altro! Quì si parla di marketing e di come la pubblicità negativa sia spesso più efficace di quella “consueta”.

Molti VIP dei nostri giorni infatti hanno percorso la strada del proprio successo lastricandola con del cattivo gossip e con l’ antipatia di molta gente.

Il suddetto Marilyn Manson non è che uno dei tanti esempi di questa filosofia di mercato.

Chi non ha mai sentito parlare di una delle tante storie, più o meno fondate, che hanno come protagonista questo eccentrico personaggio?

Scherzosamente mi piace pensare che anche Microsoft abbia sempre seguito questa strategia.

Ad esempio sono numerosissime le leggende che ruotano attorno a Bill Gates: si dice che da giovane abbia violato il sistema di sicurezza della propria scuola; che abbia rubato i primi progetti al proprio compagno di stanza; che il suo “monopolio” sia dovuto al fatto che abbia spietatamente assorbito ogni suo concorrente (voce citata anche in una puntata dei Simpson :-D); fino ad arrivare ad una strampalata ricerca di numerologia che lo identifica addirittura come l’ anticristo!

Roba da far impallidire Marilyn Manson, più di quanto non lo sia già!

E che dire di tutte le discussioni che si sono levate su Windows Vista? Nel bene o nel male il sistema operativo era sulla bocca di tutti…e sugli hard disk di altrettanti.

Ovviamente in questa spirale di cattive nomee c’ è dentro anche la nostra cara Xbox 360.

Dopo aver combinato un bel pasticcio con le CPU “ingellate male” (mi riferisco al gel termoconduttivo di qualità scadente), l’azienda di Redmond è riuscita a fare del suo servizio assistenza un vero e proprio punto di forza in quanto ad efficienza.

Quando si acquista un’ apparecchio elettronico infatti si viene colti dalla fobia di eventuali problemi legati al prodotto che potrebbero farci perdere tempo e pazienza tra garanzie, scartoffie e centri assistenza, tanto più che molte volte si pronunciano le fatidiche parole: “Faccio prima a prenderne uno nuovo!”

Con Xbox 360 i problemi di produzione ci sono, questo è un dato di fatto, ma al contrario delle altre ditte produttrici, l’ assistenza tecnica non rappresenta una noia poi così grande.

Una telefonata, il corriere ritira la vostra console, l’ hard drive con i vostri sudati salvataggi rimane a voi e nel giro di pochi giorni sarete di nuovo sul divano con il vostro pad tra le mani, coccolati da un mese di Xbox Live gratuito (omaggio della casa) e magari con la garanzia estesa di un’ ulteriore anno.

 “Alza la cornetta! Microsoft ti aspetta!”

Un’altra cosa incredibile è il “Red ring of death” (così sono stati ribattezzati i tre led rossi sul quadrante che indicano il presentarsi di questo problema con la CPU), che in America è diventato un vero e proprio trend: esistono infatti delle T-shirt che sfoggiano sul petto l’ effige del famigerato errore di fabbrica.

E come non citare il famoso “rimedio della nonna”?! Provate a prendere una 360 “affetta” da red ring of death, avvolgetela in una coperta, fatela lampeggiare di rosso per una ventina di minuti, spegnetela, riaccendetela e questa tornerà a funzionare finche non la spegnerete nuovamente.

So che è curiosa come cosa, ma vi giuro non è una leggenda metropolitana, nella maggior parte dei casi funziona davvero, ma non chiedetemi i perchè. Ma torniamo a parlare di cose un pò più serie.

L’ azienda d’ informatica americana ha cercato di ovviare al problema del surriscaldamento della scheda madre assemblando le console con nuovi componenti e apportando modifiche nella loro produzione: la prima è nota come Falcon, la seconda come Jasper. Il risultato? Come dei collezionisti d’ antiquariato che esaminano meticolosamente il loro potenziale acquisto, gli aspiranti possessori di Xbox hanno cominciato a controllare numeri seriali, voltaggio e amperaggio del trasformatore alla ricerca della “nuova specie” di console in circolazione che facesse al caso loro. E chi aveva già comprato un vecchi modello? Semplice! Spesso colto dalla medesima psicosi, vendeva la “vecchia” versione per prenderne una nuova, segnando così un’ altra tacca sulle console Microsoft vendute.

Non serve tempestare le persone con spot televisivi  e cartelloni al neon, basta una semplice magia: prendi qualcosa di negativo, mettilo nel cilindro e… “Puff!” Ne fai saltare fuori un business. L’importante è che la gente continui a parlarne.

Certo dire che Bill Gates è l’ anticristo ha dell’ assurdo, ma non si può certo negare che quelli della Microsoft ne sappiano davvero una più del diavolo!

 <<They love you when you’ re on all the covers. When you’ re not then they love another.>>

<<Ti amano quando sei su tutte le copertine. Quando non lo sei amano qualcun’ altro.>>

“The dope show” – Marilyn Manson

 

Matteo “Ganesh” Viola
Fuck totum di un videogame store

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Eiji Aonuma e Daiki Iwamoto ci svelano il mondo fatato di The Legend of Zelda: Spirit Tracks

icon_linkAvevamo già dato il massimo? Cosi si apre l’ intervista fatta dal presidente di Nintendo, Satoru Iwata ai suoi ragazzi della divisione Entertainment Analysis & Development. Entrambi i colleghi hanno lavorato sia sul progetto “The Legend of Zelda: Phantom Hourglass” che su quello odierno ovvero “The Legend of Zelda: Spirit Tracks”. Iwamoto-san ha svolto il compito di director della serie, mentre Aonuma-san ha partecipato all’ edizioni Wii e DS di “Zelda” come director per la console Wii e come producer per quella DS.icon_zelda Il lavoro svolto da Aonuma-san sulla versione “Twilight Princess” è stata in parallelo con quella di “Spirit Tracks” fino al completamento della prima per poi dedicarsi completamente a quella per DS, già essendo ben avviati i lavori e quindi non potendone prenderne parte appieno fin da subito. Dato questo problema iniziale, il sig. Aonuma ha dovuto posticipare l’ uscita del videogioco per riprendere in mano la situazione ed avere una visione globale e piena del videogioco.icon_anjean Oggi con questo nuovo capitolo di Zelda, Aonuma-san ci conferma: ” Circa la metà del team aveva lavorato anche a Phantom Hourglass, quindi in un certo senso ho messo tutto nelle loro mani. “. Anche questa volta si è ripetuto lo stesso lavoro e quindi Mr. Aonuma ha lavorato appieno soltanto gli ultimi mesi, ma lo ha fatto veramente con estrema classe e cura dei dettagli.

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Iwamoto-san conferma l’ eccellente esecuzione del prequel, puntualizzando sulle molte nuove caratteristiche di Phantom Hourglass. Fortunatamente il producer Aonuma aveva ancora tante idee da poter sfruttare e le ha inserite nel nuovo capitolo Spirit Tracks. Il paragone si potrebbe fare per Majora’s Mask che ha avuto origine alla fine da Ocarina of Time. Ricordiamo che Ocarina of Time, oltre a essere il videogioco più bello del mondo ( scusate ma lo volevo dire da una vita anche se nessuno mi crede… NdForty ), è stato il primo Zelda in 3D. icon_coleLa sfida come allora era di proporre il ” Sistema dei tre giorni “. Per poter sviluppare in un solo anno Majora’s Mask si doveva adottare una base di sviluppo rapida e anche per Spirit Tracks è stata così, sotto consiglio di Miyamoto-san e di un altro director, (Yoshiaki) Koizumi-san. Il progetto è davvero piaciuto e l’ implementazione su DS di poter prendere appunti col pennino sullo schermo era un’ idea di 10 anni fa. Poi la domanda cruciale di Iwata: A qualcuno piacciono i treni? A lui sono sempre piaciuti fin da quando era bambino e a quei tempi ce n’ erano a vapore addirittura, ma la risposta di Aonuma e stata pacata: Nessun fanatico delle ferrovie. icon_phantomLa motivazione chè ne è scaturita per usare i treni in Zelda, è spuntata da un libro intitolato “I binari continuano“. E’ il libro che leggeva Aonuma al figlio per addormentarlo tutte le notti. L’ idea di inserire un treno anche in Zelda era piuttosto irreale, ma col susseguirsi delle vicende, la nave del prequel è stata rimpiazzata col favoloso treno. Metà del tempo di programmazione è ricaduto sulla decisione della creazione dei binari. Siccome nel libro il treno dovava percorrere la strada che voleva costruendo rotaie ovunque, Link dovrà riprisinare già la linea ferroviaria distrutta e quindi precedentemente esistente. icon_staven In questo nuovo capitolo si è cercato di seguire una ideologia per Zelda di tipo classica, apportando delle modifiche innovative al gioco. Questa volta i rompicapi superano di gran lunga i soliti semplici giochi che erano stati propoti, migliorando il gameplay e le lotte di cervello. Un gran numero di donne hanno potuto assaporare la scorsa versione su NDS e confermano Aonuma e Iwamoto che lo faranno ancora col nuovo capitolo ovvero Spirit Tracks. Per ultimo, Iwata ha confermato che sarà possibile giocare tutti insieme con più DS a questa versione di Zelda, magari a Capodanno, e scatenarsi nelle lotte con la sezione multiplayer, tutti appassionatamente in allegria.

Forty in versione ” natalizia ” è sempre qui ad augurare a tutti i gamers di passare un felice Natale in compaglia del videogioco giusto 🙂

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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[My Fifty Cent] E’ tra noi, ma parla in giapponese

final_fantasy_xiii_logoIo godo a vedere certe cose. Mi vengono i brividi e mi tornano alla mente momenti passati nell’attesa dell’uscita del nuovo capitolo della saga e il momento preciso che, tolta la carta della confezione, inserisco il disco nella console e inizio la mia interminabile partita a Final Fantasy. Il tredicesimo capitolo sembra promettere davvero molto, sono parecchi mesi che fa parlare di se al punto che le testate giornalistiche ne hanno addirittura recensito la demo in giapponese! Cose da matti per Final Fantasy XIII.

Il gioco si trova sugli scaffali giapponesi a partire da ieri, giovedì 17 di dicembre. Come è giusto che sia, nelle reti televisive del paese sono girati diversi video pubblicitari per invogliare le vendite. I filmati sono brevi (i classici 30 secondi di uno spot) e dicono poco, ma se siete dei veri drogati di Final Fantasy, ho come la senzazione che “il cosa” comunicano questi filmati, non conti.

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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Xbox 360 Vs PS3: Mercenaries 2

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Il giovedì è finalmente arrivato ed una nuova sfida è appena iniziata. Come di consueto è giunto il momento di mettere alla prova un altro titolo multi-piattaforma per capire quale è la versione migliore sulle console di nuova generazione, ossia Ps3 e Xbox 360. Mercenaries 2 è il classico videogioco che lascia impresso un buon divertimento senza troppi fronzoli, giusto per passare qualche oretta a devastare il mondo. Oggi voglio farvi vedere un po’ di screens di un videogioco che è uscito 1 annetto fa, ma che lascia ancora qualche dibattito di troppo e quindi ho voluto riportarlo qui nella mitica sezione dei blog con VG-Factor la questione cruciale.

mercenaries 2 v-syncPartiamo subito decisi nel voler proprio “ infamare ” sulla console che ha visto troppo spadroneggiare nell’ arena dei confronti. Se notate sulla parte sinistra dell’ immagine, noterete lo scoglio segato a metà e tiportato più in alto. E’ proprio l’ immagine presa dalla sequenza dello scafo che sfreccia a velocità smodata sul pelo dell’ acqua e Xbox ha delle grandi lacune che PS3 gestisce senza vacillare. Durante questa scena, i problemi di Tearing come quelli di V-Sync si sono fatti notare veramente tanto, impedento la fluidità del gioco senza intoppi. Duro colpo che prende subito la versione del videogioco per la console di Microsoft e Sony sghignazza.

mercenaries 2 lad In quest’ altra immagine è stato riportato il devasto che si può generare a bordo di un carro armato e fortunatamente non esistono visibili differenze su entambe le versioni. L’ unica tangibile è quella della diversità dei colori per via della brillantezza dell’ immagine. Quando l’ inquadratura è più vicina sugli oggetti, la differenza è più visibile. Come tutte le volte, PS3 rimane più vivace e sgargiante a differneza di Xbox 360 che è più naturale e ombreggiato. Qui non mi voglio sbilanciare perchè per adesso vince PS3.

mercenaries 2 textureAdesso arriviamo al verdetto finale con tanto di taglio della testa. Da questo ultimo screenshot potete notare quanto siano diverse le textures sulla collinetta. E’ difficile da pensarlo, ma PS3 da il pagone a Xbox 360 che rimane con le immagini slavate sui fondali, incredibile. Dopo tutta la fatica a dire che il tool di programmazione di PS3 è pessimo e la scheda grafica di Xbox 360 è migliore, fanno uscire un titolo così?!? Lo avranno fatto apposta… 😀

Forty, il creatore delle scene del delitto dei videogiochi multipiattaforma di nuova generazione, tutti i giovedì svela i delitti del maggiordomo solo su VG-Factor 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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Facciamo notte

Ore 20:30, lei esce per andare alla palestra.

Muovendosi silenzioso e mortale come un ninja, il maschio finisce di lavare i piatti ancora prima che l’eco del rumore della porta che si chiudeva sia svanito, da una ripassata ai fornelli e alla tavola come fossero una cosa sola, scalda l’acqua nel bollitore elettrico, e mentre l’elettrodomestico fa il suo dovere corre ad accendere il PC. Scivolando con le pattine sul pavimento, il saettante figuro torna in cucina, si versa il caffè (bollente) e, ponendo la massima attenzione nei movimenti, torna con altrettanta saettante leggiadria alla postazione di gioco (ormai pronta ad accoglierlo), senza versare una sola goccia del suddetto liquido bollente. Il tempo è prezioso, sa che non deve sprecarlo.

Rapido giro sulla rete, giusto per venire a sapere che qualcuno ha scoperto un trucchetto per avere munizioni infinite in Call of Duty Modern Warfare 2 (PEGI 18+), o che una nota rivista cartacea dedicata ai giochi PC a partire dal mese di gennaio uscirà in edicola senza gioco allegato, o ancora che uscirà un nuovo videogioco ambientato nel mondo di Tron e che si intitolerà Tron: Evolution, o che Nintendo a fine ottobre ha registrato il marchio “Zii” forse per impedire ai prodotti tecnologici di un “concorrente” (che proprio Zii si chiama) di invadere il Giappone, o…il maschio tira il fiato, riordina le idee; troppa cultura in una volta sola non fa mica tanto bene.

Fine del momento culturale, il tempo stringe. Il maschio è combattuto tra l’avviare un Dragon Age: Origins (PEGI 18+), un FIFA Manager 10 (PEGI 3+) o la versione demo di Colin McRae DiRT-2 (PEGI 12+), giusto per vedere cos’hanno di tanto speciale queste fantomatiche DirectX11; dopo 5-minuti-5 carichi di tensione il maschio, incapace di fare una scelta e terrorizzato dallo scorrere inesorabile del tempo, avvia il primo sparatutto che gli capita a tiro (tipicamente un Far Cry 2 – PEGI 16+ – a caso) o ancora meglio il videogioco sportivo la cui scatola sia più facilmente raggiungibile senza alzarsi dalla sedia (NBA 2K10 – PEGI 3+ – in simili frangenti è una manna). Ma questo è solo un antipasto: mentre giochicchia senza metterci troppo impegno il maschio sta già pensando, anzi ha già deciso a quale dei suoi videogiochi preferiti dedicherà davvero la propria serata di libertà. Lo avvia, carica la partita, e…

…ore 21:30 (di già?!?!), lei è di ritorno dalla palestra. Il maschio non riesce ad abbassare il volume delle casse, e per evitare che lei -dall’uscio – capisca che lui sta videogiocando, con una manata scaraventa le casse giù dalla scrivania, strappando cavi e mutilando eventuali animali domestici che dovessero trovarsi a pascolare nei paraggi. Con una mortale combinazione ALT+TAB (lui sa già che questa combo manderà completamente in palla il PC, ma pazienza) il maschio esce dal gioco, e si prepara a fingere di essere impegnato in una qualsiasi altra occupazione: tipicamente, spolverare lo schermo del PC.

Un “ciao, sono tornata“, e poi solo attimi di silenzio e tensione. Dal salotto, improvvisamente, rumore di TV. Lei esulta, c’è la sua serie preferita e gli episodi sono anche quelli nuovi (ma non la passavano il lunedì quella boiata pazzesca?!?!): una manna dal cielo. Il maschio riavvia con la massima tranquillità il PC, e si prepara ad una lunga, lunghissima serata videoludica. Facciamo notte, va.

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 18 dicembre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
Fanbit

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