Niente Darksiders III nel 2013

Un misto di buone e cattive notizie per tutti i fans, la serie di Darksiders rimarrà infatti dormiente per questo 2013, a confermare la notizia è Lars Wingefors, il nuovo proprietario di Nordic Games, che in un intervista di Game Informer ha annunciato però piani per discutere del futuro della serie con la compagnia nelle prossime settimane.

“Ufficialmente non abbiamo ancora contattato dei partners, nelle prossime settimane discuteremo delle opzioni nel frattempo i colleghi in Austria si occuperanno dei contatti,” così dice Wingefors aggiungendo: “Produrre giochi richiede molto tempo, quindi non vedrete un nuovo Darksiders quest’anno, soprattutto perché non credo nel consegnare sequel schifosi.

Darksiders2

Crytek USA, che ha assunto un buon numero di sviluppatori provenienti da Vigil Games, ha espresso il suo interesse nella possibilità di lavorare alla serie.
Wingefors ha poi descritto come il futuro di Nordic Games sarà legato ai titoli da loro appena acquistati, tra questi oltre a Darksiders si parla di  Red Faction, e MX vs. ATV, che in caso di sviluppo saranno però affidati a team esterni.

Sono impressionato dall’interesse del pubblico per questi titoli, specialmente Darksiders, Nordic Games in questo caso assume la figura di mediatore, se troveremo dei team con le giuste qualità sono sicuro riusciremo a trovare le soluzioni finanziare per rendere un sequel possibile.”Darksiders2u

Ricordiamo che l’estate scorsa, Darksiders II,  capitolo più recente della saga, è stato pubblicato su tutte le maggiori piattaforme ottenendo ottimi risultati, è stato inoltre uno dei titoli di lancio per WiiU.

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Natural born gamers: il primo incontro

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Il Natale del 1989 rimarrà sempre nella mia memoria come il Natale più bello della mia vita. Era il 23 dicembre, io avevo 9 anni ormai, non credevo più a babbo Natale e non avevo ancora deciso cosa farmi regalare dai miei genitori. A quel tempo i centri commerciali non erano concepiti come oggi. Non esistevano le mega strutture piene di negozi. Gli acquisti di Natale si facevano nelle grandi catene di supermercati come la (gloriosa) Standa. Avevamo girato in lungo e in largo per tutto il giorno per trovare qualcosa che mi potesse piacere e, proprio quando avevo perso le speranze ecco che si presentò davanti ai miei occhi l’oggetto dei miei desideri. Ricordo che c’era uno stand proprio nel mezzo del corridoio principale del supermercato.

rampage

Un piccolo televisore a tubo catodico posizionato su un banchetto trasmetteva senza sosta le immagini di “Rampage”(uno dei titoli entrato nella storia dei videogame). Era lo stand di “Sega” dove veniva presentata e venduta la console “Sega Master System” che in quegli anni si contrapponeva al già vendutissimo “Nintendo” (chi si ricorda la pubblicità interpretata da un giovanissimo Lorenzo Jovanotti?). Rimasi estasiato da quelle immagini e dall’idea di poter portare a casa ciò che avevo visto solo in sala giochi. Guardai mio papà e dissi ” voglio quello” come se fosse l’ultima cosa che gli avrei chiesto. La ragazza che era allo stand spiego il funzionamento della console e ci consigliò un gioco da abbinare all’acquisto. Il titolo che acquistammo insieme alla console era “Rastan” (forse non sarà famoso come Rampage ma è stato uno dei giochi più divertenti a cui sono più affezionato).

Con la gioia negli occhi sono tornato a casa sperando che il giorno di Natale arrivasse in fretta. Da quel giorno la mia vita non è più stata la stessa.

Il Master System era una “scatola” rettangolare nera con parti rosse. Al centro vi era una fessura per le cassette o “mega cartige”. La console si collegava alla tv attraverso il cavo dell’antenna. Ricordo che c’era un interruttore che permetteva di passare da tv a videogioco e viceversa e che bisognava trovare il canale dove era posizionato il segnale per poter giocare. All’interno della console erano compresi anche 2 giochi: uno di moto (Hang-on) e un labirinto.

rastan

Rastan era un Barbaro (molto simile a Conan) che, con lo scopo di salvare una principessa (mi sembra una storia già sentita) doveva attraversare mondi infestati da mostri mitologici armato solo della sua spada e di eventuali armi magiche trovate sul suo cammino (potrebbe essere considerato come il nonno pixelloso di God of War) il tutto con un sottofondo delle tipiche musichette midi. Il barbaro aveva solo 3 vite e quando perdevi quelle dovevi ricominciare dall’inizio (perchè non esistevano ancora le memory card). A distanza di tanti anni e di tante generazioni di console, nessun gioco, anche con la definizione stellare, mi ha dato tanto quanto questo.

Morfeus

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Kart1 a Cassano Magnago: Mario Kart esiste davvero

Fino a qualche anno fa, dovevo incrociare le dita e sperare di poter vedere una pubblicità di un videogioco alla televisione: correvano gli anni 2000 e sapere che la Coca Cola America aveva uno spot con Final Fantasy, mi faceva rosicare. Grazie a Iddio, le cose sono cambiate: ora sono i videogiochi che ispirano i film, le pubblicità televisive si sprecano e anche mia mamma gioca con la Nintendo Wii.
Ci sono però degli angoli oscuri di questo mondo che è difficile far accoppiare, ma grazie sempre al buon Iddio, cè chi ci sta provando.

LOGOA Cassano Magnago è aperto dal 30 Giugno 2012 Kart1, uno stupendo kartodronomo di nuova concezione e ricco di tencologia. Ho avuto la possibilità di provarlo in un piccolo evento dedicato ai giornalisti/blogger organizzato dall’agenzia che li segue.

Che cosa centra con i videogiochi?

Domanda più che lecita: la stessa domanda l’ho posta a Davide Ravazzani e Franco Colombo, i due soci che hanno avuto l’idea di questo Kartodromo innovativo.
Oltre alla classica modalità di gara, come il cronometro o il GP, viene accompagnata l’innovativa modalità “Game“.

Il funzionamento alla base è molto semplice: non importa arrivare primi ma importa fare punti, anzi, più punti degli altri. Come fare punti? Qui entra in gioco la tecnologia e la “magia” di questo posto. Sopra la pista sono montati 13 proiettori che sparano a terra dei simboli colorati in determinati punti: a disposizione cè il Teschio, la Stella e il Punto di Domanda. Come è lecito aspettarsi il Teschio toglie punti, la Stella ne aggiunge e il Punto di domanda potrebbe fare sia l’uno che l’altro. Per attivarli è sufficiente passare sopra con il proprio Kart sul simbolo visibile a terra che le telecamere stanno sparando.

Il bello dell’idea, mi spiega Franco Colombo, è che i simboli cambiano in modo dinamico tra un’utilizzo e l’altro dello stesso simbolo passa qualche secondo obbligando i piloti ad utilizzare l’astuzia, oltre all’abilità al volante.

Bambini e Zero Emissioni
Nota positiva di Kart1 è la presenza di mezzi elettrici con emissioni zero, senza però precludere la velocità in pista. I Kart sono molto veloci e autogestiti, vale a dire che la velocità massima si setterà automaticamente in base alla vostra bravura in pista, per permettere anche a chi non è particolarmente capace, di divertirsi.  Avete bambini? no problema, grazie a Kart più piccini che permetteranno ai giovani frugoletti di girare indisturbati sotto il vigile controllo dei genitori dalla postazione a vetri sprastante.

Cosa ci aspetta il futuro
Quello che ho visto è uno squarcio nel futuro: Kart1 è il primo Kartodromo che offre questa tecnologia, ma il futuro sembra essere ancora più tecnologico. Durante la piccola conferenza stampa ci viene spiegato che le aziende collaboratrici di Kart1 stanno sviluppando e testando particolari sistemi di telecamere e telemetrie che permetteranno non solo di aumentare esponenzialmente l’esperienza in modalità Game, ma offiranno ai piloti il video scaricabile da web delle proprie performance grazie ad un sapiente montaggio automatico. Un’occhio di riguardo verrà dato anche a chi accompagna i piloti che, tipicamente, si annoiano non potendo/volendo gareggiare: grazie ad un sistema di “fucili virtuali” si darà la possibilità di rallentare e/o abbassare il punteggio degli aversari coinvolgendoli quindi a 360°. Davide Ravazzani ci spiega che sono tutte bellissime idee in fase di sperimentazione e che che verranno implementate entro la fine del 2013.

L’idea è molto buona, Davide e Franco stanno costruendo un Kartodromo 2.0 e Kart1 è attualmente l’unico nel suo genere: da provare.

Luca Loco Locorotondo

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Batman: Arkham Origins

batman-arkham-origins (1)Di quest tempi, i sequel sembrano essere di moda, e quindi il 25 Ottobre di quest’anno vedrà la luce Batman: Arkham Origins, il prequel degli ottimi Batman: Arkham Asylum e Arkham City.

batman-arkham-origins (2)E’ Warner Bros. Games Montreal questa volta a dettare le regole, il precedente team di sviluppo, con molta probabilità, è al lavoro su qualche progetto che coinvolge le console di prossima generazione.

Nonostante il cambio di Team di sviluppo, il gioco non si discosta molto dal passato, il sistema di combattimento e le ambientazioni sono sostanzialemente uguali, ci saranno ovviamente delle piccole modifiche, come i vari gadget a disposizione del nostro cavaliere oscuro e 2 nuove zone della città di Gotham.

Ma veniamo nel dettaglio, le due nuove zone sono olto diverse da loro, la prima è sostanzialmente una zona di periferia, con edifici bassi, malridotti, mentre l’altra sarà molto più moderna con grattacieli e molti altri elementi più familiari alle abilità del vigilante mascherato.

La storia inizia da un giovane Bruce Wayne che, tornato a Gotham city, vuole rimettere in piedi la sua città, combattendo il crimine.. Come ovviamente saprete (tutti conoscono la storia di batman suvvia! ;D ), il buon Bruce capisce di non poter fare molto rimanendo semplicemente se stesso.. Decide quindi di mettere una maschera, una maschera da pipistrello. Comincia così la leggenda di batman, i poliziotti non sanno ancora se possono fidarsi e i criminali lo temono più di ogni altra cosa. Propio per questo motivo Black Mask metterà una taglia sulla nostra testa, da questo momento in poi tutti a Gotham cominceranno a cercare Batman…

batman-arkham-origins (3)Il gioco utilizza il motore grafico Unreal Engine 3, che permette un’ottima definizione del protagonista e dei suoi molteplici nemici, permette anche di avere un sacco di dettagli nell’ambientazione circostante. La mappa giocabile di questo titolo è infatti enorme, si è reso neccessario quindi poter viaggiare velocemente da un punto all’altro della mappa, e quindi, come già visti per altri giochi, vi sarà la possibilità di usare metodi più veloci per spostarci, nel caso di Batman, il BatWing, che purtoppo non potremmo pilotare, una volta richiamato il batWing vedremo lo spostamento senza possibilità di far null’altro.

Batman: Arkham Origins, visto i predecessori, è di sicuro un gioco dal grandissimo potenziale, bisognerà attendere fino al 25 Ottobre quindi per gustarsi appieno questo gioco, che uscirà su tutte le piattaforme disponibili inclusa WiiU.

Toddy

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Next generation gaming : ecco a voi Playstation 4

ps4

Il lancio di una nuova console rientra nella top ten dei momenti più belli della vita di un videogiocatore. Così la notte del 20 febbraio, armato di frittatone di cipolle, birra ghiacciata e rutto libero (di fantozziana memoria) mi sono “sparato” in diretta streaming le due ore della mega conferenza che Sony ha indetto per il lancio della sua nuova creatura: Playstation 4.fantozzifrittata Lo show, insolitamente tenutosi in terra americana (segno tangibile della perdita di appeal che l’industria videoludica giapponese ha subito in questi anni) si è rivelato all’altezza dell’ hype pazzesco creato intorno all’evento. Degna di nota l’inaspettata localizzazione in italiano a cura di due interpreti che hanno tradotto l’intera conferenza (compresi trailers) con una verve ed un entusiasmo degni dei Bulgari di Mai dire Goal (brr rabbrividiamo). Dopo sette anni dall’uscita di Ps3, ecco a voi Playstation 4, anzi no, ecco il pad di Playstation 4. Si, perché della console non si è vista neanche l’ombra. Sony, è riuscita a compensare l’assenza dell’hardware grazie alla presentazione degli elementi che più interessano i videogiocatori, ovvero le caratteristiche tecniche, la line up che accompagnerà la console all’uscita e le immancabili integrazioni social che saranno supportate massicciamente dalla nuova console.

Ora ogni cosa sarà diversa e l’hype che ha preceduto l’evento ha ceduto il posto ad una marea di aspettative.

Le funzionalità social, come era immaginabile, si sono rivelate come le caratteristichehelp principali della nuova generazione di console. Sony l’ha abbondantemente dimostrato presentando la possibilità di condividere i propri video di gioco (su facebook, ovviamente) semplicemente premendo il tasto “share” novità del nuovo dual shock o far intervenire i propri amici online ad aiutarci o a sfidarci nel bel mezzo di una partita proprio come si faceva in sala giochi (insert coin player 2). Tutto molto bello ma è da vedere come verranno implementate queste funzionalità e quanti giochi le supporteranno pieno.

watchdogsLa line up dei titoli presentati alla conferenza è stata sicuramente di grande rilievo, titoli come Killzone Shadow Falls, Watch dogs, Drive Club, Infamous Second Son e Destiny il cui grande impatto visivo hanno sortito l’effetto voluto, ovvero bocca aperta fino alla lussazione della mascella e bava per tutta la durata dei trailers. Delusione per Knack il titolo presentato da Mark Cerny e la scarsa presenza  di nuove IP tranne il promettente e attesissimo Watch Dogs e il sorprendente Destiny.

remote gamingNovità molto interessante è costituita dall’introduzione del remote gaming (un po’ come succede con il controller di Nintendo Wii U) tramite Ps Vita, che molto probabilmente permetterà il rilancio della console portatile  di casa Sony. Ma sopratutto permetterà ai videogiocatori di continuare la partita  anche quando la fidanzata/moglie vuole vedere il suo telefilm preferito in tv.

ps4conferenceGli argomenti ancora non confermati da Sony sono quelli che più stanno facendo nascere discussioni su internet. In primis il prezzo della console; dai rumors, più o meno attendibili, circolati in rete Playstation 4 avrà un prezzo al lancio di circa 350 euro. Se verrà confermata questa è un ottima notizia considerando che la Ps3 è partita da un prezzo di oltre 600 euro. Altro punto in sospeso è la data di uscita. Durante la conferenza è stato annunciato “holiday 2013”, ovvero il periodo natalizio di quest’anno ma non si è parlato di un uscita in contemporanea in tutto il mondo o scaglionata per regioni. In quest’ultima ipotesi probabilmente saranno gli Stati uniti (attualmente il mercato più vasto per l’industria videoludica) ad essere avvantaggiati mentre noi europei aspetteremmo fino al mese di marzo 2014 (sigh!). In ultimo, la retro compatibilità, vero tarlo di ogni passaggio generazionale. Personalmente non riesco a concepire di comprare una console nuova per giocare ai vecchi giochi che già posseggo (e che ho già completato). Molto probabilmente questa possibilità non ci sarà per non appesantire ulteriormente il lavoro e non far lievitare il prezzo della console.

Vedremo come Microsoft  risponderà alla prima mossa di Sony. E a questo punto l’E3 quest’anno sarà molto molto interessante.

Morfeus

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Dead Island: Riptide

Dead+Island+Riptide

Chi ha giocato al primo capitolo di Dead Island non rimarrà deluso, infatti la struttura base del gioco non cambia quasi per nulla rispetto al precedente episodio, il gameplay è praticamente lo stesso, ovvero un mix tra uno shooter in prima persona ed un gioco di ruolo, con piccole migliorie che rendono il gioco più realistico, come ad esempio alcune restrizioni di livello per l’utilizzo di armi generalemente “banali”.

Dead_Island_Riptide_13542350987411La storia riparte esattamanete da dove era stata lasciata, ovvero con il gruppetto formato da Sam B, Xian Mei, Logan e Puma, ed un nuovo membro, un soldato chiamato John Morgan, specializzato nel combattimento ravvicinato. Il gruppo crede ingenuamente di aver lasciato gli zombie nell’altra isola e pensa di essere al sicuro, non sà che l’epidemia si è diffusa anche su questa nuova isola (dalla padella alla brace insomma).

Qui faremo dapprima la conoscenza con i soliti Zombie “azzannatori” per poi passare a nuove tipologie di zombie, come un tipo di zombie che lancia granate ed i Drowner, in grado di tirare giù i protagonisti dalle barche con le quali ci sposta in varie zone dell’isola.

dead-island-riptidePer quanto riguarda il multiplayer dovremmo aspettare la versione definitiva del gioco per poter dare giudizi, sembra però che Techland abbia deciso di eliminare i limiti sulla parità di livello tra giocatori per le partite online, introducendo un sistema che farà una media fra i vari livelli per bilanciare le squadre.

Appuntamento quindi per il 26 Aprile, il gioco sarà disponibile per PC, PS3, e Xbox360

 

Toddy

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Rocksteady fiduciosa nell’operato di WB Montreal per il prossimo Batman

Molti dubbi sono nati tra i fans  nello scoprire che dietro al prossimo capitolo della seriearkoriginsArkham, vale a dire il prequel Batman: Arkham Origins, non ci sarebbe più stata Rocksteady, ma a calmare le acque è la stessa compagnia, che assicura di avere completa fiducia in WB Games Montreal, prevedendo un futuro roseo per quanto riguarda la nuova avventura del cavaliere oscuro.

arkhamoriQui a Rocksteady siamo entusiasti dello sviluppo di questo prequel da parte di WB Games Montreal, siamo sicuri che il team di talenti al lavoro su questo nuovo progetto riusciranno a dar vita a una fantastica esperienza”, questo è stato riferito a Game Informer durante un intervista, per quanto riguarda invece il team al lavoro su questo titolo a parlare è stato il direttore creativo Eric Holmes, dicendo: “Questa sarà un opportunità per rinfrescare la serie, a partire dai personaggi e dalle loro dinamiche con Batman, oltre che all’introduzione di tante nuove idee e al rinnovo del mondo in generale, Batman in questo capitolo non è ancora il personaggio a cui tuti siamo abituati.”

Sempre tramite Game Informer è inoltre venuto alla luce che questo prequel di svolgerà agli inizi della carriera di Batman durante la vigilia di Natale, ambientazione apparentemente ispirata dai fumetti Batman: Year One e Legends of the Dark Knight.

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Requisiti minimi per Resident Evil Revelations

Resident Evil Revelations arriva a maggio su console e PC

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Non c’è tregua per i fan dei virus geneticamente modificati, che notoriamente ammontano a svariati milioni di soggetti sparsi in tutto il mondo: fortunatamente però non stiamo parlando di armi chimiche, ma di videogiochi. Dopo il recente Resident Evil 6, infatti, a maggio gli appassionati potranno mettere le mani sulla versione HD di Resident Evil Revelations, versione rivista & corretta per le console da salotto ed i PC del gioco che aveva fatto ben parlare di se’ su Nintendo 3DS.

Cronologicamente ambientato tra gli eventi di Resident Evil 4 e Resident Evil 5, Revelations si basa sulle (dis)avventure di una squadra formata da Jill Valentine e Parker Luciani, inviati sulle tracce di Chris Redfield e Jessica Sherawat, misteriosamente scomparsi durante un’indagine (auguri, Jill). Ben presto i nostri eroi si accorgono di avere a che fare con un nuovo virus, il T-Abyss, che se rilasciato in acqua renderebbe sconsigliabili per i prossimi 2-3 secoli le vacanze al mare.

Fiori all’occhiello di questa versione HD del gioco sono la grafica HD (ma va?), effetti di luce migliorati e un’esperienza sonora immersiva. Fa ovviamente il suo trionfale ritorno la modalità “Raid Mode“, imbellita da nuovi personaggi giocabili, nuove armi, nuove abilità e nuovi nemici. Resident Evil Revelations sarà disponibile dal 24 maggio 2013 su PlayStation 3, Xbox 360, Nintendo WiiU e PC Windows, a proposito del quale riportiamo quelli che dovrebbero essere i requisiti di sistema per affrontare in maniera adeguata il T-Abyss:

REQUISITI DI SISTEMA

REQUISITI MINIMI
Sistema Operativo: Windows XP / Vista / 7;
Processore: Intel Core 2 Duo 2.4 Ghz / AMD Athlon 64 X2 5600+;
RAM: 2 GB;
Hard Disk: 8 GB;
Scheda video: nVidia GeForce 8800 GTS / ATI Radeon HD 3850;
Memoria video: 512 MB;
Scheda audio: compatibile DirectX;
Direct X: 9.0c;

REQUISITI RACCOMANDATI
Sistema Operativo: Windows XP / Vista / 7;
Processore: Intel Core 2 Quad 2.66 GHz / AMD Phenom II X4 3.0 GHz;
RAM: 4 GB;
Hard Disk: 8 GB;
Scheda video: nVidia GeForce GTX 560 / ATI Radeon HD 6950;
Memoria video: 1 GB;
Scheda audio: compatibile DirectX;
Direct X: 9.0c;

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Hardcore Gamers vs Casual Gamers

gamerEvo

L’attuale scenario del mercato dei videogames è influenzato da due differenti tipologie di giocatori che ne determineranno la direzione. Da una parte abbiamo lo zoccolo duro rappresentato dagli Hardcore Gamers che hanno vissuto la nascita e la crescita del fenomeno videoludico e che considerano il videogioco una cultura oltre che una passione; mentre dall’altra abbiamo i “neo nati” Casual Gamers si approcciano a questo mondo principalmente tramite gli smartphone o i social networks.

Vediamo l’identikit dei due soggetti in questione:

hardcoreidentikitIl vero Hardcore gamer è normalmente un maschio tra i 30 e i 40 anni che ha vissuto ogni epoca videoludica dagli albori del genere, quando i videogames erano considerati (ingiustamente) dei giocattoli e destinati solo all’intrattenimento dei bambini. Questa categoria di videogiocatore ha giocato almeno una volta al Commodore 64, ricorda con grande affetto le console a 8 bit come il Nes o il Sega Master System (e probabilmente ne conserva gelosamente ancora una in casa), sa usare i comandi di DOS perché gli servivano per copiare i giochi per pc dai floppy disk (dai quali avrà sicuramente preso parecchi virus) e ha speso un patrimonio in monetine per passare le più belle e spensierate ore della sua vita in quei luoghi meravigliosi, e ormai scomparsi,chiamati sale giochi. La caratteristica che più lo contraddistingue, oltre alla sua infinita cultura videoludica (di cui va fiero) è l’essere molto esigente nei confronti del suo passatempo preferito. L’hardcore gamer infatti si ricorda i tempi in cui erano concesse solo 3 vite e poi dovevi ricominciare tutto da zero anche se eri ad un passo dalla vittoria finale, quei tempi in cui non era concesso salvare e ad ogni fine di livello c’era un boss che si poteva battere solo con la massima concentrazione (ogni passo falso poteva costarti molto caro). Proprio per questi motivi l’hardcore gamer pretende solo prodotti di qualità dalle software house e detesta le semplificazioni del gameplay che danno al gioco un appeal più commerciale. Ciò dovrebbe spingere gli sviluppatori a creare giochi ad alto tasso di sfida e di qualità nel gameplay e nel background della sceneggiatura dei videogames. L’hardcore gamer si informa sulle anteprime dei giochi che usciranno, legge più recensioni per lo stesso titolo e spesso è spietato quando rimane deluso da una produzione che aspettava con ansia e manifesta il suo parere (positivo o negativo che sia) partecipando attivamente ai forum online

casualIl casual gamer non può essere inserito in una fascia di età ben stabilita e non è possibile neanche dargli un identità sessuale. Il casual gamer è un soggetto che si è avvicinato al mondo dei videogames per caso e vi si approccia saltuariamente, non è interessato a conoscere il mondo dei videogames ma li utilizza come “riempi tempo” mentre aspetta l’autobus, quando è in coda alla posta o quando è sul treno per andare al lavoro. Il casual gamers è ben riconoscibile quando si trova in un negozio di videogames perché è quello con l’aria sperduta che guarda ogni gioco interrogandosi di cosa possa trattare (anche se ha in mano super Mario Bros)e poi spesso si trova ad acquistare la peggiore ciofeca (che il più magnanimo dei recensori ha valutato con un 5) presente in negozio. Il casual gamer è quello che impazzisce per farmville, social games e company e che ti manda le (odiose) notifiche su Facebook perché gli serve una gallina o una mucca per la sua fattoria virtuale. Con la comparsa dei casual gamers il mercato videoludico ha iniziato a sfornare titoli con difficoltà sempre più accessibile anche a coloro che il pad della console sanno a mala pena cos’è. Tale semplificazione che spesso riguarda anche la sceneggiatura e gli enigmi oltre che intaccare (a volte anche fortemente) il livello di sfida va a danno degli Hardcore gamers soprattutto quando il titolo colpito da questa “malattia” è uno dei mostri sacri del panorama videoludico.

Farmville

Naturalmente nel mezzo c’è un mondo di sfumature ma i due tipi di soggetti sono i principali riferimenti del mercato. I games development infatti al momento della creazione del loro prossimo gioco dovranno tenere presente che un videogioco con una curva di apprendimento ripida e con dinamiche complesse di gameplay soddisferà a pieno gli Hardcore gamers e la critica che apprezzeranno molto il lavoro svolto ma il titolo probabilmente non conquisterà le masse. Di contro, un titolo semplice, o peggio, semplificato, accontenterà il grande pubblico ma probabilmente riceverà una pioggia di critiche da riviste di settore e giocatori incalliti.

L’argomento trattato in questo lungo editoriale è di grande attualità in quanto non si fa altro che leggere che il casual gaming cambierà l’industria videoludica in modo radicale tanto che per i più pessimisti le console andranno a sparire in favore degli smartphone e dei social network che saranno le nuove piattaforme di riferimento per i giochi futuri.

Da Hardcore gamer credo che il casual gaming possa essere visto come un opportunità per l’industria videoludica (attualmente l’unica ancora in piedi nonostante la crisi) per far avvicinare e appassionare nuove persone a questo meraviglioso mondo e allargare il proprio bacino di mercato e non per creare un trend atto a cambiare radicalmente il mondo videoludico facendolo regredire da forma di arte moderna a intrattenimento di bassa qualità.

Morfeus

 

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Injustice: Gods Among Us

Batman potrebbe battere Superman? Queste ed altre domande, potranno avere una risposta grazie ad “Injustice: Gods Among Us”

Injustice Gods Among Us (2)

L’uscita di InJustice: Gods Among Us è prevista per il 19 aprile, per xbox360, ps3 e WiiU, l’uscita per PsVita sarà valutata sul successo del titolo sulle sopracitate console.

Ma veniamo al gioco, un classico Picchiaduro uno contro uno, con molti personaggi della DC Comics, oltre agli immancabili Batman, Superman, Joker, e altri nomi famosi, vedremo anche personaggi meno conosciuti come ad Raven (Teen Titans). Non è stata ancora resa nota tuttavia una lista completa dei personaggi giocabili, quindi dobbiamo per forza attendere!

Injustice Gods Among Us (1)I comandi sono molto semplici i quattro tasti base del pad serviranno per l’esecuzione di un attacco debole, medio, forte e di una mossa speciale che varierà a seconda del personaggio che controlliamo. Gli attacchi speciali verranno gestiti da una barra a quattro livelli di potenza, che si caricherà durante il combattimento a seconda di come stiamo giocando (un pò alla Street Fighter), quindi utilizzando al livello 4 il tasto speciale produremmo un’attacco di elevata potenza, infiliggendo al nemico danni ingenti.

Anche le ambientazione sono state ben studiate, oltre ad aver reso alcuni elementi degli stage “utilizzabili”, è anche possibile passare da una stanza all’altra, e in questi intermezzi è possibile aver a che fare con piccoli interventi di altri personaggi.

Injustice Gods Among Us (3)

Vi sono diverse modalità, la più interessanteè la story mode, dove, grazie ad una bomba nuclerare, il Joker fa saltare in aria Metropolis. La storia ci porterà ad impersonificare i diversi personaggi del gioco, e le nostre condizioni di vittoria sono ovviamente quello di battere l’avversario lasciandolo senza energia, la cosa interessante è l’inizio del round, accompagnato da un filmato introduttivo “interagibile”, ovvero potremmo avere la possibilità, mediante la pressione dei giusti tasti nel giusto tempo, di infliggere danni all’avversario o proteggerci.

La modalità S.T.A.R. Labs, è invece, un agglomerato di minigiochi. Qui le storie sono piuttosto banali, comunque sorvollando sulla storiella che accompagna la scelta del personaggio, si dovranno affrontare dieci missioni, ogni stage racchiuderà al suo interno tre sfide da portare a termine per conquistare delle stelle per poter accedere al livello successivo.

Injustice Gods Among Us (4)La modalità Battles, è una classica serie di combattimenti in sequenza, alcune delle quali saranno caratterizzate da condizioni di gioco particolari come il tempo limite, oppure la mancata rigenerazione della barra dell’energia fra un’avversario e l’altro. Le sfide andranno crescendo di difficoltà, con la possibilità di sbloccarene di nuove e di ottenere nuovi costumi per tutti i personaggi.

Sulla componente Online non si sà molto ancora, oltre al combattimento uno contro uno, e una modalità allenamento, non sono uscite molti altri particolari..

Toddy

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