[My Fifty Cent] Tokyo Game Show come la nostra vecchia Smau?

tokyogameshow2009

Sulle riviste del settore ho potuto leggere un certo malcontento circa l’ultimo Tokyo Game Show tenutosi, appunto, a Tokyo. Aimè, la mia presenza sarebbe stata impossibile, quindi il mio pensiero lo baso su quanto trovato di scritto in rete e su carta stampata (si, esiste ancora).

Rimango allibito leggendo che il creatore di Mega Man, Keiji Inafune, durante un party riservato a pochi eletti nello stand di Capcom chieda ai presenti se la fiera di quest’anno faccia schifo… e che marchi maggiormente il quesito col ditino alzato sottolineando di essere sinceri nella risposta. Si scopre dopo diverse risposte negative dal pubblico, che il suo pensiero sia poco roseo e faccia pressapoco così “Personalmente, guardando i videogiochi presentati al Tokyo Game Show mi sono detto: caro mio, il giappone è finito, la nostra industria del videogioco è andata.” Conclude il discorso premendo sul fatto di stare comunque tranquilli che Capcom sta facendo il possibile per far si che ciò non avvenga realmente. Proseguo a leggere e scopro che in fiera sono stati messi dei piccoli stand, dei “banchetti” di periferiche, scuole di design o organizzazioni commerciali che in un’altra fiera presa a caso (E3) sarebbero stati accantonati in un angolo al buio con la luce spenta e di spalle, in castigo. Questo scenario mi è parso di vederlo tempo fa durante gli ultimi anni di vita “pubblica” di SMAU, quando si iniziava a vedere uno scambio tra i grossi stand con donnemezzebiotte-munite, in cambio di piccoli sgabbiozzi con racchie-annesse.

La lenta e agonizzante morte di SMAU, l’ho vissuta sulla mia pelle e ancora mi fa male: era una tappa fissa che mi permetteva anche di bigiare da scuola, giustificato dai miei genitori! Insomma, una pacchia: per un giorno all’anno potevo immergermi in un mondo di tette, culi, videogiochi e gadget. Se penso ai miei alter-ego di Tokyo, mi spiacerebbe davvero molto che anche a loro possa capitare una cosa simile, perchè so molto bene che cosa significhi.

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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I…realistici mercanti di Dragon Age: Origins

Dragon Age: Origins, il gioco di ruolo a marchio Bioware uscito il 6 novembre scorso su PC e Xbox 360 (atteso per il 20 novembre su PlayStation 3), ha in poco tempo messo d’accordo critica ed utenti. Tanti gli aspetti positivi di quello che, ormai è assodato, può giustamente essere definito il degno erede di Baldur’s Gate: la grande libertà decisionale lasciata all’utente (il quale può letteralmente plasmare il suo destino nel Ferelden), il buon sistema di combattimento (che, unito alla visuale dall’alto esclusiva della versione PC, diventa ottimo), una serie di personaggi già entrati nei cuori degli appassionati di giochi di ruolo (l’enigmatica Morrigan, il pacifico Alistair…), la complessità del mondo dove è ambientato il gioco (mondo che, pur ricalcando i clichè del genere fantasy, presenta un certo tasso di originalità).
A ben guardare, però, Dragon Age: Origins può vantare un altro primato: i mercanti più realistici mai visti in un videogioco.

Senza svelare alcun dettaglio della trama (sarebbe un delitto!), una volta concluso il lungo “prologo” il giocatore giunge, insieme ai propri compagni di viaggio, nell’accampamento, un luogo dove riposare e dal quale partire di volta in volta all’avventura verso le più disparate mete presenti sulla mappa di gioco.
Tra i vari personaggi che popolano questo luogo ameno, vi è anche il mercante Levi Dryden: costui vi proporrà di affrontare una particolare missione, a condizione che voi prima…acquistiate il relativo DLC. Una delle possibili risposte che possiamo dare al mercante, ovvero quella affermativa (“si, la missione mi interessa“, in parole povere), è infatti preceduta dalla nota che sarà necessario acquistare ovviamente con denaro sonante il relativo contenuto aggiuntivo per poter intraprendere questa avventura. Come dicevo, mai visto in un videogioco un mercante più realistico!

In passato avevamo già parlato (in questo post) dei DLC di Dragon Age: Origins, ovvero dei contenuti aggiuntivi scaricabili destinati ad aumentare la già notevole longevità del gioco (nuove missioni, armi, oggetti…a sentir Bioware l’uscita di questi DLC sarebbe stata programmata da qui ai prossimi 3 anni). La Fortezza dei Custodi altro non è che il primo DLC (con Il Prigioniero di Pietra) disponibile per il gioco, ed aggiunge una quest che ci porterà ad esplorare la fortezza dei Custodi Grigi e i misteri che la avvolgono.

Se è vero che Electronic Arts e Bioware hanno sicuramente messo a punto non solo un ottimo Social Network, ma anche un comodissimo sistema di gestione dei contenuti aggiuntivi in-game per il loro Dragon Age: Origins, è altrettanto vero che incontrare all’interno del gioco un mercante virtuale che propone (di fatto) una transazione reale…spezza anche solo per un secondo la magistrale atmosfera del gioco. A meno che le intenzioni di publisher e sviluppatori non fossero davvero quelle di creare…il mercante più realistico mai visto in un videogioco.

Sempavor
Fanbit

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Xbox 360 Vs PS3: Modern Warfare 2

MW_2_LogoYo Gamers 🙂 Questa sfida si presenta agguerritissima fin da quando si nominava solo il nome. Stiamo parlando di un videogioco che al lancio ha fatto milioni di vendite e addirittura molti fornitori hanno rotto il ” Day One ” delle vendite nei negozi per accaparrare più clientela possibile perché è stato un evento col botto. Mai così tanta folla si è spinta a comprare il seguito di un videogioco che faceva sperare davvero tantissimi amanti degli FPS come noi Hardcore Gamers. La battaglia si sa, è sempre la stessa e come di consueto ecco le console next-gen che si sfidano e qui Forty è pronto a svelarvi tutti i particolari. Modern Warfare Comparision ExtremeGiusto per accennare il fatto che la versione PC vince il confronto con le console a parità di risoluzione per via della brillantezza e degli effetti grafici superiori che ovviamente una scheda grafica di ultima generazione sa dare. Il vero scontro tra PS3 e Xbox 360 è veramente all’ ultimo pixel perché sono incredibilmente molto simili. Ho voluto riportare gli screenshoots più significativi a lato per notare quanto sia reale questo confronto. Guardandoli attentamente in sequenza dall’ alto al basso si noterà quanto il ghiacciaio su PS3 sia più scuro che su Xbox 360, a parità di contrasto. Le venature della neve sono più lucenti e definite su Xbox 360 che PS3. Questo accorgimento lo potrete fare anche sulle pieghe delle divise militari dei soldati, quando il sole si trova giusto all’ orizzonte, infatti i colori da verde cupo su PS3 diventano contornati di ocra su X360. Altro piccolo dettaglio che sfugge nei combattimenti frenetici di Modern Warfare 2 sono le ombre e gli effetti di luce che scintillano dalle superfici metalliche. Per capire dove sta l’ effetto multicampo, potete notare la cromatura nel mirino nell’ immagine a lato che è più variegata per X360 e l’ ombra sul blindato sotto è più sfaccettata sempre su Xbox360 che su PS3 infatti risulta meno dettagliata e sfuocata ed in alcuni casi assente in varie location..Modern Ombre Sono veramente dettagli colti con la lente d’ ingrandimento perché il framerate è sempre liscio e pulito, senza inceppi ne di V-Sinc per la sincronizzazione dell’ immagine e durante le cut-scenes. Le fiamme che si possono vedere durante le esplosioni, così come il sangue riverso sul cruscotto a mo’ di splatter, rimane invariato su entrambe le nostre console. Vittoria per Xbox 360 su PS3 di poco ma decisivo. Molti non noteranno nulla di che ed infatti potrebbe sembrare un pareggio, ma si vince anche con poco 😉

Forty, il Rambo da Frag più pazzo che c’è, vi aspetta tutti i giovedì per le sfide multipiattaforma di VG-Factor 😀

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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Un Natale firmato “The Sims 3” per Electronic Arts

Con l’approssimarsi del Natale Electronic Arts si appresta a rilanciare in grande stile uno dei suoi marchi più prestigiosi, The Sims, che recentemente (giugno 2009) ha visto comparire sul mercato la sua terza incarnazione, The Sims 3. Anche in questo caso, il simulatore di vita più venduto nella storia dei videogiochi ha ottenuto oltre all’apprezzamento del pubblico anche un ottimo riscontro di vendite.

Il 20 novembre prossimo è prevista l’uscita della prima espansione del terzo capitolo della saga (e scommettiamo che, di espansioni, in futuro ne arriveranno molte altre): The Sims 3 Travel Adventures; in questa espansione i Sims partono all’avventura nelle destinazioni più famose del mondo (in dettagliO: Cina, Francia ed Egitto; Stresa, stranamente, non c’è), dove potranno condividere nuove storie e cambiare per sempre la loro vita sim-ulata.

Se siete appassionati della saga, però, c’è un’altra data da segnare sui vostri calendari: il 4 dicembre prossimo. E’ per quella giornata che Electronic Arts ha deciso di avviare la “campagna” che dovrebbe portare The Sims 3 a festeggiare un ottimo Natale: il 4 dicembre verrà infatti ripubblicata la The Sims 3 Collector’s Edition (con la chiave USB da 2 GB a forma di diamante verde, contenente colonna sonora, wallpapers, ecc…), già vista sugli scaffali in occasione dell’esordio estivo del gioco; sempre il 4 dicembre arriverà nei negozi la The Sims 3 Mouse Edition (caratterizzata da un mouse bianco personalizzato “The Sims 3” che si illumina di verde al suo utilizzo), una nuova edizione da collezione per chi preferisse un mouse alla chiavetta USB; infine, il 4 dicembre uscirà la The Sims 3 Travel Edition (che contiene il gioco base più la prima espansione in una valigetta di metallo), che celebra con questa versione “di lusso” l’uscita di The Sims 3 Travel Adventures.

Se voi o la vostra fidanzata avete una passione per i Sims, sappiate che il vostro portafogli è atteso da un periodo molto, molto difficile…

Sempavor
Fanbit

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Il primo amore non si scorda mai…o no?

Non so quanti anni abbiate voi che mi state leggendo, ma io (che sono videogiocatore anziano, come ho avuto modo di sottolineare in tante altre occasioni) di anni sul groppone ne ho già una discreta quantità, e posso affermare senza tema di smentite che la nota sentenza “Il primo amore non si scorda mai” non è del tutto veritiera.
Per restare nell’ambito dei videogiochi, che qui ci compete, possiamo citare gli esempi di Bioware e di Infinity Ward, esempi che dimostrano come effettivamente il ricordare o meno il proprio “primo amore” sia una questione puramente…soggettiva.

Sia Bioware che Infinity Ward devono gran parte delle loro fortune attuali al mondo PC, a tutti quegli appassionati che da una decina (abbondante, almeno nel caso di Bioware) d’anni a questa parte si divertono con i prodotti delle due software house. Se per quei maestri dei giochi di ruolo che rispondono al nome di Bioware possiamo risalire fino al 1998 e citare i vari Baldur’s Gate e Neverwinter Nights, per i maestri degli sparatutto conosciuti come Infinity Ward torniamo indietro nel tempo “solo” fino al 2003 e facciamo il nome di Call of Duty. Giochi che hanno fatto la storia proprio su piattaforma PC: alzi la mano chi non si è mai avventurato nel magnifico mondo fantasy di Baldur’s Gate, o chi non ha mai incrociato il proprio M1 Garand in una sfida multiplayer di Call of Duty.

Il “primo amore” di Bioware e Infinity Ward è, dunque, proprio il PC.
Bioware pare non aver scordato questa infatuazione giovanile: il recentissimo gioco di ruolo fantasy Dragon Age: Origins, uscito su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, ha proprio nella versione PC la sua iterazione migliore; a partire dalla grafica, passando dal sistema di controllo (mouse e tastiera confermano la loro superiorità sul pad, perlomeno in certi generi videoludici) fino ad arrivare al sistema di telecamere (la comodissima visuale dall’alto è disponibile esclusivamente su PC), tutto sta ad indicare nel PC la piattaforma di riferimento per questo ottimo prodotto.
Nel cuore di Infinity Ward, apparentemente, la situazione è ben diversa: il campione di incassi Call of Duty Modern Warfare 2, infatti, ha spezzato i cuori di più di un utente PC. Il multiplayer online ridotto a 9 giocatori anche su PC (esattamente come per le console), l’addio al supporto ai server dedicati (vera e propria istituzione in ambito PC), l’assenza di una collector’s edition per la piattaforma Windows dimostrano chiaramente come il primo amore di Infinity Ward sia stato rimpiazzato con altre (e più redditizie) donzelle, chiamate PlayStation 3 e Xbox 360.

Ve l’ho detto, non è sempre vero che il primo amore non si scorda mai. Ma che tristezza…

Ti interessa l’argomento? Ascoltaci venerdì 20 novembre dalle 21:30 sulle frequenze di RMF.

Sempavor
Fanbit

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Bentornati a Rapture con Thomas Jordan, il nuovo boss di Bioshock 2

JordanNegli studi di 2K Marin si sta compiendo uno dei videogiochi che apriranno un nuovo mondo a noi giocatori in fatto di esperienza videoludica in stile letterario enigmatico. Ora a portare avanti questo videogame dall’ eredità ben pesante lasciata da Ken Levine, entrerà in gioco il nostro nerd Thomas Jordan. Questo passaggio di palla non è stato penalizzante per il buon sviluppo del sequel di Bioshock perché ci saranno svolte decisive che faranno cambiare più e più volte la considerazione che si ha di questo stupendo ed affascinate game. Nell’ intervista rilasciata da Jordan qualche tempo fa, si sono fatti trapelare molti aspetti che nessuno sapeva fino ad ora. Entreranno in scena parecchie varianti come le Big Sisters, la dottoressa Lamb in chiave maligna e il personaggio predominante nella storia che non sarà altro che il primo Big Daddy. Facciamo un po’ il quadro della situazione. Nel primo Bioshock c’ era questa alternanza tra questo pensiero utopistico di Ryan e le possibilità di Frank Fontaine che risultavano ad un certo momento del videogioco, parte integrante del destino dell’ intero stravolgimento in Rapture. In Bioshock 2 la Prof. Lamb che tutti ricorderanno come psichiatra altruista che mette sempre davanti il bene collettivo al suo, diventerà una sorta di mania fino a farla diventare un dittatore.bioshock Il personaggio che prenderete in BS2 sarà uno dei guardiani in tutona da palombaro corazzato che riusci a liberarsi dallo stato mentale di prigionia e lo scopo del gioco e ribellarsi contro la dottoressa Lamb. Il vostro navigatore per i meandri di Rapture sarà Augustus Sinclair che sarà un alleato meno prepotente di Fontaine, ma con quel carattere egoista che gli dona parecchio. Il personaggio di Sophia Lamb sarà ben marcato e delineato come quello precedente di Andrew Ryan, per far si che il videogioco sia coinvolgente e magari da far ribollire il sangue dall’ odio verso il vostro nemico. Entrambi credono che la fuori in superficie, il mondo è sull’ orlo della devastazione per via degli espedianti che passarono poco tempo prima gli abitanti di Rapture nella vita in superficie. La dottoressa Lamb era una miracolata di Hiroshima e aveva conosciuto la morte in faccia. Incrociare avvenimenti storici del tempo con situazioni inventate, ha dato il LA alla creazione di Bioshock. Il vostro personaggio che si chiama Jack è stato potenziato con un’ accellerazione della crescita e soggiogato per ben 10 anni, ma la prima cosa che penserà sarà quella di ritrovare Eleanor, la sua Little Sister. bioshock_2Gli abitanti a Rapture, chiamati Ricombinati, oggi vivono rubando riserve di cibo sparse un po’ ovunque e ovviamente faranno a gara per possederne sempre di più. Prima, quando l’ ordine sovrastava su tutto, si poteva prendere la propria razione dai distributori che oggi sono per lo più tutti scassinati e malridotti. Tra i vari personaggi chiave di Rapture ci sarà uno che avrà più esperienza e avrà vissuto più a lungo di molti altri, più a lungo di Lamb. Non ci sarà una sola sorellina, ma molte sparse per Rapture. Bioshock 2 si presenta veramente bene, gamers. 😉

Thomas ha puntualizzato certi concetti che si fanno spesso sui videogiochi. Ha dichiarato che se fai un videogioco violento e con delle scene di sesso, non per forza questo deve essere catalogato infantile.bioshock2 E’ convinto che man mano che il mercato si espanderà, le tematiche mature, saranno sempre ricercate. I controller del futuro come il Project Natal e il ” gelato ” di PS3 danno un buon aggancio allo stimolo dei videogiochi purchè questi non scomodino i giocatori che sono sempre seduti. Il futuro vorrebbe vederlo con sua nonna che gioca nel 2015 con Bioshock coi dispositivi futuristici. Sul film in produzione non ha accennato nulla Mr. Jordan, ma fa sapere che è tutto bloccato per il momento. Bioshock 2 sarà disponibile al pubblico il prossimo 9 febbraio per console Xbox 360, PS3 e PC. 🙂

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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USA: GameStop venderà contenuti scaricabili

La notizia è di quelle che, potenzialmente, possono cambiare faccia all’industria: a partire dall’anno prossimo la catena di negozi specializzati nella vendita di videogiochi GameStop inizierà (sul territorio americano) il test di un sistema di vendita di contenuti scaricabili, altrimenti detti DLC, per i videogiochi.
La notizia viene riferita dalla Reuters e riportata da Kotaku.com; questo nuovo sistema di acquisto dei contenuti scaricabili funzionerà in partnership con il servizio Xbox Live di Microsoft, e PlayStation Network di Sony.

In sostanza i consumatori potranno recarsi nel loro negozio GameStop di fiducia e trovarci un corposo “catalogo” di contenuti scaricabili per i propri videogiochi preferiti (per fare un esempio pratico: si va dal livello aggiuntivo per uno sparatutto, alla nuova armatura per un gioco di ruolo), contenuti che potranno essere acquistati direttamente nel punto vendita. Tornati a casa, ai consumatori non resterà altro da fare che accendere la console e scaricare il contenuto aggiuntivo acquistato in negozio. Il consumatore potrà dunque acquistare i contenuti scaricabili esattamente come è sempre stato abituato ad acquistare i videogiochi “scatolati”, e verrà semplicemente sollevato dall’incombenza di doverli acquistare online.

Queste le parole del dirigente GameStop Paul Raines: “A large market for full game downloads is not imminent, (but) the add-on downloadable market will grow“; in sostanza, Raines sostiene che, se da una parte è vero che non è ancora arrivato il momento di puntare tutto sulla vendita delle versioni digitali dei giochi completi, dall’altra il mercato dei contenuti extra scaricabili è destinato a crescere. Come dargli torto?

Sempavor
Fanbit

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[My Fifty Cent] Stessa merda, altro giorno

Così inizia il primo capitolo dell’appena uscito Call of Duty: Modern Warfare 2. Ed è solo la punta dell’ iceberg: il gioco è tappezzato da espressioni forti, crude e molto provocatorie. Le immagini di gioco spesso sono zeppe di scene violente e dovrete uccidere civili senza una motivazione all’apparenza ben precisa.

…ed è per ciò che questo gioco è eccezionale! Incredibile l’ultimo capitolo della saga Call of Duty o forse sarebbe meglio dire, l’ultimo capitolo della saga Modern Warfare.

Il gioco in modalità single player è costantemente basato su scene molto concitate, continue esplosioni, salti nel vuoto e corse mozzafiato tutto con un costante velo cinematografico che ne aumenta all’ennesima potenza l’interesse. Incredibile la scena del secondo capitolo dove si cerca di arrampicarsi sulla parete  ghiacciata. Senza contare poi il costante linguaggio colorito e macio che percorre tutti gli scenari di gioco.

modern_warfare2

Così si fanno i numeri. Così si acquista volentieri un videogame. Così sei obbligato a stare su Steam. Già… o Steam o nada! Ovviamente mi riferisco alla versione per pc visto che gli utenti console sono liberi da questo fastidio. Steam sarà anche una piattaforma ben fatta, che lega i giocatori di tutto il mondo in un’unica struttura… ma quando devi installare il gioco, e quando ci devi giocare si rivela una colossale rottura di “maracas”.

Imparare a utilizzare gli strumenti della guerra moderna è ciò che separa la prosperità del vostro popolo dal suo sterminio.
Non possiamo darvi la libertà. Possiamo però insegnarvi come conquistarla e questo amici miei vale molto più di un’intera base d’acciaio.
Avere il bastone più lungo ha la sua importanza, ma conta molto di più l’abilità di chi lo impugna

Luca “Loco” Locorotondo
Consulente Informatico Locotek
Speaker Radiofonico (Loco) Fanbit

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Xbox 360 Vs PS3: Dragon Age: Origins

dragon-age-originsYOYO Gamers 😀 Benvenuti alla nuova sfida next-gen all’ ultimo frame di VG-Factor. Oggi sono contento di poter parlare di un videogioco che a tutti gli hardcore gamers piacerà perché è da una vita che aspettano la reincarnazione di Baldur’ s Gate e questa si chiama Dragon Age: Origins. Non voglio dilungarmi sulla magnificenza e la maestosità di questo videogame perchè farei notte, ma quello che vi voglio subito dire e che la versione X360 non ha paragoni con quella PS3. Si può subito notare quanto sia ” azzoppata ” la camminata del vostro personaggio negli spazi aperti su PS3 e quanto sia fluida e regale su Xbox 360. Indice di framerates poco ottimizzati e mal gestiti su PS3, ma si sanno già i difetti di questa console. Che dire dei bacini lacustri al tramonto, di una bellissima ombra che si riflette sul pelo dell’ acqua e con le increspature così nitide da rende il tutto ricco di poesia…dragon Sì, con Xbox 360 puoi vedere veramente un ottimo lavoro di grafica con effetti particellari che ne risaltano i minimi dettagli, ma su PS3 sembra solo grottesco e sfuocato. Nelle fasi più concitate, nella scelta delle caratteristiche facciali, durante le cut-scenes e camminando nei vicoli, le differenze del videogioco tra le nostre belle scatolone next-gen, non si noterebbero affatto. Questo fa pensare che il game sia stato riversato su console in un’ unica maniera, anche sul lato grafico, penalizzando PS3 per le lacune che presenta la sua scheda grafica. Applicando le stesse textures e motore grafico come su Xbox 360, rende la vita a PS3 più difficile quando bisogna ampliare il campo di visualizzazione verso ampi spazi aperti. Altro duro colpo per PS3 che si porta a casa un bel KO tecnico contro l’ agguerrita rivale X360.

La verità fa sempre male, soprattutto se la console non da l’ esperienza di gioco che volevate. Forty è qui per salvare tutti i fanboys dall’ acquisto sbagliato 😉

Fabio “Forty” Fortina

Speaker Radiofonico (Forty) Fanbit

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La bacchetta magica di Activision

Mentre Electronic Arts annuncia con un comunicato tagli di personale per 1500 unità e l’aumento delle perdite rispetto all’anno precedente, c’è chi si appresta invece ad inondare il mercato del Regno Unito con la bellezza di 3.000.000 di copie di un gioco. Tremilionidicopie, solo a scriverlo mi vengono le vertigini.
Il protagonista di questo inusuale tsunami videoludico è Activision, che grazie a Call of Duty Modern Warfare 2, uscito ieri 10 novembre 2009 su PlayStation 3, Xbox 360 e PC, si appresta a mettere a segno un gran colpo.

Come riportato dal sito MCVuk.com il publisher ha infatti dovuto fare le cose davvero in grande per soddisfare l’enorme domanda generata dal mercato per l’attesissimo sparatutto realizzato da Infinity Ward: 3.000.000 di pezzi (seppur suddivisi tra le varie piattaforme) distribuiti ai rivenditori del Regno Unito per il day-one, sono effettivamente un’enormità. Tanto per fare un esempio, a suo tempo Grand Theft Auto IV (mica pizza e fichi) festeggiò il suo day-one con 900.000 copie vendute ai sudditi di Sua Maestà…Call of Duty Modern Warfare 2 sembra destinato a polverizzare questo record.

Un successo annunciato, dunque? Sembrerebbe proprio di si, anche a giudicare dalle prime – ottime – recensioni che stanno spuntando come funghi sulla rete.
Possibile sia bastato il solo nome Call of Duty Modern Warfare 2 a spalancare (neanche avessi detto “apriti Sesamo”!) i portafogli di milioni di videogiocatori? Per quale motivo, nei mesi scorsi, si sono moltiplicate le voci di giochi la cui uscita era stata addirittura rinviata proprio per evitare un confronto diretto con un power-seller come Call of Duty Modern Warfare 2?

Quale è la “bacchetta magica” di Activision?

Sempavor
Fanbit

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